TORRE OVO. SERIO ALLARME: VIVIBILITA’ ZERO. E IN QUESTO MODO SI CERCA DI INCREMENTARE IL TURISMO?
Al Signor Sindaco del Comune di Torricella (TA), all’Assessore all’Ecologia-Ambiente del Comune di Torricella (TA), al Dirigente l’UTC del Comune di Torricella (TA), al Dipartimento di Prevenzione Servizio igiene e Sanità Pubblica Unità Operativa di Manduria (TA)
E S P O S T O
Torre Ovo “Marina di Torricella” Via delle Dalie: degrado ambientale e igienico sanitario:
1) fuoriuscita e ristagnamento di “liquami di fogna nera” da e in tombini di scorrimento;
2) Situazioni di pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica in prossimità della “darsena” prospiciente il Residence “Eden”
Il 25 giugno denunciavo al Signor Sindaco, al Comando di Polizia Municipale di Torricella nonché all’ASL Servizio Igiene e Sanità Pubblica e Servizio Veterinario di Manduria le condizioni di degrado ambientale ed igienico sanitario in cui una persona “sopravviveva” al massimo dell’indigenza per 365 giorni all’anno in un’abitazione fatiscente priva di porte, infissi energia elettrica acqua, servizi igienici e in compagnia di cani randagi.
Nell’esposto in questione avevo sottolineato: il pericolo per l’incolumità pubblica che i randagi (peraltro non sterilizzati), potessero rappresentare in caso di eventuali aggressioni, nonché il fatto che gli animali sempre al seguito di questa persona, si spingevano sino ad arrivare in mare e poi sotto gli ombrelloni costringendo i bagnanti ad allontanarsi. Appare evidente che da tali situazione potevano instaurarsi problematiche di carattere igienico sanitario a danno della salute pubblica e più specificatamente dei bagnanti frequentatori della spiaggia di Torre Ovo.
Per tali circostanze, dopo il sopralluogo effettuato dal personale tecnico Sanitario dell’ASL da me interessato ad intervenire, con nota del Dirigente del Sevizio Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica, indirizzata al Sindaco di questo Comune (assunta al prot.llo 5996 del 19.07.2012) veniva certificata testualmente “Una situazione di degrado che potrebbe sfociare in pericolo per la sicurezza e l’igiene pubblica” ecc…
Successivamente alla su citata nota il Sindaco in data 27 luglio 2012 prot.llo 6199, emetteva DIFFIDA nei confronti dei proprietari dell’immobile ordinando “l’immediata bonifica e messa in sicurezza del fabbricato a propria cura e spese al fine di tutelare la sicurezza e l’igiene pubblica” e che “in caso di inottemperanza alla DIFFIDA, trascorso il termine di 15 giorni dalla notifica, si adotteranno tutti i provvedimenti previsti dalla legge anche ai sensi dell’art.650 C.P. (inosservanza dei provvedimenti dell’autorità)”.
Signor Sindaco, sono abbondantemente trascorsi inutilmente i 15 giorni e non solo “lo stato di degrado e di potenziale pericolo per la pubblica incolumità” come anche “l’assoluta mancanza di igiene” è ancora in essere ma, nel frattempo vi è stato un episodio di aggressione da parte di randagi ai danni di un bambino (episodio denunciato dalla mamma alla Polizia Municipale e dal sottoscritto con esposto del 20 luglio 2012).
Per meglio rappresentare a Lei Signor Sindaco, ma anche a quanti in indirizzo, la preoccupante situazione di degrado ambientale ed igienico sanitario ma anche del pericolo per la sicurezza dei villeggianti, pendolari e turisti itineranti di Torre Ovo devo anche ritornare sulla vicenda dell’abbandono dell’ingente quantitativo di avanzi alimentari ammassati sotto il sole per tre giorni “perché il mezzo che li avrebbe dovuti caricare era in avaria” (vedesi mio esposto del 20.08.2012).
Anche in questa circostanza, grazie all’immediato intervento del personale tecnico Sanitario da me interessato, è stata fatta pulizia dei sacchi in cellophane aperti e a disposizione di sciami di mosche, ratti e cani randagi. Ma non è finita qui poiché, da diverso tempo ormai, lo scarico degli avanzi si è spostato di pochi metri all’interno di un canneto visibile dalla litoranea dove i ratti, i cani randagi e gli sciami di mosche ed altri insetti “continuano indisturbati il loro banchetto”.
