LA VOCE DI MANDURIA, IL CONSIGLIERE SALVO, VIV@VOCE E IL CONSIGLIERE SALVATORE DE FELICE
Con un articolo comparso ieri sul sito de lavocedimanduria.it vi era un articolo della redazione della testata messapica in cui venivano spiegati alcuni passi di una lettera di un consigliere comunale savese sull’importanza del depuratore consortile.
Fin qui tutto bene ma il giornale telematico presentava la lettera con un nome di fantasia, ovvero Salvo. Beh credo che non è edificante per un rappresentante della democrazia savese porsi in questo modo, o meglio nel non avere avuto il coraggio di mettere il suo nome in calce. Bene, in questa lettera (molto bella, vista la tematica di che trattasi, ndr) veniva omesso il nome del mittente. Alla luce di tutto ciò, normalissimo questo per il nostro giornale, ci stupivamo della mancanza di coraggio da parte di un rappresentante istituzionale savese il quale, proprio in virtù dell’essere il rappresentante di una parte di savesi elettori, non mostrava neanche il suo volto o meglio il suo nome. Molto normale, tra l’altro, il fatto che ha suscitato scalpore ai lettori del nostro giornale e da nostri amici di facebook. Tantissimi commenti sono susseguiti, non certo di plauso verso chi, al momento e leggendo il refuso di stampa telematica, aveva voluto omettere il suo nome nella lettera inviata alla testata manduriana. Invece stamane ha chiamato il nostro giornale il consigliere comunale di maggioranza Salvatore De felice il quale non riesce a dare una ragione valida sul fatto che nella lettera inviata a lavocedimanduria.it non sia stato messo il suo nome per intero. Se trattasi di questo va bene, e ci mancherebbe anche. Tutti sbagliamo, sbagliamo anche noi (a volte) a scrivere. Sbagliare fa parte della vita. Ma credo che sia stato doveroso anche, da parte di questo giornale, sollevare lo sdegno iniziale (la mancata firma nel documento) e di seguito pubblicare il malinteso che è nato. Il tutto che porti ad una schiarita di nomi. Tutto qui.
Giovanni Caforio