SAVA. I VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 16 MARZO 2013

SAVA. I VERBALI DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 16 MARZO 2013

I lavori del Consiglio Comunale iniziano alle ore 10.00

Il Segretario Generale esegue l’appello nominale per la verifica dei presenti. Essendo, provvisoriamente, in aula n. 13 Consiglieri su n. 17 la seduta viene dichiarata valida.

Presidente GIGANTE

La seduta è valida.

Iniziamo subito il Consiglio Comunale con il primo punto dell’ordine del giorno: “Interrogazioni”.

Ci sono interrogazioni da parte dei Consiglieri?

Prego, la parola al Consigliere Mimmo Spagnolo.

Consigliere SPAGNOLO

Grazie, Presidente.

Vorrei innanzitutto richiamare l’attenzione su due interrogazioni che sono rimaste in sospeso perché l’Amministrazione si era riservata di fare degli approfondimenti. Quindi vorrei richiamare  questi due argomenti: il primo riguarda la possibilità come Comune di concorrere per l’assegnazione di contributi erogati dalla Regione Puglia, attraverso le Province, per il miglioramento delle condizioni strutturali delle strutture sportive; il secondo argomento, che fu posto nel penultimo Consiglio Comuna-le, riguarda gli accertamenti ICI e gli accertamenti TARSU, argomento sul quale abbiamo segnalato alcune situazioni che riteniamo debbano essere verificate per fare in modo che i cittadini non si ritrovino con  pesanti penalizzazioni qualora, appunto, le irregolarità che ci sono state segnalate dovessero essere fondate.

Questo per quanto riguarda le risposte che noi stiamo attendendo. Poi vorrei introdurre l’argomento della gestione delle strutture sportive per chiedere all’Amministrazione Comunale se il Regolamento che nella passata Consigliatura, come Consiglio Comunale, abbiamo ritenuto di approvare, cioè nel senso di fare in modo che il Comune possa disporre di uno strumento che disciplini l’affidamento a terzi delle strutture comunali sia ancora valido.

Le ultime notizie farebbero pensare, secondo alcuni, ad una sorte di pregiudizio o ad una sorta di ripicca nei confronti dei soggetti che hanno gestito queste strutture (e mi riferisco in modo particolare al campo da tennis) fino al mese di febbraio, in virtù di un affidamento avvenuto mediante gara di affidamento.

Noi crediamo che sia opportuno incontrare questi soggetti, incontrare il vecchio gestore della struttura in questione, avere un confronto diretto e, qualora dovessero ancora permanere dei dubbi sul percorso – si parla di inadempienze, si parla di mancati pagamenti – chiarire queste cose, confrontarsi sul merito delle questioni, sul merito degli addebiti che il Comune di Sava mi risulta abbia fatto nei confronti del vecchio gestore perché, da quello che risulta, questi addebiti sarebbero infondati e questo sarebbe opportuno chiarirlo appunto in un confronto.

Su questo argomento abbiamo appreso che il Comune al momento della scadenza contrattuale per la gestione della struttura, con deliberazione di Giunta, ha ritenuto di optare per una gestione diretta, quindi con proprie risorse anche se in via provvisoria e per meglio valutare la situazione dei costi, la situazione delle reali esigenze che concernono questa struttura e nonostante l’associazione, la società sportiva che gestiva aveva comunque assicurato la disponibilità a proseguire nella gestione del campo in forma totalmente gratuita, con la finalità cioè di non creare delle situazioni di ingovernabilità della situazione e fino poi alle successive determinazioni che il Comune dovrà prendere.

Trascorrono poi 20 giorni e la Giunta Comunale accoglie una proposta di collaborazione che però è limitata – da quello che mi risulta – all’apertura e alla chiusura della struttura e alla programmazione delle attività, che viene appunto prospettata da una società sportiva che stipula quasi contestualmente protocollo d’intesa con la cooperativa che gestisce il centro per minori.

Quello che noi vogliamo sapere è l’intendimento di questa Amministrazione Comunale su questo argomento, cioè quale indirizzo si vuole dare perché crediamo che questa forma di collaborazione non risolva il problema della gestione della struttura per il semplice fatto che affrontare nella maniera più idonea questo argomento richiederebbe, credo, un bando, richiederebbe la presentazione di un piano di investimenti se vogliamo fare in modo che questa struttura cresca e venga migliorata. E, quindi, solo con un bando di gara potremmo fare in modo che la gestione possa diventare qualcosa di più organico e più complessivo. E crediamo che questo debba fare il nostro gruppo contestualmente alla gara per l’affidamento della struttura del campo sportivo. Noi crediamo che queste due cose debbano andare di pari passo.

Concludo con la questione del depuratore per dire che, a seguito del rimpasto della Giunta Regionale, ci sarà un avvicendamento nel ruolo, nell’incarico di Assessore nell’Assessorato ai Lavori Pubblici, pertanto voglio dire che ci rendiamo, come gruppo consiliare e come gruppo politico, disponibili sin da subito a recarci insieme ad una delegazione del Consiglio Comunale, insieme all’Amministrazione Comunale a Bari per incontrare colui che sarà investito di questo incarico per riprendere con il nuovo Assessore ai Lavori Pubblici  il discorso relativo all’iter che dovrà portare alla realizzazione del depuratore consortile.

