AVETRANA. SABATO 1 SETTEMBRE 2012, PRESENTAZIONE DEL LIBRO “Partigiani e Antifascisti di Terra d’Otranto” DI PATI LUCERI

AVETRANA. SABATO 1 SETTEMBRE 2012, PRESENTAZIONE DEL LIBRO  “Partigiani e Antifascisti di Terra d’Otranto” DI PATI LUCERI

UN POPOLO SENZA MEMORIA NON HA FUTURO

AVETRANA. SABATO 1 SETTEMBRE 2012, alle 20 , presso il Torrione di Avetrana, si terrà la presentazione del libro “Partigiani e Antifascisti di Terra d’Otranto” di Pati Luceri, edito da Giorgiani Editore.
L’evento è organizzato dall’Associazione interprovinciale (BR-LE-TA) “Grande Salento”, come da locandina allegata.
Il lavoro di Luceri è basato, in buona sostanza, sulla ricerca dei combattenti contro il Nazismo e il Fascismo in Italia e nel continente europeo.
Da questo studio, condotto con estrema dedizione, viene fuori una realtà ben diversa da quella che ci è stata presentata in tutti questi anni, tanto per smentire che la storia la scrivono i vincitori.
Contrariamente a quello che si è sempre creduto, i partigiani leccesi non erano 700, bensì più di 1200 mentre i brindisini 300 ed altrettanti tarantini.
Lo affermano, oltre alla ricerca sul campo, numerosi documenti visionati dall’autore e nessuno mai aveva documentato che anche Avetrana ha avuto almeno 3 partigiani di cui 2 caduti ma che non sono nemmeno inseriti nella lapide tra i caduti della seconda guerra mondiale.
In due mesi è uscita la seconda edizione (giugno2012) il libro è composto da tre sezioni: leccese, la più consistente; brindisina e tarantina, è in ordine alfabetico mentre nell’indice i nominativi sono raggruppati per Comune e suddivisi tra Antifascisti e Partigiani.
Un libro breve ma pieno di tante storie molte delle quali ancora da scrivere o qualcuna già scritta come quella sul sindaco e podestà Aristodemo Marasco ( di Biagio Saracino ed. Barbieri 2003), che nel libro di Luceri è inserito con l’appellativo di Antifascista in quanto processato e condannato a 5 anni di confino nell’estate del 1936 “per propaganda contro il conflitto etiopico”.
A Grottole (MT) però il 12 febbraio 1937 giunse un telegramma del Duce che ordinava: “di rilasciare il confinato politico non come graziato ma come prosciolto”.
Un dato davvero interessante balza immediatamente all’occhio leggendo l’opera di Luceri: 21 sono le donne censite in questo libro che al tempo della Resistenza decisero di impegnarsi per la libertà e di fare parte attiva del movimento di liberazione e non solo una come si è sempre ritenuto in passato (e potrebbero essere di più).
Quello che però conta davvero, al di là delle precisazioni di genere, è che questo libro riporta alla luce una verità che sembrava dormire per anni sotto una coltre di dimenticanza, perché gli italiani, si sa, non poche volte hanno la memoria corta, ed è una verità indubitabile: un gran numero di cittadini meridionali si è donato completamente perché noi tutti vivessimo in un paese libero dai regimi totalitari.
 

Il Presidente
(Rino Giangrande)

viv@voce

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