AUGURI AL NUOVO SEGRETARIO GENERALE. E CHE SI METTA MANO, UNA VOLTA PER TUTTE, ALLA RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI COMUNALI SAVESI
Ogni nuovo Sindaco che si insedia in un Palazzo comunale ha il diritto di scegliersi il segretario generale, il quale è la figura tecnica che ogni Ente deve avere in virtù dello smaltimento della mole di lavoro che si accatasta negli uffici pubblici.
Quindi, la sua collocazione è vitale nella vita pubblica del nostro paese. Il segretario generale è colui, nel caso nostro è colei, che deve avere il polso fermo nelle decisioni che devono essere prese nel momento cui le risorse umane impiegate nel nostro Comune devono dare i giusti frutti, o meglio la migliore operatività. Quindi credo che il compito non deve essere difficilissimo nel momento in cui, con la direzione politica, l’apparato comunale deve decollare una volta per tutte. Al nostro segretario generale gli facciamo i migliori auguri e, con modestia, vorremmo darle alcune indicazioni. Poi, è liberissima di ascoltarci o meno. Ci mancherebbe! Nella nostra Casa comunale ci sono degli uffici che funzionano come gira la testa ai dirigenti: credono di avere in mano le sorti del paese, arrogandosi questo diritto. Nel tempo passato, purtroppo, a questi signori gli si è fatto credere questo. Il politico di turno, o meglio l’amministratore, non ha pensato minimamente all’importanza del funzionario per la vita del nostro paese. Ha pensato tutt’altro. Su tutto, l’amministratore del passato, ha pensato come meglio usare la macchina comunale per ciò che poteva essergli utile: clientelare e interessi privati. Quindi si assisteva a concessioni date in tempi celeri a Tizio perchè dietro c’era Sempronio. Sempronio era l’amministratore che traeva vantaggio in termini diretti. E si tirava a campare. La regola era diventata “Così è stato e così sarà sempre” a scapito di chi credeva, e crede tutt’ora, nelle regole e nelle sue applicazioni. Questa nostra Casa comunale è stata usata, e violentata, da chi ha amministrato con spregiudicato modo. Ma è anche vero, realtà questa, che non ci sono stati impiegati o dirigenti che hanno detto no alla fame dell’amministratore di turno. No, non hanno detto stop e per diversi motivi. Il primo, credo, è l’immensa riconoscenza che hanno dato a chi li ha fatti assumere e quindi questa cambiale in bianco, sempre onorata, ha prodotto i suoi effetti devastanti sul nostro paese. In tutti questi anni sono stati curati gli appetiti di chi amministrava a scapito degli interessi del paese. Poi altro particolare scabroso: ci sono uffici che pullulano di personale che potrebbe essere benissimo dirottato altrove, come ad esempio l’uffico anagrafe, il quale nonostante ci sia tanta risorsa umana non è in grado di soddisfare l’utenza. Per non parlare poi, scandaloso questo, che ci sono uffici comunali che hanno funzionato come cabine elettorali, creando tra l’altro non pochi problemi ai savesi. Il nostro Sindaco lo sa questo. Lo sa bene, molto bene. E poi, lo ricordiamo sempre questo, ci sono funzionari che sono indagati (Truffa, Falso ideologico, Abuso e omissione di atti in ufficio, ndr), e che il nostro Sindaco non lo scordi questo, e noi crediamo che non meritino, affatto, il posto di responsabilità che hanno. E questo il nostro Sindaco, lo sa bene. Molto bene. Per cui li possono rimuovere da quell’incarico e destinarli in altra sede o, addirittura, di metterli in mobilità con la riduzione dello stipendio: questo meriterebbero. Ecco, da queste mosse, se azzeccate tutte, parte l’amministrazione IAIA. Se si sbagliano queste mosse allora vorrà dire che il “PATTO PER SAVA” ha ballato solo per una stagione …
Giovanni Caforio