I SINDACI DI SAVA NEI PASSATI DECENNI. LUCIA FASANO / 7
Un sindaco donna nella gabbia dei leoni
Era il lontano 2002 e le elezioni savesi si avvicinavano. Ma non certo per la fine della legislatura. Assolutamente. La terza amministrazione Maggi, la prima era del lontano 1994 mentre la seconda era del 1998, era figlia del ribaltone perpretato dal sindaco Maggi, il quale abbandonò la coalizione del centro sinistra savese dell’epoca e trovò i numeri dell’opposizione, Forza Italia e Socialisti Autonomisti, e con qualche transfugo della maggioranza decapitata per poter portare avanti il suo mandato legislativo.
Furono molte le chiamate di correo dagli ex alleati del governo locale e l’accusa di tradimento era la minima che potevano affibiare all’ex comunista, ex democristiano, ex popolare, che faceva di nome Aldo Maggi. Ma anche l’amministrazione del ribaltone non ebbe lunga durata: fu bocciata inesorabilmente in Consiglio comunale per la mancata approvazione del Bilancio comunale.
In automatico, e con i tempi tecnici che non ci sono più, il Prefetto scioglie per legge il massimo organo istituzionale savese e stabilisce la data della nuova consultazione popolare. Si riparte dando di nuovo la voce al corpo elettorale. Risultato successivo elettorale? Viene eletta sindaco dei savesi Lucia Alba Fasano Milizia, moglie dell’ex sindaco dei savesi degli anni ’70 Paolo Milizia.
La coalizione che porta sulla poltrona di primo cittadino savese Lucia Fasano è formata da Forza Italia (partito del sindaco Fasano), Socialisti autonomisti, Alleanza nazionale, l’UDC di Vito Sammarco e due liste civiche di cui una è di nome “Insieme per Sava” e l’altra del dimissionato sindaco Aldo Maggi il quale si presenta con una lista tutta sua avente come riferimento la Colonna di San Giovanni.
Entrambe le liste civiche citate prendono un rappresentante istituzionale nella veste di Franco Bisci nel primo caso e dell’ex sindaco Aldo Maggi nel secondo. Ma in meno di due anni questa coalizione comincia a perdere i pezzi per strada: Aldo Maggi viene estromesso immediatamente dalla maggioranza, in seno a Forza Italia si creano spaccature insanabili, in Alleanza Nazionale il consigliere Mary Maggi abbandona il partito di Gianfranco Fini, Fernando Dambrogio consigliere di Insieme per Sava si defila dalla maggioranza.
Nasce il gruppo misto in seno al nostro Consiglio comunale: Fernando Dambrogio, Gaetano Lomartire e viene designata Mary Maggi come capogruppo della nuova rappresentanza consiliare. Sarà questo gruppo che, facendo mancare i voti nella massima assise savese, decreterà la decapitazione del sindaco Lucia Fasano.
Giovanni Caforio