Grazie.

 

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere Spagnolo.

Ci sono altre interrogazioni?

Prego, la parola al Consigliere Ivano Decataldo.

Consigliere I. DECATALDO

Buongiorno a tutti, Consiglieri, Sindaco e Amministrazione.

Inizio subito con un piccolo passaggio in relazione ad una garanzia che chiesi già tempo fa al Sindaco e al Presidente del Consiglio per garantire il miglior svolgimento del nostro ruolo istituzionale da Consiglieri Comunali. Questo appello che feci, dove chiesi garanzie in relazione anche a delle perplessità di alcuni colleghi dell’opposizione, è relativo alla puntualità con la quale si risponde alle interrogazioni scritte e alla fornitura delle documentazioni che in qualche modo ci possono permettere di svolgere appieno il nostro ruolo, sicuramente quello che è garantito oltre che dai Regolamenti Comunali anche dal Testo Unico, e cioè quella del controllo e della verifica puntuale ed eventualmente, appunto, nella correzione di qualche passaggio o della proposta.

Per cui mi pare al quanto difficile farci svolgere questo ruolo se, a seguito di richieste scritte, le risposte, anche se in maniera molto ma molto approssimative e superficiali, con l’assoluta, totale carenza di documentazioni ci arrivano anche 40, 50, 60 giorni dopo il protocollo.

Siccome noi siamo dei Consiglieri Comunali e, quindi, dovremmo impegnarci a svolgere il nostro ruolo – l’ho già ripetuto in un altro Consiglio – siamo tranquillamente disponibili a fare richieste scritte ad aspettare, come la Legge dice, per la richiesta di accesso agli atti anche 30 giorni, periodo oltre il quale non siamo più disponibili a tollerare, perché oltre ad esserci delle omissioni ci sono delle opportunità che sicuramente vengono perse e poi successivamente saremo purtroppo costretti a scrivere al Ministero della Funzione Pubblica, per chiedere un intervento, e al Prefetto perché noi non siamo assolutamente messi in condizione di richiedere le carte. Qualcuno mi potrebbe dire: “Potreste venire tutte le mattine a chiedere informazioni”; siccome noi abbiamo anche una vita privata, abbiamo un lavoro, facciamo tutto per iscritto perché così ci è stato anche richiesto per opportuni approfondimenti, quindi evitare di fare magari interventi populistici, demagogici, vorremmo parlare con le carte in mano però vi chiediamo di metterci nelle condizioni attraverso lo studio dei documenti, affinché il nostro lavoro possa essere proficuo.

E qualora il Sindaco e il Presidente del Consiglio si vogliano fare parte diligente in questa direzione e sollecitare anche gli uffici, chiedo anche  l’intervento del Segretario Comunale poiché ci sono una serie di risposte totalmente inevase da alcuni uffici dove noi siamo fortemente in difficoltà per poter proseguire la nostra funzione da Consiglieri.

Passo subito ad alcune interrogazioni e in particolare cercherò di soffermarmi su quelle principali, perché i temi sono sicuramente tanti e vari. Mi soffermo su una delle interrogazioni che da quando ci siamo insediati continuo a fare con molte poche risposte di senso compiuto e di azioni  sostanziose, in particolare mi rivolgo – mi dispiace che non ci sia – all’Assessore alle Politiche Sociali e ai Servizi Sociali Corrado Agusto, perché vorrei un attimo capire la questione del Piano di Zona, vorrei capire un attimo se c’è stato qualche passo avanti, vorrei capire perché ci sono delle inadempienze e capire anche di chi sono in qualche modo le responsabilità, non per puntare il dito ma per cercare di rimuoverle affinché si possa meglio lavorare.

Dall’inizio abbiamo chiesto che ci fosse un intervento massiccio da parte di questa Amministrazione, un intervento pesante visto che siamo uno dei Comuni più grossi dopo Manduria nell’Ambito 7; chiedere un intervento, formulare una richiesta – se è necessario – di commissariamento in Regione. Mi è sempre stato detto: “Sì, vedremo! Appunto effettivamente c’è una situazione di stallo”, ad oggi nulla è cambiato. Ma devo dirvi che nel frattempo io non ero più disposto ad aspettare risposte di questo tipo e mi sono recato direttamente ai Piani di Zona e ho scoperto tante cose molto  interessanti.

