CRISI AS TARANTO CALCIO
La cronistoria delle attività svolte dal prof. Nico Bruni
L’Aps Fondazione Taras 706 a.C. ritiene doveroso dare pubblicità al contributo professionale fornito dal Prof. Nicola Bruni lungo tutto il mese di giugno nel tentativo di risolvere la crisi dell’AS Taranto Calcio. Il resoconto, qui fornito nella forma di una vera e propria cronistoria, risponde ad esigenze di concretezza e trasparenza che la Fondazione Taras ritiene prioritarie nello svolgimento della propria mission.
1° giugno 2012
Su mandato della Fondazione Taras, il Prof. Bruni ha partecipato al tavolo istituzionale che si è tenuto presso Palazzo di Città. Lì, ha prospettato ai presenti le necessità finanziarie immediate e quelle per garantire la continuità aziendale, nonché tutte le informazioni relative alle norme federali in materia di adempimenti per l’iscrizione al campionato di Prima Divisione di Lega Pro.
7 giugno 2012
Per problematiche di natura professionale, il Prof. Bruni ha intrattenuto un colloquio telefonico con un collega tarantino operante a Londra come dirigente finanziario di una multinazionale che opera nel campo della cultura. Durante la chiacchierata, si è affrontato anche il tema della crisi dell’AS Taranto. Il citato dirigente, attraverso colleghi italiani operanti nella city londinese, si è fatto carico di interessare investitori che potessero intervenire finanziariamente per risolvere la crisi finanziaria del club tarantino.
8 giugno 2012
La ricerca di investitori ha prodotto un primo scenario: uno studio anglo-americano ha manifestato la volontà di valutare una possibilità di intervento. La comunicazione, avvenuta a mezzo e-mail, è stata inoltrata agli uffici amministrativi dell’AS Taranto Calcio per una prima valutazione e per la trasmissione dei dati finanziari da sottoporre all’esame del potenziale investitore.
18 giugno 2012
Soltanto in questa data, il Prof. Bruni, previo contatto telefonico con Enzo D’Addario del 16 giugno 2012, è stato invitato ad un incontro presso la sede dell’AS Taranto per fornire informazioni sul percorso da seguire per l’iscrizione al campionato e per affrontare le notevoli difficoltà finanziarie. In quella sede si è discusso anche della proposta d’investimento comunicata dal Prof. Bruni a D’Addario in data 8 giugno 2012.
Soltanto in questo incontro, il Prof. Bruni ha avuto contezza delle necessità finanziarie per la iscrizione al campionato. I dati, con l’autorizzazione del presidente D’Addario, sono stati forniti lo stesso giorno all’interlocutore londinese perché li rivolgesse allo studio anglo-americano per un esame d’insieme.
Nei giorni successivi, il Prof. Bruni si è impegnato senza tregua nella soluzione di una serie di problematiche in ordine al percorso da affrontare per garantire l’iscrizione al campionato. Nel contempo, ha continuato a intrattenere i contatti con gli investitori esteri. Lo stesso interlocutore londinese, nei giorni successivi all’8 giugno, ha intrattenuto in parallelo altri contatti, allargando la rosa dei potenziali investitori in attesa della risposta dello studio anglo-americano. Al Prof. Bruni, infatti, sono stati forniti altri contatti con :
– un fondo d’investimento nel quale vi era un investitore interessato ad operare in Italia, anche attraverso la acquisizione di quote di una società di calcio;
– un cliente dell’UBS interessato all’Italia;
– il responsabile finanziario di un Fondo austriaco nel quale opera un investitore già proprietario di una società di calcio a Londra ed interessato anche ad una squadra di calcio in Italia.
A questi contatti, al pari dello studio anglo-americano, è stata prospettata la situazione economico-finanziaria del club, al fine di consentire una valutazione circa la convenienza e la possibilità di un intervento finanziario.
Tenendo conto dei tempi necessari per la valutazione di un investimento complessivo e dell’imminente scadenza dei termini per la iscrizione al campionato, il Prof. Bruni ha suggerito la possibilità di un «finanziamento ponte» immediato che garantisse la somma necessaria per l’iscrizione al campionato e consentisse, al contempo, una valutazione più approfondita da parte degli investitori. Purtroppo, la soluzione finale operata dall’AS Taranto è stata quella traumatica della rinuncia totale all’iscrizione. Questo non ha consentito di avere risposte – talune addirittura attese per le prossime ore – dai potenziali investitori. Non sembra superfluo sottolineare che la società di via Martellotta, attraverso un ricorso esposto a penalizzazione, avrebbe potuto attendere sino al 16 luglio 2012, data ultima per l’esecuzione degli adempimenti di carattere finanziario e formale per la possibile iscrizione al campionato di Lega Pro.
La Fondazione Taras 706 a.C. tiene a precisare che il Prof. Bruni si è adoperato con grande passione e generosità, a titolo gratuito, da tarantino ed «entusiasta sostenitore della Fondazione».
Nel ringraziare il Prof. Nicola Bruni per la disponibilità prestata nel generoso e qualificato tentativo di contribuire a trovare una soluzione alla crisi dell’AS Taranto Calcio, la Fondazione Taras resta vigile sugli scenari critici che investono il calcio tarantino e si impegna a svolgere un ruolo attivo nel mantenimento e nello sviluppo di una cultura calcistica a Taranto.