PARCHEGGI PUBBLICI: SAN MARZANO STA ALLA LEGALITA’ E SAVA NO?
L’UTG (Ufficio Territoriale del Governo) della Prefettura di Taranto dichiara, nella Comunicazione Antimafia fornita al Comune di San Marzano (Ta), “la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa all’interno della Global Work” società che gestisce i Parcheggi pubblici anche a Sava. San Marzano, alla luce di questo documento, recede immediatamente il contratto
Nella vicina Manduria, lo scorso inverno, la società che gestiva i parcheggi pubblici era la stessa che gestiva le aree adibite a sosta di pagamento anche nel nostro paese, oltre che a San Marzano (Ta). Ci furono diverse anomalie nella gestione di questi parcheggi nella città messapica, e non ultima la scesa in campo della DDA (Procura distrettuale antimafia) di Lecce. Intercettazioni telefoniche, accuse di presunti pagamenti non versati al Comune di Manduria da parte della Global Work di Fragagnano (Ta) sulle norme contrattuali, presunte infiltrazioni mafiose all’interno di quest’ultima e il tutto portò alla rescissione del contratto d’appalto tra il pubblico e il privato.
Quindi ci fu il forzato abbandono della Compagnia privata dalla città messapica. Oltre poi il proseguo nelle aule giudiziare dei presunti contenziosi che si possono vantare. Il Comune di San Marzano, alla luce di tutto questo, nella passata primavera chiese informazioni sull’oggetto, nonostante fosse già operante sul suo territorio la Global Work dal 24.05.2011, all’UTG della Prefettura di Taranto. In una nota del 7 marzo 2012 il Comune di San Marzano chiedeva alla Prefettura di Taranto richiesta di informazioni antimafia di cui all’articolo 84, comma 3, del Decreto legislativo 6 settembre 2011, numero 159. A distanza di quasi 9 nove mesi da questa richiesta la Prefettura di Taranto rispondeva, con nota protocollo nr. 28967 del 24.12.2012 e pervenuta al su citato Comune in data 5.01.2013, informando la stazione appaltante (cioè il Comune di San Marzano, ndr) e rilasciando comunicazione antimafia interdittiva ai sensi dell’articolo 88, comma 3, del decreto legislativo del 6 settembre 2011, numero 159, “la sussitenza di tentativi di infiltrazione mafiosa all’interno della Global Work srl”.
Il Comune di San Marzano, una volta ricevuta questa comunicazione dall’UTG della Prefettura jonica, si richiamava all’articolo 94 del Decreto legislativo 159/2011 secondo il quale, laddove emergano, nel corso dell’esecuzione di un contratto pubblico, elementi relativi a tentativi di infiltrazione mafiosa, la stazione appaltante (il Comune, ndr) deve recedere il contratto. Quindi oltre ai su citati articoli e decreti legge, il Comune di San Marzano cita il decreto legislativo 267/00 e in particolare gli articoli 107 e 109 dello stesso e decreta chiuso definitivamente il rapporto tra pubblico e privato in tema di Parcheggi pubblici nella sua comunità. E a Sava, come siamo messi visto che è la stessa società che gestisce le aree pubbliche a pagamento? Il contratto tra il nostro Comune e la ditta appaltatrice scadeva nel settembre del 2012. Quindi dopo i tre anni di appalto stabiliti nel contratto. E’ importante sottolineare questo per il proseguo del racconto dei fatti. San Marzano aveva già chiesto nel passato marzo 2012 notizie all’UTG della Prefettura di Taranto in merito alle diverse inchieste che si stavano sviluppando a Manduria e già si era mosso in questa direzione. Tanto di cappello a questo Comune. Per davvero. Andiamo a Sava, mò viene il bello, come devono venire fuori anche le responsabilità e chi ha sbagliato deve pagare!
Era intenzione del nostro Sindaco Dario IAIA, appena investito dalla carica di primo cittadino, la fuoriuscita dagli uffici del Comando di Polizia municipale degli uffici della Global Work. Cosa che non è affatto avvenuta in tutti questi nove mesi di sua amministrazione. Ma c’è di più, molto di più. Nel passato settembre fu prorogato per un altro anno, cosa che era prevista nelle norme contrattuali tra ente pubblico e privato questo, ma non era affatto tassativo prorogare. Molto probabilmente, per la nuova amminsitrazione, sarà mancato il tempo tecnico per indire la nuova gara d’appalto e in attesa di preparare quella nuova si era data un anno di respiro. Già nel passato settembre il nostro giornale sollevò moltissimi dubbi su questa proroga e sul fatto che la società che gestiva i parcheggi pubblici a Sava fosse nell’occhio del ciclone della magistratura. Non ci hanno voluto ascoltare. Quindi, settembre 2012 il nostro Comune proroga per un altro anno il contratto con la Global Work di Fragagnano. Con una nota importante, anzi importantissima, che non è stata affatto valutata da chi aveva l’obbligo, e il dovere su tutto, di accertarsi se nel fratempo fossero avvenute variazioni sulle credenziali, fornite tre anni prima, dalla società appaltatrice. O meglio se la certificazione prodotta tre anni prima risultava idonea anche tre anni dopo. No, questo non è avvenuto. Affatto, E questo non è grave, è gravissimo.
Come sempre ci sono le responsabilità e su queste, l’amministrazione IAIA deve farsi carico e far saltare qualche “testa” che si è resa compiacente o complice di tutto questo. Alla luce di questi fatti, il nostro collaboratore Mimmo Carrieri non si è perso d’animo: impugnando la penna, ha notificato l’evolversi di tutte le situazioni che si sono verificate, appuntando tutti i passaggi, i quali hanno portato al risultato dei giorni nostri, con un Esposto fatto alla Caserma dei Carabinieri di Sava, al Prefetto di Taranto, alla Procura Distrettuale Antimafia di Lecce, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblca Ispettorato per la Funzione Pubblica. Quanto a questa “querelle” nata in seno all’amministrazione IAIA, noi chiediamo immediatamente al sindaco Dario IAIA l’immediata rescissione del contratto tra ente pubblico e privato e la destituzione immediata di chi doveva vigilare su questo e non lo ha fatto. San Marzano lo ha fatto, con coraggio. Lo faccia anche Sava … questa si chiama legalità.
E la legalità, se non sbaglio, era uno dei primissimi obiettivi che si prefiggeva di raggiungere il Patto per Sava una volta insediato nel nostro Palazzo municipale …
Giovanni Caforio