TORRICELLA: DISCARICA ABUSIVA DI MATERIALI “SPECIALI” E “SPECIALI PERICOLOSI”. ESPOSTO AL CORPO FORESTALE DELLO STATO
E’ trascorsa circa una settimana dalla mia denuncia di ritrovamento di ben 4 discariche abusive di materiali speciali pericolosi(circa 20 quintali di amianto) ammassati nelle campagne del Comune di Torricella, in prossimità di una rigogliosa macchia mediterranea e di alcuni terreni agricoli coltivati ad uliveto. Ora la storia (ormai infinita) si ripete!
Infatti nel pomeriggio di Martedì c.m. sempre nelle campagne di Torricella-“Contrada Sierri” (questa volta in area di proprietà comunale) ancora una volta ho dovuto constatare la presenza di consistenti ammassi di lastre di eternit completamente sfibrate,lattine contenenti ancora oli esausti e fitofarmaci,tubi di plastica,lana di vetro,pannelli di coibentato,vetro, scarti di materiali di edilizia ecc. La discarica abusiva in questione è stata realizzata all’interno di un’area a folta vegetazione e anche questa, come la precedente, in prossimità di uliveti. Il degrado ambientale dell’area interessata dall’inquinamento e palpabile, il liquido sul terreno fuoriuscito dalle lattine e le lastre di eternit presenti sul posto,essendosi deteriorate rappresentano un potenziale pericolo per la salute pubblica e soprattutto per quei contadini che in questo particolare periodo sono impegnati nella raccolta delle olive.
Voglio ancora ricordare che l’amianto è un materiale naturale a struttura fibrosa e le sue particelle se disperse nell’aria e inalate costituiscono un serio pericolo per la salute. Nei giorni scorsi la Provincia di Taranto ha distribuito 648.000 euro a 6 comuni (e tra questi anche al Comune di Torricella), questi fondi provenienti dal Programma Regionale per la tutela dell’Ambiente (alla cui sottoscrizione del protocollo di intesa vi ha partecipato anche il Sindaco di Torricella Emidio De Pascale) dovranno essere destinate alle bonifiche di aree vicine e non ai centri abitati. Quindi, considerata la grave situazione ambientale e igienico sanitaria venutasi a determinare in diverse aree (anche di proprietà comunale) “forse” sarebbe il caso che l’assessore all’ambiente prendesse in seria considerazione la necessità di avviare le operazioni di bonifica dei siti inquinati dai “materiali pericolosi” per l’ambiente e la salute pubblica.
Mimmo CARRIERI