FRAGAGNANO. COMUNICATO STAMPA SEL. COMUNE A SOVRANITA’ LIMITATA
In occasione del Consiglio Comunale del 30 ottobre u.s., il Circolo SEL di Fragagnano ha rivolto – invano – un accorato appello all’attuale maggioranza a ritirare il controverso punto n. 8 all’OdG: “Presa d’atto stipula convenzione disciplinante i rapporti tra la società Vergine S.p.a. ed il Comune di Fragagnano”.
Con estrema leggerezza e superficialità il Consiglio Comunale ha rigettato detto appello ed ha votato compattamente la presa d’atto della stipula di una nuova convenzione con la ditta Vergine che prevede la corresponsione al Comune di Fragagnano di un milione di euro dilazionato in tre annualità, a titolo di “ristoro ambientale”.
Noi riteniamo che un argomento di siffatta portata meriti non una semplice presa d’atto da parte dei consiglieri di maggioranza, bensi’ un approfondimento serio e responsabile ed un coinvolgimento della popolazione attraverso una iniziativa assembleare pubblica, proprio in virtù della rilevanza del punto in questione e della tanto decantata volontà di coinvolgimento dei cittadini da parte dell’attuale esecutivo !!!!
Per quanti non ne fossero ancora a conoscenza, oggi siamo di fronte ad una vicenda dai contorni oramai ben chiari, definiti e soprattutto inconfutabili e drammaticamente allarmanti.
Tentare di nascondere o minimizzare questi dati vuol dire operare con la consapevolezza di non aver agito nel pieno rispetto della trasparenza, dell’interesse della collettività e della salute dei fragagnanesi, della cui tutela è responsabile in primis il nostro Sindaco.
Oggi bisogna partire da un dato preciso: la relazione della Commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, approvata il 20 giugno 2012. I dati in essa contenuti sono estremamente preoccupanti; detta Commissione, ha rilevato numerose operazioni di traffico e smaltimento illecito di rifiuti provenienti da altre regioni, Abruzzo e Campania, rispettivamente nelle discariche Vergine di Lizzano e Ecolevante di Grottaglie; addirittura emerge che dal 2004 al 2009 sarebbero arrivati nelle predette discariche anche ingenti quantitativi di pericolosi scarti di lavorazioni industriali camuffati da rifiuti “innocui” (circa 15.000 tonnellate); fatti per i quali l’autorità giudiziaria ha richiesto il rinvio a giudizio, tra gli altri, di Anglano Antonio, responsabile d’impianto della discarica Vergine (nei cui confronti è stata richiesta ed ottenuta una misura cautelare restrittiva).
Questa verità sconcertante, attesa da quasi trent’anni, pone tutti quanti i soggetti interessati (istituzioni, organismi di controllo, ASL, magistratura, soggetti politici) di fronte alle proprie responsabilità: da qui la nostra (inascoltata) richiesta al Sindaco, al Presidente del Consiglio, agli Assessori ed ai Consiglieri di maggioranza di esprimere, in Consiglio Comunale, il proprio punto di vista circa gli esiti delle indagini condotte da varie Procure italiane che dimostrano chiaramente come presso la discarica Vergine sono stati smaltiti illecitamente rifiuti recanti falsi codici, provenienti da varie aziende (sia abruzzesi che campane) di gestione di rifiuti speciali pericolosi e non, il tutto con la complicità dei responsabili della ditta Vergine.
Non è sufficiente giustificare l’approvazione di detto atto amministrativo con la necessità di scongiurare il dissesto finanziario del Comune; troppo comodo scaricare le responsabilità – che pure ci sono tutte – sulla precedente amministrazione a guida M.T. Alfonso. Il problema non è semplicemente di carattere “ragionieristico”, ma è un problema squisitamente politico e di rispetto della legalità. E questa maggioranza ha volutamente ignorato quanto sanzionato dalla Commissione Parlamentare d’Inchiesta, limitandosi a considerare solo l’aspetto contabile del problema ed omettendo del tutto di affrontare le questioni rilevanti che detta Relazione impone: inaffidabilità della ditta Vergine, responsabile dello scempio consumatosi per anni ai danni delle popolazioni vicine alla discarica; verifica degli eventuali rischi, per i cittadini e per l’ambiente, connessi allo smaltimento indiscriminato di rifiuti pericolosi protrattosi illecitamente per molti anni; richiesta di bonifica, a spese della ditta Vergine, dei siti presso cui sono stati smaltiti rifiuti pericolosi di ogni genere.
Per queste ragioni chiediamo al Sindaco, al Presidente del Consiglio e alla maggioranza tutta di prendere coscienza delle conseguenze e delle ripercussioni che tale atto amministrativo avrà sulla collettività; pretendiamo che l’attuale maggioranza si impegni pubblicamente, nella persona di ogni singolo consigliere, a garantire i fragagnanesi in nome e per conto di una azienda del tutto inaffidabile, pluri-indagata, duramente sanzionata dalla Commissione parlamentare e che potendo condizionare – con le proprie illimitate disponibilità economiche – le finanze del Comune ne limita, di fatto, la propria sovranità.
Noi rivendichiamo, con forza, il diritto sacrosanto di tutti i cittadini alla salute seriamente compromessa dai rischi connessi all’attività illegale svolta dalla Società Vergine in tutti questi anni.
Sinistra Ecologia Libertà Circolo di Fragagnano