VERNERDI’ 4 GENNAIO ORE 19.00. ASSEMBLEA PUBBLICA DEL LABORATORIO POLITICO SAVESE PER L’ALTERNATIVA
Sel, Idv, SavaInmovimento e DonneinMovimento incontrano i savesi in Sala Amphipolis
Si è tenuta nella sala Amphipolis, l’assemblea pubblica del Laboratorio Politico per l’Alternativa, formato dai gruppi: Sava in Movimento, Sinistra Ecologia e Libertà, Donne in Movimento e IDV. A a tener banco, in una sala gremita di cittadini, sono stati il Consigliere comunale di minoranza Ivano De Cataldo, il rappresentante di Sinistra Ecologia e Libertà Enrico Consoli e il rappresentate di Sava in Movimento Maurizio Chianura. L’incontro è stato voluto principalmente per fare il punto della situazione, da parte dell’opposizione, dei primi otto mesi di amministrazione IAIA. Molti sono stati i temi trattati, per dovere di cronaca vi riporteremo alcuni dei passaggi più importanti che chiariscono, veramente, come stanno le cose e come la pensa l’opposizione sulla gestione della cosa pubblica, rispetto alle posizioni assunte dalla nuova amministrazione che sembrerebbe alquanto in affanno.
Il Consigliere comunale Ivano De Cataldo ha giustamente esordito con un dato statistico che fino ad oggi non è mai stato preso in considerazione, ovvero che l’attuale maggioranza si sostiene con un consenso popolare pari a circa il 33,6 %, riferito al voto effettivo e non quello dato dal ballottaggio. Di fatto i partiti di opposizione rappresentano una fetta importante della cittadinanza del paese escludendo quelli che non hanno votato che sono circa 6000.
Tralasciando i dati stati statistici il Consigliere ha chiarito un altro dato importante riguardante le opere pubbliche. L’amministrazione IAIA usando i mezzi di comunicazione come propaganda per la sua azione amministrativa, ha dimenticato che tutte le opere pubbliche, iniziate in questi ultimi mesi, come il rifacimento della villa vecchia, le piste ciclopedonali, la circonvallazione, la fogna bianca, ecc. Sono opere appaltate e portate avanti dall’amministrazione precedente è che ormai seguono un percorso indipendente dalla volontà politica, Decataldo ha ribadito che anche se ci fosse stato un commissario prefettizio le opere si sarebbero dovute fare in quanto erano già stati appaltati tutti i lavori e, si sa che i tempi tecnici della pubblica amministrazione sono più lunghi rispetto a quelli del settore privato, quindi è inevitabile che, chi si trova ad amministrare in una fase successiva, alla messa in opera dei contratti, godrà dei frutti seminati dai precedenti amministratori.
Nell’intervento è stato fatto una panoramica tra le cose dette in campagna elettorale da parte del sindaco IAIA come per esempio la valorizzazione dei professionisti savesi e quindi ci si è domandati come mai si è deciso di prorogare il contratto di un funzionario a tempo determinato esterno, in completa antitesi tra quello detto prima delle votazione e quello che poi si sta facendo nella fase operativa dell’amministrazione. Deacataldo ha rimarcato che “gli amministratori attuali quando si trovavano all’opposizione avevano sempre chiesto spiegazioni in merito a queste proroghe”. Ancora più pungente: “oppure le belle parole sulla salvaguardia del bene comune e della salute dei cittadini allora, perché è stata deliberata la costruzione di un’antenna Wi-fi e di telefonia mobile su edifici di interesse storico culturale in paese? Ed infine il mancato riordino degli uffici pubblici nonchè il rinnovamento del sito web. Vi sono numerosi elementi di contraddizione tra quello detto in campagna elettorale e quello che si sta facendo realmente”.
Decataldo finisce l’esposizione, a grandi linee, sull’azione politica dell’opposizione in Consiglio comunale, è stata la volta del rappresentante di Sel Enrico Consoli che si è soffermato su due aspetti importanti per i quali si è fatta una campagna di disinformazione; la prima riguardante l’ecotassa la seconda il malfunzionamento del piano sociale di zona. Il rappresentate di Sel ha chiarito alla platea in ascolto, forse non propriamente addentrata nelle dinamiche amministrative, che “la famosa “ecotassa” è in sostanza una tassa che si applica alle ditte o gestori degli impianti di stoccaggio dei rifiuti e non ai cittadini, questo, secondo una normativa nazionale risalente al 1995, introdotta dallo stato al fine di incentivare la raccolta differenziata. Per maggiore chiarezza vi riportiamo un estratto della normativa facilmente recuperabile sul portale della Regione Puglia”*
Infine il rappresentate di Sel si è soffermato sulla cattiva gestione del piano sociale di zona introdotto con la legge quadro 328 del 2000, la quale rappresenta sicuramente lo strumento più innovativo nella realtà delle politiche e dei servizi sociali degli ultimi decenni, unico strumento di programmazione dei servizi e degli interventi sociali sul territorio dell’ambito.
In particolare il Piano di zona è definito come lo strumento promosso dai diversi soggetti istituzionali e comunitari per analizzare i bisogni e i problemi della popolazione sotto il profilo qualitativo e quantitativo; riconoscere e mobilitare le risorse professionali, personali, strutturali, economiche pubbliche/private e del volontariato;definire obiettivi e priorità, nel triennio di durata del Piano attorno a cui finalizzare le risorse; individuare le unità d’offerta e le forme organizzative appropriate, nel rispetto dei vincoli normativi, delle specificità e delle caratteristiche proprie delle singole comunità locali;stabilire forme e modalità gestionali atte a garantire approcci integrati e interventi connotati in termini di efficacia, efficienza ed economicità; prevedere sistemi, modalità, responsabilità e tempi per la verifica e la valutazione dei programmi e dei servizi.
La proposta dell’opposizione sarà quella di chiedere provvedimenti di tutela per il raggiungimento degli obiettivi del piano sociale di zona che al momento non sembra funzionare in maniera corretta.
I rappresentanti del Laboratorio Politico per l’Alternativa hanno concluso confermando il ruolo centrale dell’opposizione ovvero un’attenta e costante vigilanza sull’operato dell’amministrazione IAIA, senza fare sconti e senza scivolare nel classico chiacchiericcio di piazza, puntualizzando e confrontandosi di volta in volta sui temi più importanti che accomunano maggioranza ed opposizione, nella più completa dialettica politica, al fine di dare il proprio contributo al sostegno e allo sviluppo del paese.
*Ecco l’Istituzione del tributo: il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi (cd. “ecotassa”), istituito dall’articolo 3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n. 549 (Misure di razionalizzazione della finanza pubblica), si applica ai rifiuti di cui alla parte quarta del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), e successive modifiche e integrazioni.
Presupposto dell’imposta: il tributo speciale si applica quando i rifiuti solidi vengono conferiti in discarica, smaltiti tal quali in impianti di incenerimento senza recupero di energia, abbandonati o scaricati in depositi incontrollati.
Soggetti passivi: il tributo è dovuto dai seguenti soggetti passivi: gestori di impianti di stoccaggio definitivo di rifiuti; gestori di impianti di incenerimento, comunque denominati, senza recupero di energia; chiunque esercita illecitamente attività di discarica abusiva; chiunque abbandona, scarica ed effettua deposito incontrollato di rifiuti; si può facilmente notare che la norma parla di tasse a carico dei soli gestori e non a carico dei cittadini come si è fatto credere.
Luca Lionetti