Ora non so se l’Amministrazione, in particolare l’Assessore Corrado Agusto si è impegnato a verificare quello che già in passato avevamo suggerito in relazione, ad esempio, all’assistente sociale per il quale, appunto, il Piano di Zona nella persona del responsabile diretto – l’ho messo anche per iscritto e ve l’ho protocollato – la dottoressa Accardini ha riferito che le sei ore garantite per l’assistente sociale da parte del Piano di Zona era quelle che loro erano  disponibili a proporre al momento e, quando fu resa disponibile, gli apparve già strano il fatto che 6 ore settimanali potessero bastare e che non è pervenuta nessuna richiesta da parte del Comune di Sava per poter integrare. Loro sono disposti e disponibili sin da subito a passare questo servizio, che sicuramente non sarà sufficiente ma è già un passo avanti, a 12 ore o 18 ore settimanali, quindi o tre pomeriggi o tre mattine a settimana.

Oltre questo c’era una scheda che io suggerii di andare a verificare al tempo dove c’erano i segretariati sociali a supporto, che in qualche modo  venivano rivestiti dalle figure di assistenti sociali, ci sono delle schede di qualche centinaio di migliaia di euro disponibili dal Piano di Zona dove loro hanno detto che loro ci mettono i soldini, chiaramente il bando e la procedura devono essere fatti dal Comune.

Quindi questo sarebbe un altro problema per risolvere quanto prima il problema e l’ammanco della figura dei servizi sociali. Questo è quello che mi è stato riferito in un colloquio con la dottoressa Accardini.

Oltre questo abbiamo verificato un’altra serie di questioni in qualche modo richiamando le responsabilità delle eventuali – diciamo così fra virgolette – “inadempienze” del mancato utilizzo delle risorse economiche del Piano di Zona attribuendole molte volte erroneamente solo al Comune di Manduria ma, dalle delibere che ho potuto visionare, lo staff tecnico era composto da alcuni rappresentanti dei vari Comuni, in particolare per quanto riguarda il Comune di Sava dalla dottoressa Maria Cavaliere. Da quanto mi è stato riferito a voce, mi è stata detta una cosa abbastanza grave – quindi invito il Sindaco e l’Amministrazione a verificare –  mi è stato detto che, per quanto riguarda la parte tecnica, lei si doveva occupare dei bandi e non si è mai presentata. Questo mi è stato riferito! Come lei anche altri responsabili degli altri Comuni, tranne – se non ricordo male – il responsabile di Avetrana.

Giustamente la Accardini ha detto che loro hanno fatto il minimo indispensabile in relazione alle risorse umane ma il Piano di Zona è formato da sette Comuni, quindi ogni Comune deve farsi carico per andare a spendere quei 4.200.000 euro disponibili, che sarebbero già dovuti essere stati spesi l’anno scorso, che oggi sono ancora lì e che rischiano di essere portati indietro in Regione qualora non riuscissero ad essere spesi in quest’anno.

E` stata fatta una delibera la settimana scorsa dal Piano di Zona dove, appunto, per sopperire alla mancanza di personale tecnico, ha dovuto pubblicare un bando per individuare uno staff che possa supportare le funzioni tecniche del servizio. Nella riunione in cui è stata decisa questa forzatura, questo passaggio per cercare appunto di spendere questi soldi nel più breve tempo possibile, che – ripeto – produrrebbero posti di lavoro per un sacco di persone nell’ambito dei servizi sociali e garantirebbero un sacco di servizi ai diversamente abili, agli anziani, ai minori a rischio devianza e a tutto il resto, ai disabili gravi, in quella seduta dove appunto è stata approvata questa cosa il Comune di Sava era assente. Quindi vorrei capire come mai ci sono situazioni di questa natura e non si riesce ad intervenire in maniera puntuale.

Cercherò di essere breve perché mi sono dilungato, però era importante l’argomento. L’anticipo Presidente, ho imparato a calcolare i tempi.

Sempre l’Assessore Corrado Agusto doveva darmi già da tempo delle risposte in merito a Bollenti Spiriti, ad eventuali modifiche intercorse fra la Regione e l’ente gestore per quanto riguarda la garanzia dei servizi, perché ad oggi ancora non sappiamo quali sono i diritti e i doveri delle nostre associazioni locali, degli utenti che vanno ad utilizzare il laboratorio Bollenti Spiriti e, quindi, non possiamo garantire un controllo puntuale ed una offerta  di opportunità per tutti.

Sindaco IAIA (fuori microfono)

Può ripetere un attimo!

Consigliere I. DECATALDO

Sì: avevo già fatto diverse volte l’interrogazione su Bollenti Spiriti chiedendo all’Assessore Corrado Agusto se ci fossero state delle modifiche da parte della Regione in relazione alla convenzione perché, essendoci stata una situazione di particolare straordinarietà; visto che la struttura del comune di Sava di Bollenti Spiriti è partita successivamente rispetto alle altre, immagino che la con-venzione non può essere rispettata esat-tamente così come era all’inizio, sia per le figure professionali che dovevano utilizzarle, che dovevano garantire lo svolgimento che dovevano essere due e invece è solo una e sia in termine di servizi di carattere economico rispetto a quella che è la gestione vera e propria.

