SAVA. AMATI, IAIA, MANCARELLI E DEMAGLIE AL CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO SUL DEPURATORE CONSORTILE

SAVA. AMATI, IAIA, MANCARELLI E DEMAGLIE AL CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO SUL DEPURATORE CONSORTILE

Venerdì 19 ottobre ore 17.30, una Sala consiliare strapiena e con gli altoparlanti montati nell’atrio seguono gli interventi

Apre i lavori del Consiglio comunale monotematico sul depuratore consortile il Presidente del Consiglio savese Domenico Gigante, il quale dopo aver constatato che sono 14 i Consiglieri comunali presenti e  tre sono quelli assenti dichiara aperta la seduta istituzionale e rivolge un saluto all’assessore provinciale alle Finanze e all’Ambiente Gianpiero Mancarelli e all’ass. regionale ai Lavori Pubblici Fabiano Amati. “Entrambi  hanno voluto dare il loro prezioso contributo a questa importante scadenza ambientale savese” e dopo aver salutato le due realtà amministrative, provinciale e regionale, Gigante dà la precedenza al Presidente del Comitato Cittadino Savese di Salute pubblica, Giuseppe Demaglie, il quale legge in aula una lettera molto analitica.

Oltre a ringraziare la disponibilità dei due assessori per la loro venuta Demaglie traccia la matrice più importante della sua lettera e ricorda quel famoso “19 dicembre 2009, nella sala del Cinema Vittoria, fu detto da Amati e dal governatore Vendola che il depuratore consortile avrebbe visto la sua nascita nella imminente primavera, ovvero quella del 2010”. E a tutt’oggi nulla. La lettera di De maglie la pubblichiamo a parte, vista la sua importanza sul tema. Dopo il Presidente del Comitato Cittadino di Salute Pubblica è la volta dell’assessore provinciale Gianpiero Mancarelli ad intervenire dal microfono.

Mancarelli ricorda che “il ritardo della costruzione del depuratore non è più possibile in quanto Sava, a differenza degli altri due comuni che di nome fanno Manduria e Avetrana, è la comunità che soffre di più”. Sottolinea Mancarelli che “mettere in cantiere quest’opera significa anche evitare lo scriteriato sversamento dei bottini nelle campagne”. Ma non scorda l’assessore provinciale di tutta “la strada fatta, oltre i colori politici, e credo che questo porterà automaticamente alla costruzione del Depuratore consortile”.

Dopo Mancarelli è la volta dell’intervento del primo cittadino savese, Dario Iaia. Il quale ricorda “l’importanza di questo incontro per tutto il nostro paese. Sava esiste dal 1400 e, in passato, è sembrato che il nostro paese stesse fuori dal mondo ma oggi con la venuta dell’assessore Amati ha dimostrato il contrario”. Il sindaco savese ricorda l’allarme igienico sanitario: “Non dobbiamo scordare la realtà igienico sanitaria del nostro paese: sono quasi 5000 i pozzi neri che scaricano nel sottosuolo creando gravi problemi e, di seguito, alla falda acquifera sottostante”. Per Iaia i problemi “sono stati tantissimi per arrivare a questa fase finale e questo è testimoniato dai vari ricorsi ai Tribunali regionali, al Tar del Lazio e addirittura al Consiglio di Stato ricorsi fatti dai Comuni limitrofi e, ricorsi tutti persi, nei quali le sentenze hanno dato ragione alla bontà della progettazione da parte della Regione Puglia”.

Dopo l’intervento del Sindaco Iaia ecco l’intervento dell’assessore regionale Fabiano Amati, attesissimo da tutti i presenti. Amati nell’apertura del suo intervento parla subito di “poca informazione sul tema” e sottolinea di “come è importante per tutti informarsi sul tema del Depuratore e poi sapere bene come affrontare il confronto”. Nella sua esposizione Amati ricorda che gli accordi presi con le passate amminitrazioni dei Comuni interessati al depuratore andavano nel senso accordato con la Regione Puglia. Poi, tutto d’un colpo, il cambio di posizione. E Amati si meraviglia nel vedere oggi proprio chi aveva sottoscritto quegli accordi essere a capo dei movimenti di protesta contro il depuratore di Specchiarica. E su questo l’assessore regionale è categorico: “La memoria per questi amministratori o consiglieri comunali non deve essere corta e che non si cambia parere nel momento in cui una progettazione è partita grazie a quegli accordi firmati”. Sullo scarico a mare Amati vede le cose in modo diverso dai movimenti di protesta nati nei Comuni di Avetrana e di Manduria. Amati sottolinea che tutta l’equipe di tecnici avuta al fianco in questa progettazione  hanno ritenuto importante lo scarico a mare e che diversamente non si poteva fare, nonostante tutti gli sforzi fatti per evitare questo. E per quanto riguarda lo scarico in battigia o con la condotta sottomarina (che è prevista nella progettazione e nella sua realizzazione) per Amati “è più auspicabile lo scarico in battigia che quello con la condotta sottomarina in quanto si possono monitorare benissimo le qualità delle acque”. L’assessore regionale sottolinea che “un depuratore costruito per il fabbisogno di 100 mila abitanti deve avere molte caratteristiche e ci sono alcune controindicazioni le quali possono essere gli allacciamenti abusivi e il collegamento della fogna bianca”. Questi ultimi due fattori, collegamenti abusi e fogna bianca, fanno andare in tilt il depuratore che è stato studiato, progettato, per certe modalità e non per altre. Parlando delle date che tutti aspettano Amati è chiaro: “I lavori inizieranno nella primavera del 2013 e il depuratore consortile sarà pronto nel 2014”.

Giovanni Caforio

 

 

 

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