DOPO LA MENSA ESTIVA RIMASTA CHIUSA, ECCO L’ENNESIMA “GAFFE” DELL’UFFICIO STAMPA DEL GRUPPO “ PATTO PER SAVA”

DOPO LA MENSA ESTIVA RIMASTA CHIUSA, ECCO L’ENNESIMA “GAFFE” DELL’UFFICIO STAMPA DEL GRUPPO  “ PATTO PER SAVA”

Le chiacchere le lasciamo ad altri…!!!

Bene, così finisce la replica, all’articolo di Viv@voce del 12 .09.2012, da parte di “Colei, Colui o Coloro” che scrivono  i comunicati stampa per conto della coalizione Patto per Sava. Spiace constatare l’enorme  distanza che separa l’amministrazione Iaia dai cittadini che lamentano gravi disagi.

Ci riferiamo alla replica fatta dall’ufficio stampa di  Patto per Sava al giornale Vivavoce, sull’articolo riguardante il degrado ambientale causato da un terreno abbandonato in via f.lli Bandiera.

Ciò che viene riportato dal giornale e dall’articolista Lionetti Luca, riguarda un altro immobile, con  terreno annesso,  che si trova sulla stessa via all’altezza dei numeri civici 61-65, prospicienti la via Cadorna, foglio 15   particelle 36 sub1-sub2,1632,1633, appartenenti a differenti proprietari. L’ordinanza n.79/2012, a cui fa riferimento “Colei, Colui o Coloro” che scrivono i comunicati stampa di Patto per  Sava, si riferisce ad un altro terreno abbandonato che si trova molto più avanti sull’intersezione con via  Pitagora, contraddistinto dal foglio 15 particella 1816.

Spiace constatare, ancora una volta, che le informazioni riportate sui  giornali liberi, privi di  bavaglio e censura, vengono strumentalizzati per fini irrilevanti e privi di fondamento. Gli amministratori pubblici, invece di scrivere comunicati stampa, farebbero meglio a scendere dalle poltrone e constatare di persona quello che non funziona in un paese e cercare di trovare le soluzioni.

Preme ricordare che le notizie dei giornali “Liberi” vengono riportate per quelle che sono, senza rielaborazione e senza doppi fini, ma soprattutto si fanno portavoce del malcontento e del disagio che i cittadini sono costretti a subire quando le istituzioni sono lontane, anni luce, dalla realtà o quando, coloro che dovrebbero vigilare sul rispetto delle regole, non si prendono la briga di informarsi e verificare cosa succede in un determinato contesto sociale o ambientale.

Il caso nasce, probabilmente, da un fraintendimento tra  un amministratore locale ed un residente della zona, quest’ultimo in un colloquio informale con l’amministratore,  faceva presente che, di fianco al proprio stabile vi è un terreno impestato di topi che di notte si arrampicano sui muri arrivando fino in casa; l’amministratore  rispondeva  che  sapeva già tutto e che gli uffici di competenza stavano già procedendo con i sopralluoghi, peccato, però, che  il residente parlava di un altro terreno situato in un altro luogo della stessa via e non di quello riportato nell’ordinanza emessa il 31 agosto scorso.

Il fatto che un’amministrazione pubblica trovi il tempo per valutare gli articoli di giornale su fatti riguardanti il disagio ambientale ha destato non poche perplessità  nei lettori e residenti di quella zona  che avrebbero auspicato   un maggiore interessamento da parte del Sindaco o degli assessori, piuttosto che ridursi a polemiche al quanto sterili  su questioni diverse da quelle riportate dai comunicati stampa. Sarebbe stato opportuno telefonare al giornale Vivavoce ed informarsi esattamente della vicenda.

Comunque sia, lasciamo a chi legge ogni critica positiva o negativa sull’operato degli amministratori  sperando che in futuro gli uffici stampa dei gruppi politici abbiano l’accortezza di informarsi sulle questioni di interesse sociale ed ambientale prima di sparare a vuoto sui cosiddetti   “paladini della comunità”. Nel frattempo non ci rimane altro che  attendere fiduciosi il cambiamento …

Luca Lionetti

 

viv@voce

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