LETTERA. LE MAMME DEL “GIGANTE” RISPONDONO ALLA DIRIGENTE SCOLASTICA

LETTERA. LE MAMME DEL “GIGANTE” RISPONDONO ALLA DIRIGENTE SCOLASTICA

Caro Direttore, restiamo sconcertate dalla lettera della dirigente del circolo didattico “Gigante” in virtù della sua risposta alla nostra prima lettera inviata al suo giornale

 Noi crediamo che una Scuola pubblica deve funzionare bene ed è  anche “normale” che ci possono essere anche delle smagliature durate l’iter scolastico.  E questo, crediamo, che succede in tutte le scuole. Ma quando tantissime di noi sollevano i primi dubbi e le prime perplessità allora noi troviamo giusto elevare la nostra protesta. Non c’è nulla che ci possa vietare di manifestare il nostro pensiero nel momento in cui vediamo che le cose non vanno bene, specie in una scuola che sottolineamo  è pubblica.

Certo alla nostra dirigente non ha fatto per nulla piacere vedere pubblicato sul suo giornale on line la nostra protesta e questo, nel gioco delle parti, può anche succedere. Ma quando succede che alcuni bambini arrivano in classe in condizioni igieniche per nulla idonee noi abbiamo il diritto di protestare su questo stato di cose. Al tema riguardante i pidocchi il caso ci è stato ed è normale che noi mamme ci allarmiano in quanto le condizioni non sono per nulla belle nel momento in cui vediamo che i nostri figli potrebbero essere minacciati da questo contagio. Certo, la dirigente sa bene, che  nella scuola sono stati affissi dei cartelli che pregavano noi mamme a una maggiore pulizia e ad una attenta vigilanza sulla salute dei nostri figli. Ma questo, ci permetta, lo facciamo sempre. Ed è normale, purtroppo, che non tutte le mamme si comportano allo stesso modo. Quindi, suscitare un allarme non vuol dire, secondo noi, annunciare un epidemia ma vuol dire solo maggiore controllo. Tutto qui.

Come maggiore controllo ci vuole nelle aule del “Gigante” dove alcune classi hanno cambiato aula in virtù della pioggia, o meglio se pioveva andavano in un altra aula ma se non pioveva restavano nella loro aula in quanto la pioggia entrava nell’aula e non dava modo di proseguire le lezioni. E che dire di una finestra che spifferava da tutte le parti? Per diversi giorni sono stai messi dei cartoni o del cellophane per riparare dal freddo i nostri ragazzi fino a quando un genitore di un alunno non si è deciso lui ad aggiustarla! Per non parlare poi delle pulizie fatte alla “carlona” maniera nelle aule. Altro problema anche questo.

Le vogliamo raccontare ancora un particolare sul cibo che viene dato ai nostri ragazzi, sempre al “Gigante”. Una mamma un giorno si è recata dalla responsabile comunale del servizio della mensa, la quale protestò civilmente mettendo in discussione la qualità del cibo che veniva dato ai ragazzi della materna. Sa cosa gli è stato risposto? Ecco, questa è stata la sua risposta: “Per quello che pagate (ovvero 21 euro al mese, ndr) …” Secondo lei, caro direttore, sono risposte degne queste? E che dire ancora che quando i nostri bimbi tornano a casa nelle loro panierine o zainetti c’è la frutta che gli rimane del pasto. Sa che in che condizioni è, la frutta?

Non certamente come quella che compriamo dal fruttivendolo. Quanto al dirigente, se crede, che ci denunci pure. Stia tranquilla la dirigente, noi non smentiamo nulla di tutto quello che abbiamo detto e di quello che stiamo scrivendo in questa lettera inviata a lei, caro Direttore. Anzi, la ringraziamo per la sua ospitalità e gentilezza, sperando che simili situazioni non accadano più. Qui si parla della salute, della salute dei nostri figli. E i nostri figli hanno diritto a stare in luogo dignitoso e su tutto ben curato.

Le mamme del “Gigante”

 

 

viv@voce

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