Ultime due cose velocemente: vorrei chiedere all’Assessore ai Lavori Pubblici se ci sono dei passi avanti rispetto alle richieste fatte su piazza Matteotti, in relazione appunto alla situazione dei pini che stanno distruggendo i marciapiedi e si stanno sopraelevando, creando situazioni di pericolo, stanno tirando su la strada fino anche a 20-25 centimetri creando dei dossi molto  pericolosi a ridosso di un incrocio, si stanno avvicinando anche a delle condotte di gas, per cui i cittadini sono fortemente preoccupati e la strada in quella zona è veramente de-vastata.

Oltre a questo, sempre nella zona di piazza Matteotti avevo già segnalato la questione dei segnali stradali completamente cancellati, completamente bianchi, si sta costituendo una situazione di forte pericolo. Ieri mattina l’ex Comandante dei Vigili Urbani Di Matteo purtroppo è stato vittima di un incidente, fortunatamente non si sono fatti granché male però hanno distrutto le macchine, perché all’incrocio è assolutamente non visibile il dare precedente, ci  vorrebbe uno stop ma è completamente bianco, come tanti segnali nel comprensorio savese.  Però questo per richiamare un attimo l’attenzione per quelle situazioni di pericolo che potrebbero fare evitare si-tuazioni particolarmente dannose.

Ultima cosa velocemente sempre all’Assessore ai Lavori Pubblici in relazione alla questione degli asfalti: vorrei chiedere se c’è intenzione di mettere in atto una programmazione per il rifacimento delle strade, degli asfalti, specialmente nelle zone più a rischio, nelle zone dove appunto l’asfalto viene più usurato dal passaggio di mezzi anche pesanti e come mai sia stata fatta la scelta di andare ad intervenire prevalentemente spendendo 30.000 euro col bando pubblico per ripristinare dei dossi, degli avvallamenti dove sicuramente sono importanti da ripristinare, però con lo stato delle strade e nelle condizioni in cui vertono alcune zone veramente con buche pericolosissime che creano danni economici all’Ente qualora dovessero esserci delle richieste di risarcimento danni, come mai si è preferito fare quell’intervento e non intervenire su quelle strade che fino adesso per essere colmate hanno visto l’utilizzo di circa 1400 e passa sacchetti di conglomerato a freddo. Sappiamo benissimo che quello è un intervento di carattere temporaneo per risolvere l’emergenza, non può essere – appunto – un intervento duraturo nel tempo.

Al momento ho finito… non ho finito però penso che i 10 minuti siano abbondantemente conclusi.

 

Presidente GIGANTE

Sono passati.

Grazie, Consigliere Invano Decataldo.

Ci sono altre interrogazioni?

Passo la parola al Sindaco.

Sindaco IAIA

Per quanto riguarda le interrogazioni fatte dal Consigliere Spagnolo Mimmo in ordine agli impianti sportivi e al finanziamento, se ne stava occupando l’Assessore Pichierri Maurizio che in questo momento è impegnato in una riunione con i nonni vigili. Quindi quando arriverà potrà rispondere a questa interrogazione.

Sull’accertamento TARSU, vorrei un attimo che il Consigliere specificasse – perché ha fatto soltanto riferimento all’interrogazione – a che cosa faceva riferimento in particolare riguardo a questa interrogazione.

La questione della gestione delle strutture sportive. Il Consigliere Spagnolo chiedeva se è ancora valido il Regolamento Comunale di gestione degli impianti sportivi. Ovviamente il Regolamento è ancora in vigore e il Consigliere Mimmo Spagnolo ricorderà perfettamente che quel Regolamento prevede due modalità di gestione delle strutture sportive: la modalità di gestione diretta e la modalità di gestione data all’esterno a mezzo di evidenza pubblica. Quindi in questo momento la gestione che si sta espletando, in particolare al campo da tennis ma anche al campo sportivo, è una modalità di gestione diretta e che è la modalità di gestione che per prima è richiamata e regolamentata dal Regolamento di gestione degli impianti sportivi. Quindi sicuramente il Regolamento è ancora valido e lo stiamo rispettando al 100%.

Non c’è stata nessuna ripicca – utilizzando il termine che ha usato il Consigliere Spagnolo – nei confronti della società, dell’associazione che gestiva in precedenza il campo da tennis. Il Consigliere mi chiedeva se fosse possibile fissare un appuntamento con questa associazione per chiarire eventuali disguidi che possono esserci stati ed in effetti l’appuntamento è già stato concordato per martedì prossimo, cioè fra tre giorni, alle ore 16.30. Io riceverò qui in Comune i rappresentanti dell’associazione per chiarire eventuali disguidi che ci sono stati, ma tenete presente che tutte le scelte sono state adottate non per motivi personalistici ma nell’esclusivo interesse dell’Ente.

