Oggi 10 luglio nell’aula d’udienza del G.U.P. dr. Valeria Ingenito presso il Palazzo di Giustizia di Taranto, ci sarà la discussione sulla richiesta formulata dal P.M. sul rinvio a giudizio dell’ex sindaco Aldo Maggi
PROPOSTA DI RINVIO A GIUDIZIO PER L’EX SINDACO ALDO MAGGI
“Uno alla volta per carità”! Non mi riferisco all’ opera lirica “Il barbiere di Siviglia” del grande Gioachino Rossini, ma all’andirivieni dai Tribunali che nei prossimi mesi alcuni ex amministratori dell’ex giunta Maggi e attuali funzionari del Comune di Sava dovranno fare per rispondere all’autorità giudiziaria su alcuni fatti da me denunciati nella mia veste di responsabile provinciale del settore Ambiente ed Ecologia dell’Associazione CPA, e dall’amico Giovanni Caforio nella sua qualità direttore giornalista di Viv@Voce. Un vecchio proverbio cinese dice che: “è meglio accendere una candela che maledire l’oscurità,” e noi in questi ultimi anni di amministrazione Maggi, “di candele ne abbiamo accese tante” da poter far luce su diverse situazioni.
Ovviamente questa nostra caparbietà ci ha portato ad essere invisi a quella parte politica che avrebbe preferito gestire la “cosa pubblica” libera da ogni controllo da persone esterne al “palazzo” che divulgavano (come abbiamo fatto con il nostro giornale) all’opinione pubblica sopite situazioni indecorose e fatti e misfatti nella conduzione della macchina amministrativa. Una delle tante situazioni indecorose per le quali, a seguito di una mia denuncia, alla conclusione delle indagini da parte dei Carabinieri della stazione di Sava, il Pubblico Ministero dott. Remo Epifani, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Taranto, ha chiesto al GUP (Giudice per l’udienza preliminare) presso lo stesso Tribunale), il RINVIO A GIUDIZIO dell’ex sindaco Aldo MAGGI, riguarda la Magistratura in quanto ha fatto scaturire un’indagine con la richiesta di rinvio a giudizio del Sindaco Maggi, riguarda il “colombario” Combattenti e Reduci di Guerra. Come molti ricorderanno, questa vicenda risale al 28 ottobre del 2010 quando, a causa delle evidenti condizioni di degrado igienico sanitario e di presunto pericolo che il plesso(costruito nel 1974 e mai ristrutturato) poteva rappresentare per l’ incolumità e la salute pubblica, chiesi tramite un mio esposto indirizzato al Comando dei Vigili del Fuoco di Manduria, che venisse effettuata una verifica sullo stato dei luoghi. I Vigili del Fuoco immediatamente intervenuti all’interno del cimitero alla presenza dei Vigili Urbani Stani e Ingrosso, verificate l’effettive condizioni di precarietà dell’immobile, stabilirono di far interdire (a mezzo di transenne e nastri di sicurezza) l’accesso al “colombario”. Avute notizie che la stessa sera, l’allora sindaco Maggi recatosi presso l’ ingresso del “colombario,” si era lamentato con il sostituto custode Antonio Miccoli (LSU) del posizionamento delle transenne, e verificato personalmente che tantissimi parenti dei defunti tumulati all’interno del fabbricato dichiarato fatiscente, incuranti del pericolo,con le transenne in parte rimosse e in assenza di una Ordinanza Sindacale che ne proibisse l’accesso, continuavano ad accedervi liberamente, decidevo di presentare un’esposto/denuncia presso la Procura della Repubblica di Taranto (iscritto al n. 84/11 mod.21 del Registro Generale). Il Pubblico Ministero dott. Remo Epifani, Sostituto Procuratore della Repubblica, titolare del procedimento, affidò le indagini ai Carabinieri della Stazione di Sava (presso la cui Caserma fui ascoltato a verbale) e alla chiusura delle indagini lo stesso P. M. in data 24 novembre 2011 chiedeva al Giudice delle udienze preliminari(G.U.P.) il RINVIO A GIUDIZIO dell’ex Sindaco Maggi (difeso dall’Avv. Franz PESARE) dove si legge testualmente:
IMPUTATO
“delitto di cui agli artt. 81 – 328 perché in qualità di sindaco del Comune di Sava ometteva di adottare a norma dell’art. 54 comma 2 D. L.vo 267/2000 i provvedimenti contingibili e urgenti necessari per prevenire ed eliminare gravi pericoli per l’incolumità dei cittadini rinvenienti dalle precarie condizioni rinvenienti dalla cappella cimiteriale “Combattenti e Reduci di Guerra” ubicata presso il cimitero comunale di Sava, oggetto di sopralluogo dei Vigili del Fuoco i quali, in data 28 ottobre 2010 ne avevano constatato la complessiva situazione di fatiscenza(determinata da copiose infiltrazioni d’ acqua piovana, da lesioni nei muri, da distacchi di porzioni di intonaco nonché di quadri elettrici privi di adeguate protezioni); pur in presenza di tale oggettiva situazione di pericolo, resa evidente dal contenuto del verbale di sopralluogo dei Vigili del Fuoco (tempestivamente comunicatogli) il Maggi, nell’anzidetta qualità, disponeva l’arbitraria rimozione, nella serata del 28.10.2010, dei nastri di segnalazione di pericolo apposti dai Vigili del Fuoco ed ometteva successivamente di adottare- nelle more degli interventi di definitiva eliminazione della situazione di pericolo- i provvedimenti urgenti e necessari di interdizione all’accesso ai detti luoghi, pregiudicando per tal modo le esigenze di tutela della pubblica incolumità. In Sava, omissione constatata fino al 6 giugno 2011″. Nell’ Avviso di Fissazione di Udienza Preliminare emessa il 15.12.2011, il sottoscritto risulta essere PARTE OFFESA. Nella prima udienza tenutasi l’ 1 marzo u.s. presso l’Ufficio del Giudice delle Udienze Preliminari del Tribunale di Taranto Dott.ssa Valeria Ingenito, l’Avv. Franz PESARE ha chiesto ed ottenuto che, la parte offesa non debba essere io ma la Prefettura di Taranto c/o l’Avvocatura dello Stato di Lecce mentre il P.M. ha chiesto il rinvio a giudizio dell’imputato, alla difesa é stata rigettata la richiesta di “non doversi procedere perché il fatto non sussiste”. Nell’ udienza del 5 giugno 2012, sono stati sentiti l’ ing. Saverio SCHIRINZI e il signor Antonio MICCOLI. Il Giudice delle Udienze Preliminari ha rimandato le decisioni sull’ eventuale rinvio a giudizio a dopo la fase dibattimentale che si avrà il 10 luglio p.v.- Come ho già detto all’inizio, nei prossimi mesi ci sarà un andirivieni dai Tribunali in quanto oltre al procedimento che vede me come parte offesa e l’ex Sindaco come imputato del reato di “ingiurie” (vedesi vicenda “mmaculata vecchia”) vi é ancora in sospeso il prcedimento che riguarda l’Invaso delle acque bianche, dove oltre all’ing. Maggi é indagato anche l’architetto Luigi De Marco, tecnico del nostro Comune e altri 4 professionisti. Concludendo voglio dire a chi legge: state tranquilli, non preoccupatevi perché l’Autorità Giudiziaria sta ancora indagando su altri fatti che nei prossimi mesi desteranno un certo scalpore!
Mimmo CARRIERI, presidente del C.P.A. di Taranto settore Ambientee d Ecologia
giornalsita di Viv@voce
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