SAVA. “PERICOLO DI CROLLO” e “E’ VIETATA LA FERMATA IN QUESTA VIA”
Questi due cartelli dalle dimensioni di 30 cm.x20 affissi ad un muro di un vecchio fabbricato in totale stato di abbandono (diventato un colombario dove una consistente colonia di piccioni ha trovato rifugio per nidificare), in aggiunta ad un nastro di sicurezza e a tre transenne aderenti allo stesso muro, in caso di un malaugurato crollo potrebbero scongiurare il pericolo per l’incolumità pubblica?
Il fabbricato in questione (alla cui altezza di circa 10 mt. sospesi su cornicioni dei balconi vi sono dei tubi ex grondaie arrugginiti) che,già nel mese di settembre 2011 i Vigili del Fuoco intervenuti per un sopralluogo a seguito di un mio esposto, avevano constatato in alcune parti delle pericolose fessurazioni che potevano rappresentare un pericolo per l’incolumità pubblica, è ubicato quasi alla fine di una strada (Via Macallé angolo Via De Amicis) a senso unico di marcia lunga circa 500 metri e larga 5, a consistente traffico veicolare e pedonale.
Rispetto al “pericolo di crollo” al quale uno dei due cartelli fatti affiggere al muro del fabbricato dalla Polizia Municipale di Sava si riferisce, così come l’altro cartello con la scritta: “Non sostare in questa Via” (insieme al nastro di sicurezza e alle tre transenne) tali provvedimenti siano inefficaci ai fini della sicurezza della pubblica e privata incolumità, mentre sarebbe stato più opportuno transennare la via e non interdire la sosta nella medesima considerato anche che lo stabile di cui trattasi occupa un tratto di strada di circa 20 metri di Via Macallé e altri circa 20 metri da Via De Amicis.
Tale kafkiana situazione nei giorni scorsi mi ha portato ad inviare una nota al Prefetto di Taranto chiedendo il suo intervento.
Mimmo Carrieri