Altra grave vicenda è riferita ai tanti casi di infezioni cutanee da “impetigine” da me denunciati con l’esposto del 23 agosto, per quali la stampa e i telegiornali delle TV private hanno dato ampio risalto- Solo dopo il mio esposto e lo scalpore destato nell’opinione pubblica, ci sono state prese di posizioni da parte dei servizi sanitari, specialisti dermatologi nonché del signor Giovanni D’Agata responsabile dello “sportello dei diritti” il quale in un articolo di stampa ha tra l’atro dichiarato: “Sono molteplici le segnalazioni pervenute allo sportello dei diritti in merito a diversi casi di infezioni cutanee contratti da bambini e adulti nelle zone balneari” (allora mi chiedo: se già si sapeva perché non si è fatto prevenzione informando gli organi preposti prima ancora che io presentassi denuncia?) Il signor D’Agata sulle motivazioni che hanno determinato la fastidiosa infezione della pelle, non dice nulla di nuovo rispetto a quanto da me denunciato quando nel suo intervento riportato da alcuni quotidiani dichiara: “E’ corretto ricordare ai sindaci, in quanto anche autorità sanitaria, e all’ASL, per quanto di competenza, di voler adottare tutti quei provvedimenti consequenziali atti a garantire l’igiene delle spiagge che sono sotto la loro custodia, al fine di prendere le opporune misure di profilassi per evitare la diffusione dei contagi”.
Queste cose Signor Sindaco De Pascale io le avevo dette già all’inizio della stagione balneare, e in diverse circostanze le avevo sottolineato la necessità di avere i bagni pubblici della zona mercatale aperti tutti i giorni. Così come nel corso di una riunione congiunta con i titolari degli esercizi commerciali e delle strutture ricettive, le era stata fatta la richiesta di installazione almeno di qualche bagno chimico magari da prendere anche in fitto per il solo mese di Agosto quando il turismo nella zona è più massiccio. Ora siamo alla fine dell’estate e purtroppo, quello che non si doveva verificare si è verificato a danno della salute pubblica, e ciò che più dispiace è che si è verificato a causa dell’inerzia e del pressappochismo politico e ciò che è ancora più grave è il fatto che ora a pagarne le conseguenze debbano essere i bambini che sono quelli che più sono stati colpiti dall’infezione.
Sulle diverse vicende negative verificatesi a Torre Ovo, la ciliegina sulla torta è stata quella della fuoriuscita di liquami da un tombino della fogna nera. L’episodio si è verificato domenica pomeriggio in Via delle Dalie tra il civico 9 e il civico 11 a circa 50 metri dal mare dove, i tanti bagnanti che a quell’ora affollavano la spiaggia, non hanno potuto evitare il lezzo sprigionatosi nell’aria. I tecnici della S.I.I.T-Servizio Fognature del Comune di Torricella, intervenuti sul posto ci hanno impiegato circa due ore per riparare il guasto ma, il tubo che passa all’interno della fogna sembra non abbia la capacità di contenere i liquami di scorrimento che vanno pompati verso il Depuratore di Monacizzo tanto che, lo stesso tubo è quasi sommerso dagli stessi liquami stagnanti i cui “odori” fuori escono da un buco posto sul tombino posizionato al centro della carreggiata e “tappato” dai proprietari delle residenze estive con un pezzo di plastica messo ad incastro.
Altre due (ed ultime) situazioni di pericolo per la pubblica incolumità sono rappresentate dal cedimento di un tratto di carreggiata che ha formato un foro di considerevoli dimensioni in prossimità di una “passerella in legno” riservata ai pedoni, ed inoltre da alcuni cavi elettrici dell’illuminazione pubblica posti in un pozzetto non protetto ai piedi di un palo. Ambedue si trovano a picco sul mare in prossimità della “darsena” di Torre Ovo e prospicienti il Residence “Eden”.
Per quanto sopra a lungo ESPOSTO, ai fini della tutela dell’incolumità e della salute pubblica, nel dichiararmi sin d’ora disponibile per ogni utile evenienza,
C H I E D O
Nell’ambito delle rispettive competenze di voler adottare gli eventuali provvedimenti consequenziali mirati a rimuovere gli inconvenienti segnalati.
In attesa di riscontro, cordialmente saluto.
Mimmo Carrieri
Responsabile del Settore Ambiente ed Ecologia
dell’ Associazione CPA-Sez. Prov.di Sava (TA)