INCONTRO CON REMO DE SANTIS, PRESIDENTE DELLA JUVENTUS CLUB DI SAVA
Remo De Santis fondatore e presidente del club di Sava Juventus, Alex Del Piero. Cosa ti ha spinto a far partire questo progetto Remo?
Innanzitutto la passione verso la Juventus da parte di tutti , da parte di un gruppo di amici solidi, compatti. Noi ci conosciamo da tanti anni e abbiamo deciso di creare uno Juventus club a Sava. Non ce n’è mai stato uno e con tante difficoltà ci stiamo riuscendo pian piano.
Serve l’aiuto di tutti i savesi, di tutti quelli che il 13 maggio erano in piazza San Giovanni a festeggiare con noi lo scudetto. Serve l’aiuto di tutti perché senza di loro si tratta solo di un progetto basato su una questione cartacea, del resto non possiamo fare niente senza di loro.
Andiamo a questo club bianconero, savese, juventino, se si può dire. Com’è organizzato?
Io sono il presidente, poi c’è Mimmo Caramia ,il responsabile del club , c’è Salvatore Stani, il responsabile immagine del club, c’è mio fratello Giuliano De Santis, il responsabile del merchandising poi c’è Nicola Campora, il responsabile delle comunicazioni e infine c’è Francesco Fracasso, il vice-presidente.
Alessandro Del Piero è il nome che avete voluto dare al vostro club, perché tra tanti campioni bianconeri avete scelto quello di Del Piero?
Io sono nato nel 1981 e ho avuto la fortuna a 5 o 6 anni di vedere Platinì ma lo ricordo vagamente. Dopo di lui ho visto Roberto Baggio e avevo 12-13 anni, Baggio è stato un grande. Poi è arrivato lui ed è stato qualcosa di eccezionale, irripetibile. Secondo il mio punto di vista il più grande giocatore italiano della storia: leale, per il quale non ci sono aggettivi, non ha mai detto una parole fuori posto . Mille sostituzioni e mille delusioni l’hanno massacrato però lui è rimasto sempre lì, al suo posto. La storia parla per lui, per quello che ha vinto, da campione del mondo nel 2006 alla retrocessione in serie B. A 30 anni nel pieno della carriera poteva andare a giocare in qualsiasi squadra del mondo : è rimasto in serie B. Capocannoniere della serie B da campione del mondo . La standing ovation al Bernabéu non l’ha mai ricevuta nessuno, nessun italiano ha avuto questo onore, solo lui. Dovrebbero togliere la maglia numero 10, è il minimo che possano fare, per quello che ha dato ai ragazzi della nostra età o alla gente più grande, come mio padre che ha 50 anni e vede in lui qualcosa di straordinario. Racconterò a mio figlio chi era Del Piero, una persona unica nel suo genere calcistico: unica.
Senti Remo ci sono tanti club calcistici a Sava, in cosa si dovrebbe distinguere questo Alessandro Del Piero rispetto agli altri?
Noi stiamo cercando di creare uno Juventus club D.O.C , la parola DOC significa riconosciuti dalla Juventus, significa riuscire a realizzare della trasferte con il pullman, con uno striscione “Juventus club Sava” sul quale tutti gli juventini sappiano, quando guardano le partite allo stadio, cosa ci sia scritto. Per questo progetto serve la loro collaborazione, serve l’impegno di tutti, a partire da noi che abbiamo fondato il club e con tante difficoltà stiamo andando avanti.
Nuove realtà che abbiamo citato prima, cosa si può dire: ci può essere una giusta competizione sportiva o un’accesa rivalità?
Ci sarà una giusta competizione sportiva ma ci sarà anche collaborazione . Ho già parlato con Gianfranco d’Alessio, il responsabile del Milan club che sta facendo un lavoro a dir poco eccezionale. Ha portato nella nostra realtà un grande capitano della nazionale italiana: Franco Baresi. Non è facile far arrivare pezzi da novanta così grossi in un pese piccolo come il nostro dove la realtà calcistica è molto inferiore a tante squadre del nord. Io spero che con Gianfranco collaboreremo in modo leale e corretto. Abbiamo già parlato di una partita che ci sarà l’anno prossimo fra il Milan e lo Juventus club, sicuramente la organizzeremo allo stadio di Sava e tutto l’incasso sarà devoluto all’AVIS a Sava.
Ultima domanda: se un tifoso bianconero savese volesse aderire al vostro progetto, al vostro club, che deve fare?
Dovrebbe venire in sede, noi siamo in Via Giulio Cesare n° 21, di fronte alla Proloco, presso la sala Fabius. Questa è una sede temporanea, fino a quando il campionato non inizierà , può venire lì fare la tessera con noi, gli verrà spiegato il nostro servizio. La tessera costa 25 euro l’anno, c’è bisogno di un documento, potranno venire a vedere le partite tutto l’anno da e con noi, ci sarà la possibilità di organizzare i pullman per andare allo stadio e non è cosa da poco, chi conosce veramente la Juventus sa le difficoltà legate al nuovo stadio dove ci sono pochi posti e sa anche quanto è difficile andarci. Io ci ho messo 9 mesi a trovare un biglietto, non un giorno, ho lavorato giorno dopo giorno e alla fine ci sono riuscito .
Vorrei ringraziare la sala Fabius , Fabio e Toni che ci hanno proposto di legarci a loro , ospitati in una stanza messa a disposizione per poter organizzare il nostro club a settembre. Spero che a settembre, quando sarà fatta l’inaugurazione, ci sia tanta gente e spero che tutti voi veniate a fare la tessera.
Come vuoi salutare i nostri lettori, cosa vorresti dirli ?
Io vorrei dire una frase fantastica, detta da Boniperti tanti anni fa: “ Alla Juventus non è importante vincere. E’ l’unica cosa che conta”. Per realizzare questo progetto e per vincere su questo paese, c’è bisogno di tutti voi. Noi dobbiamo vincere e creare un qualcosa che debba superare anche le realtà che ci sono vicine, come Manduria o Francavilla anche se sono paesi più grandi di noi, noi dobbiamo batterli. Io ci credo.
Anna Impedovo