OH COME E’ BELLO FARSI IL TAPPETINO D’ASFALTO DAVANTI ALLA PROPRIA ABITAZIONE, ALLA FACCI TLI’ STRUNZI!
Profondo sud, da Roma in giù …
Arroganti amministratori, insignificanti e losche figure istituzionali: si fanno il tappetino d’asfalto davanti alle proprie abitazioni per loro e per i loro “amici”, senza nessunissima autorizzazione dal Comune di appartenenza, ma con il pagamento dei lavori a carico dell’Ente comunale. Ora che il magistrato li ha indagati per rispondere del reato numero 323 c.p., abuso e omissione di atti in ufficio, cominciano a preoccuparsi seriamente, molto seriamente.
L’abuso d’ufficio ed il rifiuto di atti di ufficio sono delitti contro la Pubblica Amministrazione commessi dai Pubblici Ufficiali o dagli incaricati di un Pubblico servizio.
L’abuso d’ufficio, disciplinato dall’art. 323 c.p., si verifica quando un Pubblico Ufficiale o un incaricato di Pubblico servizio, approfittando della posizione rivestita, procura, volontariamente, a sé o ad altri, un ingiusto vantaggio patrimoniale, oppure arreca ad altri un danno ingiusto. L’abuso, inoltre, deve consistere nella violazione di norme di legge o di regolamento, o nella violazione dell’obbligo di astensione di chi abbia nella vicenda un interesse proprio o di un prossimo congiunto.
Pertanto, affinchè si configuri tale reato è necessario che siano presenti le seguenti condizioni: 1. l’intenzione di procurare a sé o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero arrecare ad altri un danno ingiusto; 2. la violazione di una precisa norma di legge o di regolamento, oppure essersi verificata la mancata astensione in presenza di un interesse proprio o di un prossimo congiunto o negli altri casi prescritti; 3. la violazione o l’omissione di cui al punto precedente devono essere la causa dell’ingiusto vantaggio o del danno ingiusto. Ecco le risposte su chi è indagato …
visto che gli hai smerdati perche non fai anche il nome di questo bel signore
E poi arriva un’altra querela!