Per quanto concerne le inadempienze, credo che queste ci siano, almeno per quanto mi riferisce la struttura tecnica che si occupa di queste cose. Chiaramente non sono io che vado a controllare il pagamento delle fatture dell’energia elettrica o dell’AQP, però risulta a questa Amministrazione che ci siano delle inadempienze che sicuramente possono essere sanate ma le inadempienze ci sono. Attualmente noi gestiamo direttamente, visto che stiamo parlando di campi da tennis, ed abbiamo riconosciuto un rapporto di collaborazione con un’altra associazione che ha presentato un progetto interessante, che noi abbiamo ritenuto meritevole di accoglimento. E` un progetto che si fonda su un accordo che questa associazione ha stipulato con la cooperativa Il Volo, che gestisce il centro minori a rischio. E’ un rapporto gratuito in primo luogo, quindi significa che l’associazione apre e chiude gratuitamente la struttura, vigila in qualche maniera sulla struttura ed in più, avendo stipulato questo protocollo d’intesa, questo rapporto di collaborazione con la cooperativa Il Volo e – ed è quello che a poi a noi interessa di più  – darà la possibilità ai minori a rischio, quindi ai minori che provengono da famiglie disagiate di effettuare dei corsi di tennis, delle lezioni di tennis gratuitamente. Quindi credo che la scelta da parte dell’Amministrazione sia una scelta indirizzata nella direzione più giusta, peraltro a costo zero, con la possibilità di offrire un servizio a quei bambini che non potrebbero assolutamente permettersi delle lezioni di tennis a pagamento, come altri bambini di famiglie  più fortunate.

Per quanto concerne il depuratore, io accolgo con assoluto favore la proposta fatta dal Partito Democratico di andare ad incontrare l’Assessore ai Lavori Pubblici, che dovrebbe essere De Caro, da quello chi risulta. Anche se, dalle ultime notizie, risulterebbe la possibilità che lo stesso De Caro  (così come ha fatto anche Rosa Stanisci), possa rinunciare a questo incarico di Giunta. Quindi prima di fissare questo appuntamento, dovremmo verificare chi effettivamente sarà l’Assessore ai Lavori Pubblici, però siamo assolutamente disponibili come Amministrazione a recarci insieme a Bari quando sapremo chi è l’Assessore.

A me dispiace, francamente, e non condivido assolutamente la scelta che è stata adottata dal Presidente Vendola rispetto alla defenestrazione dell’Assessore Amati perché, al di là della “questione depuratore” che a noi interessa di più, era sicuramente uno degli Assessori e delle persone – adesso Consigliere Regionale – più preparate, più competenti, una persona assolutamente dinamica e il fatto che l’Amministrazione Regionale abbia perso una figura di questo tipo è sicuramente un depotenziamento rispetto alla potenzialità di governo della Regione. Io spero che la scelta del Presidente Vendola ricada su una persona che sia altrettanto capace e altrettanto attenta alle esigenze del territorio. E mi piace ricordare come l’Assessore Amati, nonostante tutte le difficoltà, tutte le opposizioni, le battaglie che gli sono state fatte contro, comunque è andato in maniera diretta e spedita verso il raggiungimento – siamo ancora agli inizi di questo percorso – …finalizzato alla realizzazione di questo depuratore; non ha pensato alla politica, come molto spesso noi faccia-mo, ma ha guardato effettivamente agli interessi veri del territorio.

Venendo alle interrogazioni del Consigliere Ivano Decataldo, condivido alcuni aspetti del suo esordio riguardo i tempi di risposta alle interrogazioni, però io vorrei fare un invito al Consigliere Decataldo in questo senso: le interrogazioni, che sono molto puntuali, precise, etc., hanno diversi destinatari, ecco, tu indichi Sindaco, Assessore, Responsabile, Segretario, Presidente del Consiglio, etc., per cui noi abbiamo oggettivamente la difficoltà non di comprendere ma di individuare il soggetto che debba ri-spondere. Quindi  se fosse possibile per il futuro magari indirizzare l’interroga-zione al Sindaco o al Presidente, noi sapremo… perché anche fra di noi poi c’è un po’ di confusione, nel senso che o rispondiamo in sette oppure qualche volta capita che non risponda nessuno. Quindi se fossero indirizzate magari al responsabile o all’Assessore o al Sindaco sarebbe più agevole per noi rispondere a queste interrogazioni.

L’Assessore Agusto in questo momento è assente perché è al nido per una manifestazione, ma riguardo ai Piani di Zona posso anche rispondere io. In effetti la situazione è disastrosa ai Piani di Zona di Manduria.

Io mi meraviglio di quanto riferito dalla dottoressa Accardini,  difatti mi riservo di andare a verificare non quanto tu hai riferito ma di andare a verificare la veridicità di quanto la dottoressa Accardini ha riferito, perché trovarsi di fronte ad una struttura tecnica, ad un responsabile di Piano di Zona che ha bisogno di una convenzione a pagamento con uno staff tecnico per fare le gare o per fare i bandi è quanto di più grave ci possa essere. Il problema del Piano di Zona è che c’è un Ufficio di Piano ed una responsabile (perché responsabile è la dottoressa Accardini) che non è in grado di fare i bandi di gara – questa è la realtà! – e per questa ragione ha chiesto alla struttura politica, al Coordinamento Istituzionale, di convenzionarsi con uno staff che in realtà deve fare i bandi, cosa che dovrebbe fare invece il responsabile del Piano.

