PERICOLO DROGHE. UN COMUNE ANTIDOLORIFICO, L’OSSICODONE USATO COME DROGA
Dall’Australia e dagli Stati Uniti arriva un’allarme sull’abuso di un farmaco utilizzato come una sorta di droga che starebbe mietendo un numero record di vittime a seguito di overdose
L’ossicodone è, infatti, un antidolorifico noto anche come “Oxycontin” che viene utilizzato dai pazienti che soffrono di dolori cronici anche se la gran parte delle vittime sono persone di metta età. Il farmaco era utilizzato specificamente per i pazienti oncologici, ma diversi anni fa ha cominciato ad essere regolarmente prescritto a chiun que soffriva di dolore cronico e l’uso è aumentato vertiginosamente e quasi fuori controllo.
Mentre i tassi di prescrizione di morfina sono crollati, l’ossicodone ha segnato una crescita del 152% in sei anni. La droga è comunemente preparata mediante lo schiacciamento di pasticche la cui polvere v iene iniettata in vena. Intorno alla vendita di questo farmaco si è creato un fiorente mercato nero che è anche un business lucrativo. Basti pensare che da una compressa di 80 grammi di ossicodone può essere venduta in strada per 50 dollari, mentre una scatola intera a di $1.400, mentre fiorisce su internet il mercato illegale transazionale che consente l’acquisto anche di questi tipi di farmaci oppiacei senza alcuna prescrizione medica.
Gli esperti sono convinti che gli utilizzatori non hanno ancora compreso la potenza e la dannosità del farmaco.
Secondo studi, l’ossicodone è una volta e mezzo più forte dell’eroina, riduce la respirazione rendendolo potenzialmente mortale e gli effetti sono più potenti di altri sedativi come l’alcool ed il Valium.
Il farmaco sarebbe, infatti, dietro l’impressionante escalation di overdosi accidentali negli Stati Uniti.
Basti pensare che quando il celebre attore Heath Ledger fu trovato morto in un appartamento di New York, il suo corpo conteneva un cocktail di farmaci tra cui ossicodone, Valium e Xanax.
Non si conoscono le cifre in Italia visto che già nel 2009 il pericolo della diffusione di antidolorifici che vengono utilizzati per finalità diverse da quelle per cui vengono prescritte ai malati cronici è stato oggetto di attenzione anche mediante interrogazioni parlamentari al precedente governo che non ci risulta abbia dato nessuna risposta in tal senso, ma Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, ricorda ancora una volta che in rete risulta ancora semplice acquistare questi farmaci, mentre nei forum i giovani continuano a scambiarsi informazioni con tanto di testimonianze sul cosiddetto “ sballo “ con tutti i consigli utili per l’acquisto. Ed allora, riteniamo utile che il Ministero della salute avvii un’inchiesta urgente per verificare se l’uso di antidolorifici oppiacei sia sotto controllo prima che l’emergenza segnala in altri Paesi possa riguardare anche il nostro.