PRIMARIE APERTE E SUBITO PER LA SCELTA DEI CANDIDATI DEMOCRATICI AL PARLAMENTO
Rispettando genere, generazioni e territori
Il voto anticipato delle prossime e imminenti elezioni politiche, ormai manda in fumo, di fatto, la possibilità (forse mai presa seriamente in considerazione!) di cambiare l’attuale legge elettorale che per due legislature ha obbligato ob torto collo gli italiani a votare le liste bloccate formate dai partiti. Ma in fondo questa legge elettorale, probabilmente, ha fatto comodo un po’ a tutti: niente campagne elettorali vere, niente confronti con i territori, nessuna competizione perché i giochi si definivano nelle segreterie regionali dei partiti con le solite logiche e le solite liturgie.
E di fronte a questo scenario il nostro partito, la segreteria nazionale e regionale, devono decidere, in tempi strettissimi se fare o meno le primarie per la selezione dei candidati al Parlamento. È evidente che è necessario aprire un dibattito anche all’interno della segreteria provinciale del PD per non disperdere quel patrimonio di entusiasmo e partecipazione che si è registrato nelle primarie del 25 novembre e del 2 dicembre. È evidente che chi aspira alla candidatura dovrà mettersi in gioco con le primarie che dovranno coniugare assicurare territorialità, parità genere e rinnovamento.
Per questo è necessario avviare e definire al più presto regole e procedure organizzative per le primarie del Pd in Puglia e a Taranto e consentire ai cittadini pugliesi di scegliere i candidati per la Camera ed il Senato.
Il popolo del Partito Democratico vuole primarie aperte a tutti i nostri elettori e non rivolte ai soli iscritti o peggio ancora alle sole tessere.
Il PD, pertanto, se vuole continuare a connettersi con le istanze dei suoi elettori deve saper cogliere la forte investitura popolare espressa le scorse settimane, rifiutando il metodo delle liste bloccate, adottando invece quello delle primarie aperte anche per la scelta dei candidati in Parlamento e garantendo, lo ripetiamo, parità di genere e di generazioni.
Solo in questo modo si darebbe seguito a quella chiara esigenza espressa dal popolo del centro sinistra, l’esigenza di essere parte attiva e fattiva di tutti i processi decisionali del partito, al di fuori e lontano dalle vecchie e solite logiche che alimenterebbero ancora una volta l’antipolitica.
Angelo Prontera
Segreteria PD provinciale – Responsabile Area Orientale