Noi eravamo assenti a quella riunione perché non condividevamo assolutamente questo tipo di impostazione, eravamo in contrasto perché riteniamo che i bandi debbano essere fatti da quei dipendenti che fanno parte della struttura e che vengono remunerati per poter fare que-sto tipo di lavoro. Quindi che l’Ufficio di Piano non riesca a fare i bandi è un dato di fatto. Riguardo il ruolo della dottoressa Cavaliere, poi mi risponderà l’Assessore, ci riserviamo di verificare quanto detto. E mi meraviglia anche un altro aspetto, ecco questo ancora di più:  quanto detto riguardo all’assistente so-ciale. Le 6 ore che noi abbiamo ottenuto per l’assistente sociale sono state il frutto di una battaglia che noi abbiamo fatto: l’assistente sociale è a Sava grazie all’appoggio e alla condivisione da parte del dottor  Lombardo, Commissario Straordinario di Manduria, e la dottoressa Accardini non era assolutamente d’accordo, così come gli altri Comuni, a far venire l’assistente sociale a Sava. Quindi che oggi dica… anzi, io accolgo con favore quanto da lei riferito e lunedì mattina andrò dalla dottoressa Accardini, perché se la dottoressa è disponibile a far venire l’assistente sociale per 18 ore noi siamo non contenti, di più, però mi meraviglia che abbia cambiato diametralmente posizione. Anche perché la posizione della dottoressa Accardini era quella di contrastare questo tipo di indirizzo dicendo che l’assistente sociale non poteva venire a Sava perché sarebbe stata richiesta anche da altri Comuni che si trovano nella stessa situazione, per cui si sarebbe creata una situazione di disparità. Quindi era assolutamente contraria a far venire l’assistente sociale e per farla venire sappiamo quanto abbiamo dovuto lottare. Però mi fa piacere che abbia cambiato idea, quindi  se potrà venire per 18 ore io sarò il primo ad essere contento di questo.

Sulla convenzione non sono in grado di rispondere, quindi risponderà l’Assessore Agusto quando arriva.

Credo di aver terminato.

Alle altre interrogazioni risponde l’Assessore Calasso.

 

Assessore CALASSO 

Brevemente io dovrei rispondere ad una interrogazione del Consigliere Ivano Decataldo. In un Consiglio Comunale, non so se il primo, il secondo o il terzo, avevo già segnalato rispetto alle interrogazioni per quanto riguardava il problema di piazza Matteotti, e in quella occasione ebbi a dire che non è solo piazza Matteotti che si trova in quelle condizioni, c’abbiamo piazza Padre Pio dove è identica, uguale e precisa la pavimentazione non solo sulla strada ma anche quella fatta sotto gli alberi e c’è anche un altro problema che è molto, molto ma molto pericoloso in piazza Risorgimento perché dove ci sono quei due alberi di pino grandi non solo la strada è tutta sconnessa ma  anche sui marciapiedi proprio di fronte all’entrata dell’UTR c’è un pericolo e aggiungo che c’è pure un documento di un sopralluogo già fatto dai Vigili del Fuoco di pericoli di diver-sa natura.

Siccome stiamo in dodicesimi –  tutti lo sappiamo – risorse ce ne sono poche e niente, però i sopralluoghi con i tecnici li abbiamo già fatti e alla prima occasione, non so se li facciamo con dodicesimi o se troviamo delle risorse, riteniamo opportuno intervenire sia su piazza Matteotti, sia su piazza Risorgimento che su piazza Padre Pio. Questo per dire che le risorse stiamo tentando di trovarle dove?

Sui mutui già fatti da diversi anni, partendo dall’88, ’89, ’90 perché ci sono alcuni residui all’interno; stiamo tentando con i tecnici di svincolare quelle cifre in modo tale che tutto quello riveniente da questo lavoro che stiamo iniziando servirà solo ed esclusivamente per il ripristino delle strade.

Mi rendo conto che ci sono quattro/cinque strade, che sono quelle non più importanti rispetto alle altre ma sono quelle più transitate, che sono corso Umberto, via Mazzini, via Vittorio Emanuele, via Roma, via Prato – non sto qui ad elencarle – che sono rimaste ferme dagli ultimi lavori fatti nel 2008 e sinceramente per fare queste quattro/cinque strade di nuovo non ci servono 50.000 euro o 100.000 euro. Siccome io ancora non so quante risorse lo Stato riuscirà a mandare ai Comuni, come non lo so io penso che tutti Comuni d’Italia sanno come stiamo messi: sappiamo bene che anche per i lavori iniziati o appaltati per il Piano di Stabilità non siamo in condizioni di pagare neanche le aziende anche se hanno fatto i lavori per il 40, 50, 60%; sappiamo bene che fra poco ci sarà un’altra piccola tassa che i cittadini a livello nazionale devono sopportare; e stiamo tentando di racimolare tante di quelle cose che oggi, sinceramente, se qualcuno pensa che poter fare le cose come ieri… che neanche gli incarichi diretti si possono più dare perché devi fare tutta una serie di cose che penso che, per quanto mi riguarda, i Consiglieri che fanno le interrogazioni queste cose le sanno quanto me o più di me o meglio di me.

