SAVA ADERISCE AL PROGRAMMA UNICEF “CITTA’ AMICHE DEI BAMBINI”

SAVA ADERISCE AL PROGRAMMA UNICEF  “CITTA’ AMICHE DEI BAMBINI”

“Vorremmo concedere la cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati che vivono nel nostro territorio da diversi anni”, così il primo cittadino, Dario Iaia, lancia il nuovo progetto in favore dei bimbi. Da ieri infatti, anche Sava è entrata a far parte del programma Unicef “Città Amiche dei Bambini” ed è stato firmato un protocollo d’intesa tra Comune e l’Unicef, alla presenza del sindaco Dario Iaia, dell’assessore alla cultura, Corrado Agusto e del prof. Ernesto Grassi, presidente del Comitato Provinciale UNICEF. Una iniziativa questa, che punta l’attenzione naturalmente sul mondo dei piccoli ed in particolare però, su coloro che, in ogni parte del mondo, vivono in condizioni particolarmente difficili.
Si mira così, ad una collaborazione universale per migliorarne le condizioni di vita e, per il Comune, che ne ha sposato appieno l’iniziativa, una nota di orgoglio, rendendosi partecipi di un impegno concreto.

“Abbiamo creduto fin da subito nella bontà di questo programmaha chiarito il primo cittadinopoiché pensiamo che sia fondamentale riconoscere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. E’ errato credere che tali problematiche siano lontane da noi perché, al contrario, si materializzino ogni giorno sotto i nostri occhi. Cerchiamo dunque, di essere meno distratti verso il mondo dei piccoli e solo così, potremo costruire realmente un futuro migliore.”
Naturalmente, non ci si limita solo a queste premesse, perché il sindaco Iaia intende concretizzare l’iniziativa con interventi concreti sul territorio.
“Vogliamo prestare ascolto verso i bambini e possiamo farlo, tra le altre cose, predisponendo l’inserimento, nello Statuto Comunale, del principio “dell’ascolto e della partecipazione dei bambini e degli adolescenti”, sancito dall’art. 12 della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. In tal modo, potremo conoscere, in modo costante e permanente, le opinioni dei bambini e degli adolescenti. Pensiamo di istituire anche una Consulta per i problemi dei minori, con particolare attenzione verso la fascia d’età che va’ dai 14 ai 18 anni”.

Ed ancora, il sindaco, mostra la volontà di favorire la conoscenza della Convenzione su Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e di volersi adoperare affinchè venga divulgata e, soprattutto, applicata.
Il protocollo d’intesa, a costo zero per il Comune, durerà tre anni. “Vogliamo coinvolgere i cittadini, renderli partecipi perché – ha concluso il sindaco – migliorare, ora, la vita dei bambini, riconoscendo e realizzando i loro diritti, significa costruire comunità migliori anche domani.”
Il programma dell’UNICEF, Città amiche delle bambine e dei bambini (Child-friendly Cities), si sta sviluppando in Italia e in molte altre parti del mondo e concretizza la creatività e l’impegno delle comunità, delle bambine, dei bambini e dei loro governi nel rendere la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza una pratica quotidiana.

viv@voce

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