SAVA. CHIOSCHI SU AREE PUBBLICHE: SU SEI, DUE SONO ILLEGALI!

SAVA. CHIOSCHI SU AREE PUBBLICHE: SU SEI, DUE SONO  ILLEGALI!

Incredibile: contratti scaduti da oltre 12 anni …

Le aree pubbliche nel nostro paese in cui vertono i chioschi adibiti a bar sono sei: uno è in Corso Italia, l’altro in Corso Francia (alla Via per Maruggio, area mercatale), un altro ancora in Piazza Risorgimento, uno in Piazza Collodi (alla Via per Uggiano), poi ancora un altro in Piazza Europa e uno di nuova finitura in Corso Umberto (vicino allo stadio comunale). Di regola, o di norma come volete voi, ci deve essere un contratto tra l’Ente comunale e il privato cittadino che beneficia di questa Concessione.

Bene, o meglio male: due di questi chioschi hanno un contratto scaduto da ben 12 anni e, gravissimo questo, non sono stati rinnovati! Il primo chiosco non ha più un contratto di permanenza dal ben lontanto 1996, in quanto la concessione data era in modo temporaneo e, quindi, non è stata soggetta a rinnovo! Il prezzo che pagava all’anno, a cominciare dal 1996? Solo 300 mila lire che rapportato a oggi (ammesso che lo paghi, ndr) sono poco meno di 150 euro all’anno! Il secondo invece, sempre per la durata di sei anni di concessione comunale sull’area pubblica, è scaduto il 1997.

Il prezzo di occupazione dell’area pubblica è lo stesso al precedente: poco meno di 150 euro all’anno! Quindi le domande che ci poniamo sono queste: come fanno a insistere sul suolo pubblico attività commerciali (Chioschi) privi di Concessione (o meglio di contratto, ndr) e di autorizzazione all’ occupazione di suolo pubblico? Chi ha autorizzato tutto questo? In un Comune, anche il più fesso d’Italia, esiste un Ufficio del Commercio, spesso a stretto gomito con il Comando di Polizia Urbana, e a Sava cosa c’è?

Mistero dei misteri! Tutti zitti a non ledere le clientele politiche che ogni gestore del chioschetto si è accaparrato per mettersi al sicuro dalle invadenze di altre parti politiche che, potrebbero, mettere il naso in cose che dovrebbero essere di dominio pubblico e, quindi, non private! La domanda che qualche lettore ci ha posto è stata questa: questi chioschetti “individuati” hanno la giusta copertura, così come è dettata dalla prima assegnazione?

E poi, altra domanda pertinente: pagano il suolo pubblico in base a ciò che, realmente, è l’area di occupazione della loro attività commerciale? Chi deve indagare su questo? Un giornale, un’associazione, un Corpo di Polizia urbana oppure i Carabinieri? Oppure spetta a chi amministra questo paese?

Giovanni Caforio

viv@voce

Un pensiero su “SAVA. CHIOSCHI SU AREE PUBBLICHE: SU SEI, DUE SONO ILLEGALI!

  1. Queste persone che stanno governando adesso hanno impostato la loro campagna elettorale sciacquandosi la bocca parlando di trasparenza, non hanno la minima idea di cosa sia la trasparenza!

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