Per quanto riguarda invece l’interrogazione dei 30.000 euro dei  progetti degli avvallamenti e aggiustamenti delle strade, io voglio solo dire una cosa: siccome di cose se ne dicono tante – e adesso dico solamente due parole e poi su questo mi fermo – e i manifesti che stamattina stanno in giro parlano in un certo modo, io mi fermo solo a dire che per quanto riguarda l’impegno assunto da questa Amministrazione (che era, è e resterà) di non fare come le precedenti, cioè che un lavoro iniziato dagli altri poi viene sospeso e poi magari dobbiamo riprendere un altro tipo di lavoro, abbiamo detto all’inizio e lo abbiamo detto in campagna elettorale e confermiamo che dobbiamo tentare di portarlo avanti così come era programmato, con tutti i limiti positivi e negativi. Poi su quello darò le risposte in tempi diversi e nei momenti opportuni.

Al progetto fatto per 30.000 euro, questa Amministrazione ha aggiunto soltanto due pezzi di strada che è via 11 Febbraio e vico Caracciolo… vico… il resto è un progetto vecchio dell’Amministrazione uscente. Per evitare di togliere le stradine che stavano già…

(Il Consigliere I. Decataldo interviene fuori microfono)

No, noi. Poi, quando… Scusa, Ivano! Ivano ti sto dicendo…

Consigliere I. DECATALDO

(fuori microfono)

Ma se il bando lo avete fatto a dicembre!

Assessore CALASSO

Non c’entra! Il bando lo abbiamo fatto a dicembre prendendo in considerazione quello che il geometra Sergio Salinari aveva già protocollato e con le carte già fatte con il progetto. Su questo tu puoi discutere quanto vuoi, quando viene poi il tecnico andiamo insieme, prendiamo le carte e ti faccio vedere che questa Amministrazione ha aggiunto solamente due pezzetti di strada, il resto era un progetto fatto dalla vecchia Amministrazione. Siccome abbiamo detto dall’inizio che prendiamo atto degli impegni assunti che già c’erano… come abbiamo fatto con la rete idrica: abbiamo portato pari pari quello che la vecchia Amministra-zione ha fatto, non è che abbiamo detto A, B o C. Allora rispetto a questo, quan-do vuoi vieni in ufficio, i documenti stanno là e sono a disposizione di tutti.

Grazie.

Presidente GIGANTE

Passo la parola al Consigliere Ivano Decataldo. Prego.

Consigliere I. DECATALDO

Parto subito con una replica dalla fine, perché mi sembra più opportuno, in relazione a quello che ha dichiarato l’Assessore Calasso. Chiedo innanzitutto che, se vengono fatte le interrogazioni, ci devono essere dei chiarimenti e delle risposte, queste risposte si attengano a quelle che sono le interrogazioni specifiche. Se poi dobbiamo fare l’excursus di tutte le problematiche, di tutto quello che si vorrebbe fare, di tutti i passaggi e quindi dobbiamo impostare il tutto più come un comizio, credo che questo non sia assolutamente la sede opportuna. Così come le risposte eventualmente da dare a questo o a quell’altro manifesto si fanno nelle sedi opportune che può essere la stampa, il comizio e il luoghi deputati a questo. Questo è un luogo deputato a fare altro.

