PIAZZA RISORGIMENTO: LA GRANDE BOUTADE SAVESE. ECCO I PROTAGONISTI …

PIAZZA RISORGIMENTO: LA GRANDE BOUTADE SAVESE. ECCO I PROTAGONISTI …

L’amministrazione IAIA, Sindaco in primis, prenda in mano direttamente la situazione e, su tutto, non scordi quello che disse, in piena campagna elettorale, sui tecnici forestieri convenzionati dalla passata amministrazione …

Con contratto d’appalto per l’esecuzione dei lavori di “Riqualificazione Piazza Risorgimento” e con un costo complessivo di 133.468,12 euro il nostro Comune dà mandato al suo tecnico convenzionato, Saverio Schirinzi, dirigente del Patrimonio comunale, di firmare il contratto che vede lo stesso tecnico rappresentante legale del nostro Comune da una parte e la Ditta ACCA Costruzioni srl di Oria (Br) dall’altra. Vediamo questo contratto, queste condizioni e i tempi di consegna di detti lavori. La consegna di questi lavori viene stabilita in 180 giorni, o meglio sei mesi. Questi mesi  sono il tempo utile che il nostro Comune dà alla Ditta appaltatrice per l’ultimazione dei lavori. Detti lavori hanno la direzione progettuale e tecnica nella veste dell’arch. Aldo Caforio e in quella dell’arch. Alessandro Schiavone.

In genere ogni opera pubblica che deve essere appaltata, prima di esserlo, deve avere tutte le autorizzazioni in cui si devono effettuare i lavori. Nel caso nostro, o meglio nella ristrutturazione di Piazza Risorgimento, le autorizzazioni sono le seguenti: quella della compagnia elettrica, quella della compagnia telefonica (nel caso in cui dovessero passare cavi telefonici sotto traccia o altro che riguarda questa compagnia), quella del Corpo Forestale dello Stato in virtù della ghiande presenti e che non possono essere sradicate o rimosse per nessun motivo (categoria protetta dalla legge regionale e che fa parte della famiglia delle querce) e della rimozione di Pini d’Aleppo: questi ultimi non fanno parte di nessuna protezione. Il nostro giornale ha comunicato al Dirigente del Patrimonio il numero delle ghiande presenti e di pari passo comunicato anche al Corpo Forestale dello Stato ciò. Bene, facciamo finta che tutte queste autorizzazioni ci siano (lo spero bene, ma per loro!) i lavori possono partire. Ed eccoci alla partenza: sprint! In piena campagna elettorale sembra strano, molto strano, che un imponente steccato metallico zincato, nuovo di zecca, si imponga maestoso vicino al seggio elettorale il quale racchiude il 50% degli elettori savesi. Andiamo avanti, che è meglio: passano le elezioni, cambia la guardia al nostro Palazzo municipale, pochissimi giorni lavorativi da quando viene consegnato il cantiere e la Ditta appaltatrice si ferma dopo aver rimosso solo, ed esclusivamente, l’imponente vasca collocata al centro dell’area verde soggetta a ristrutturazione  e poggiato balle di cordoli in cemento. E mò? E mò che succede? Da oltre tre mesi i lavori sono bloccati.

Motivo? Più che voci sono certezze: nella progettazione dei lavori i nostri progettisti avevano “dimenticato” il chiosco e la sua nuova ubicazione all’interno dell’area. Possiamo dire “dimenticato” oppure imposto da “dimenticare”? E’ possibile che a Sava abbiamo tecnici e progettisti così cretini (mi perdonino la parola i chiamati in causa, ndr) che fanno un errore così madornale? I lavori, già fermi, aspettano questa perizia di variante che deve “integrare” il chiosco. Quindi il nostro Dirigente al Patrimonio deve far fare (o lo fa lui questo? E chi paga ora?) una variante al progetto originario. Domanda, l’ennesima: ma come può una variante, attesa da tre mesi, non essere pronta? Mistero.

Altra domanda: ma è sicuro che ci stanno tutte le autorizzazioni per i lavori da effettuare? Domande su domande. Ma oggi ci troviamo a soli pochissimi giorni dall’apertura scolastica dell’edificio “Bonsegna”, sede dei giovanissimi scolari savesi, con tutta Piazza Risorgimento vietata ai pedoni. Chi ha progettato tutto questo sapeva di questo enorme disagio che verrà recato, oltre ai ragazzi, anche ai loro genitori quando si recheranno all’uscita scolastica per prendere i propri figli?

E nei giorni di pioggie autunnali, chi ha progettato questo, prova ad immaginare che spettacolo ci sarà? E poi dare sei mesi di tempo contrattuali, per una ristruturazione del genere è tanto, davvero tanto. Non ha calcolato, chi aveva la responsabilità del bene del nostro Comune, tutto questo? Azzardiamo una previsione della fine dei lavori? Certo: ipotizziamo che i sei mesi concessi alla Ditta appalatatrice non bastano (la data di consegna ufficiale sarebbe stata il 2 novembre 2012), e che questa variante porti più del tempo del solito (tanto stiamo a Sava, e la tolleranza è a livelli massimi, ndr). Quindi? Salterà Natale 2012 e … ma scjì bueni cu ajimù la villa a Pasca 2013! Complimenti a tutti! Davvero a tutti gli attori di questo scenario, responsabili fino in fondo di questa farsa! L’amministrazione IAIA, Sindaco in primis, prenda in mano direttamente la situazione e, su tutto, non scordi quello che disse, in piena campagna elettorale, sui tecnici forestieri convenzionati dalla passata amministrazione …

Giovanni Caforio

viv@voce

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