INTERVISTA AD ALESSANDRA SILENO, AVVOCATO DI 36 ANNI, ALLA SUA PRIMA ESPERIENZA AMMINISTRATIVA

Sposata, madre di un bimbo, professionista. Già in queste condizioni è difficile coniugare gli impegni professionali con quelli familiari. Quanto tempo le toglierà il nuovo incarico amministrativo nella giunta IAIA?

Caro Direttore, la ringrazio, prima di tutto, per l’attenzione che in questi anni ha voluto mostrare nei confronti del nostro paese, e nei confronti di chi questo paese è chiamato ad amministrare. Lei sa bene che ormai da diversi anni esercito la professione di avvocato, cercando di coniugare l’impegno professionale con le esigenze della famiglia. Non Le nascondo che non è facile, soprattutto per un libero professionista, su cui gravano le conseguenze del mancato esercizio della professione per il periodo della maternità e anche dopo, nei primi mesi di vita del bambino. Tuttavia, sebbene prima d’ora non ho mai frequentato gli ambienti politici, né tantomeno ho pensato di candidarmi prima di queste ultime elezioni, Le confesso che la mia è stata una scelta dettata dalla volontà ed esigenza di poter fare qualcosa che contribuisca al miglioramento del modus vivendi della nostra cittadina. L’incarico amministrativo comporterà indubbiamente un impegno notevole con un dispendio di tempo a mia disposizione, ma di certo questo è il prezzo che la donna, in particolare, deve pagare qualora decida di fare qualcosa in più “oltre” che la mamma e la moglie.

Che effetto le ha fatto quando, il Sindaco Dario IAIA, l’ha voluta nella sua squadra amministrativa?

Le confesso che inizialmente la decisione del Sindaco ed amico Dario Iaia, mi ha sicuramente destabilizzata; non Le nascondo che ho riflettuto a lungo prima di accettare combattuta tra la consapevolezza della serietà dell’incarico e forse la paura di togliere troppo tempo agli affetti famigliari ed alla professione. Alla fine ho deciso di mettermi in gioco, in virtù di quanto Le dicevo prima, cercando di gestire i diversi impegni al meglio.

Unica donna in giunta, nessuna donna in Consiglio comunale: a Sava la politica è fatta solo dai maschi?

In effetti in politica le donne sono state sempre penalizzate, nonostante abbiano quasi sempre dato segni di grande professionalità e senso civico. Il Sindaco Iaia ha voluto dare l’opportunità ad una donna concedendo due importanti assessorati, quello del contenzioso e quello delle pari opportunità, segno che qualcosa anche a livello comunale sta cambiando. Certo una sola donna in giunta e nessuna in consiglio comunale, deve far riflettere sul ruolo della donna e soprattutto sulla necessità di una presenza maggiore e di una maggiore partecipazione delle donne stesse alla vita politica.

Andiamo alla suo nuovo incarico: assessore al Contenzioso. Perché è stato dato un assessorato a questa branca amministrativa, quando invece prima era solo una Delega?

Io credo che il Sindaco abbia voluto riconoscere a questa branca amministrativa l’importanza che in effetti ha. Non so, se in passato, questa attenzione sia stata ugualmente prestata. Tenga presente che, sino ad oggi, il contenzioso ha assorbito rilevanti risorse alla nostre casse e, quindi, alla nostra comunità. Ora, è importante porre un freno a questo stato di cose . E questo aspetto è ancor più di rilievo, in un momento come quello attuale di enormi tagli da parte dello stato . Quindi, il compito che il Sindaco IAIA mi ha assegnato è appunto quello di vigilare e di ridimensionare le uscite in questo settore .

Quindi, credo, che in virtù dell’importanza vitale che il Sindaco IAIA dà a questo Ufficio del Contenzioso, presumo verrà anche potenziato. O sbaglio?

Stiamo verificando, in questo primo periodo, tutto l’aspetto organizzativo degli uffici ed in questo quadro rientra , certamente, anche l’ufficio del contenzioso. Anche se devo dare atto, a chi vi opera che lo fa con grande professionalità e spirito di sacrificio e, di questo, li ringrazio pubblicamente .

Il suo nuovo assessorato è stato, nell’ultimo anno nella precedente amministrazione, una voragine nel Bilancio comunale e addirittura ha sfiorato i 500 mila euro di spese del denaro pubblico. Tanti, troppi, che battono cassa al nostro Comune. La domanda è questa: come intende porre fine, o arginare, questo dissanguamento?

Il “contenzioso” rappresenta sicuramente un “fenomeno” in continua e costante crescita e che deve, per il bene del nostro paese, essere arginato. Mi permetta una prima riflessione: l’aumento esponenziale dei contenziosi nei confronti dell’Ente Civico è anche termometro del malessere economico del paese. Ci sono tantissime richieste di risarcimento danni per importi inferiori ad €1.000,00. Se si considera che spesso la richiesta è più esosa di quella effettiva e che in essa dovrebbero essere ricomprese le spese del legale, si comprende bene che vi è gente che è disposta a rivolgersi all’avvocato ed a promuovere un giudizio con durata variabile tra uno o due anni per ottenere qualche centinaia di euro. Tutte queste richieste, tuttavia, costituiscono un grosso problema per l’ufficio tenuto a mettere in moto i vari uffici per verificare la fondatezza o meno della richiesta. Spesso ci si dibatte sulla necessità di risarcire ed evitare il giudizio o invece di resistere alla pretesa con probabile aggravio di spese. Entrambe le scelte non sono facili. Risarcire in via stragiudiziale vuol dire incentivare le richieste di tal fatta. Costituirsi in giudizio ha effetto sicuramente deterrente ma, in caso di condanna, comporta un notevole aggravio di costi. E quindi cosa fare? Io ritengo, e di questo ne ho già discusso con l’Organo Giuntale, che occorra potenziare l’accertamento stragiudiziale circa la fondatezza e – mi disturba dirlo- la veridicità del sinistro. Solo avendo più elementi possibili prima si può accedere ad una seria differenziazione delle richieste aderendo a quelle evidentemente fondate e resistendo- anche in sede penale- a quelle infondate. Per far ciò occorre, e vi stiamo provvedendo, organizzare meglio tale preliminare accertamento, in collaborazione con i vari uffici competenti affinchè avviino indagini più brevi ed incisive. Altro modo per “ridurre” il contenzioso è di eseguire un maggior controllo sulla cosa pubblica evitando il verificarsi di situazioni di pericolo, e di attivarsi nel minor tempo possibile, per la riparazione di buche e/o per la eliminazione delle insidie.

viv@voce

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