AMMASSO DI RIFIUTI SULLA S.P. 130 A CIRCA 300 METRI DALL’ABITATO DEL COMUNE DI TORRICELLA E IN AREA RICADENTE IN ZONA BALNEARE DI TORRE OVO “MARINA DI TORRICELLA”
DISCARICHE ABUSIVE A CIELO APERTO
Al Signor Sindaco del Comune di Torricella(TA), all’ Assessore all’ Ecologia-Ambiente del Comune di Torricella (TA), al Comando di Polizia Municipale del Comune di Torricella (TA)
Si porta a conoscenza delle autorità pubbliche e dell’ organo di Polizia in indirizzo che a seguito di segnalazioni pervenute presso codesta Associazione, aventi per oggetto l’avvio di alcune discariche abusive a cielo aperto, il giorno 23 c.m. mi sono recato nelle aree interessate all’inquinamento dove ho potuto constatare quanto segue: in un’ampia area posta vicino ad un canneto e ad alcuni salici, a circa 50 metri dal mare e in prossimità del Residence “Eden,” ignoti hanno dato avvio ad una discarica di tronchi di palme e altri scarti vegetali, legno. materiale plastico(gommone di circa 5 metri in disuso) con evidenti tracce di un tentativo di incendio.
Ancora più grave appare la situazione di degrado ambientale sulla provinciale 130 Torricella-Maruggio dove, a circa 300 metri dall’abitato del Comune di Torricella, ammassati ai bordi della carreggiata,vi sono rifiuti di ogni genere(plastiche,tubi in ferro,masserizie ecc). Appare evidente come da tali situazioni si denoti la mancanza di senso civico poiché,: il lasciare i rifiuti di ogni genere sul terreno significa concorrere al degradamento dell’ambiente, significa mancare di rispetto alla natura. La difesa dell’ambiente ha necessità non soltanto dell’intervento degli Enti Pubblici, ma ciascun cittadino, deve concorrere, sia pure nel limite delle sue modeste possibilità a questo sforzo comune. Sarà pure utopia, ma se così sarà fatto, l’unione delle azioni e del comportamento di ciascuno darà immancabilmente i suoi frutti. Intanto, ritornando alle due aree interessate alle discariche, alfine di evitare a qualche “piromane” l’eventuale ricorso al “fuoco bonificatore” con il consequenziale inquinamento di diossina che si libererebbe nell’aria attraverso i fumi dei materiali accatastati, CHIEDO ai fini della tutela della salute pubblica e della salvaguardia dell’ambiente che, nell’ambito delle rispettive competenze vengano adottati quei provvedimenti necessari a rimuovere il pericolo e ripristinare lo stato dei luoghi..
Mimmo CARRIERI
Responsabile settore Ambiente-Ecologia
Associazione C.P.A. Sezione Provinciale di Sava (TA)