Detto questo, io vorrei semplicemente sottolineare all’Assessore che un rilievo fatto dall’ufficio non so quando (magari un anno fa, due anni fa, tre anni fa) ha rilevato uno stato delle cose che non è immutabile, che è cambiato, quindi le priorità possono cambiare. Allora non cerchiamo di modificare o di confondere un bando di gara tipo la villa vecchia tipo la CS1/2, che sarebbe la piccola circonvallazione dove c’è la pista ciclabile, perché quelli erano degli appalti che erano stati già assegnati, erano già state fatte le gare, erano già assegnate, alcuni avevano i contratti firmati o erano solo da firmare i contratti, per cui bisognava solo aprire il cantiere. Quindi è ben diverso un lavoro di quel tipo, dove ci sono anche delle eventuali penali da pagare  qualora ci fossero delle modifiche o delle interruzioni. In questo caso parliamo di un rilievo fatto dal tecnico che ha verificato lo stato della situazione delle cose, lo stato dell’arte di alcune strade, ha fatto un rilievo tecnico e ha detto: “Secondo me dovremmo fare questo, questo e quell’altro”. Da lì a dire che era un impegno che non poteva essere modificabile ne passa di acqua sotto i ponti, perché c’era semmai un impegno di spesa di 30.000 euro, dopodichè è la volontà dell’Amministrazione con indirizzo dell’Assessore ai Lavori Pubblici o chiunque altro a dire: “Scusatemi, oggi è prioritario fare un’altra cosa”. Va bene? E` prioritario fare un’altra cosa! Così come  quando furono impegnati 100.000 euro per sistemare all’epoca il campetto in via Milano, fu fatto un mutuo di 100.000 euro e, siccome poi ci fu la questione dell’urgenza della sistemazione di alcune scuole, dei piani antincendio e di tutto il resto, ci fu una devoluzione di quel mutuo a vantaggio di altre cose che in quel momento erano maggiormente prioritarie. Ok? Quindi tecnicamente era un passaggio fattibile, possibile e che avrebbe sicuramente individuato delle zone differenti. Io avevo fatto un rilievo, fotografico anche, dei luoghi che erano interessati dall’intervento e vi posso dire che il 50% non aveva assolutamente una priorità rispetto a quello che invece c’è in giro. Alcuni sì, alcuni tratti erano da rifare perché erano veramente devastati, ma erano meno del 50%, oltre che alcuni interventi fatti – se vuole l’Assessore li possiamo vedere anche insieme – sono difformi rispetto a quello che era il bando di gara, perché nel bando di gara era riportata anche la mappa con il pezzo se era da fare: il lato sinistro o lato destro, lato fronte, lato dietro, da questa strada a questa strada. Andiamo a verificare quello che invece è stato fatto realmente e poi magari gentilmente l’Assessore mi fornisce anche se ci sono documentazioni e relazioni che vanno a testimoniare la modifica di quell’intervento, invece di farlo in un modo farlo in un altro. Faccio una citazione giusto per fare un esempio – e non sto parlando a vanvera – alla via per Francavilla di fronte al Cinema Vit-toria, là doveva essere il tratto solo lato Cinema Vittoria per una lunghezza che era circa il triplo rispetto a quella che è stata fatta, siccome poi ci siamo accorti che in realtà il bando era anacronistico perché era stato fatto un intervento di ripristino da parte della ditta LUCIA per il potenziamento dell’energia elettrica, abbiamo noi non so come –  se è stato l’ufficio, se è stato l’Assessore, sarei interessato a  capirlo – pensato bene invece di fare tutta la strada, cioè da lato sinistro a lato destro, di un tratto più corto, di una porzione rispetto a quello che era riportato nel bando e di quello che era riportato nel progetto. Noi le carte abbiamo il brutto vizio di leggercelo e vorremmo anche capire se ci sono delle ragioni di opportunità o ci sono delle ragioni di carattere tecnico oppure c’è stata una interpretazione, magari in buonafede. Nessuno vuole dire che non ci sia la buonafede, però magari poteva essere, in maniera discrezionale, scelta una porzione di strada molto più devastata.

Sempre sulla questione delle strade, Assessore, siccome già tempo fa, anche con la passata Amministrazione attraverso il Consigliere Mino Lacorte, facemmo delle interrogazioni facendo delle proposte, dicendo che la strada di Manduria, la strada di San Marzano, la strada di Taranto, la strada di Lizzano, non avendo noi una circonvallazione, sono delle zone comunque anche di transito provinciale e regionale, quindi abbiamo  invitato l’Amministrazione precedente e invitiamo anche questa (se volete, lo mettiamo per iscritto) eventualmente a fare richiesta alla Regione, all’ANAS e alla Provincia per intervenire, perché non è giusto che i cittadini savesi debbano pagare per intero il rifacimento di strade che hanno traffico pesante e traffico regionali: in quel caso, appunto,  se ci fossero circonvallazioni a gestione ANAS o gestione ministeriale, avrebbero loro l’onere di farsene carico, invece in questo caso sono solo i cittadini savesi a dover pagare interamente strade che appunto non utilizzano al 100%, andando a sottrarre risorse – chiaramente – per quelli che invece dovrebbero essere i ripristini all’interno delle strade intercomunali.

Faccio un altro passaggio in relazione a quello che diceva il Sindaco: Sindaco, la invito a non andare lunedì mattina ma andare lunedì pomeriggio perché io posso dare la mia disponibilità, ci andiamo insieme ai Piani di Zona perché, appunto, non vorrei che ci fosse il giochetto che a lei dicono una cosa e a me ne dicono un’altra. Per evitare problemi…

(Il Sindaco e l’Assessore Agusto scambiano alcune frasi fuori microfono)

Sulla questione, Sindaco, su cui lei mi aveva risposto precedentemente, sulla questione della struttura, dell’inadempienza dello staff, io sono fortemente perplesso per il semplice fatto che su una delibera del Piano di Zona, se non sbaglio datata fine 2011, forse novembre/dicembre 2011, riportava all’interno lo staff tecnico che mettevano a disposizione i singoli Comuni. Ogni Comune metteva una figura. Fra queste figure – come dicevo prima – c’era la dottoressa Cavaliere che, se non ricordo male, aveva qualcosa a che fare con i bandi o con la stesura o con le parti più di carattere amministrativo. Siccome il Piano di Zona è formato da sette Comuni e i sette Comuni si devono far carico dello staff tecnico, io vorrei ancora ad oggi capire come mai questo staff tecnico non ha funzionato, se è stato colpa del coordinamento o se gli altri hanno avuto alcune responsabilità.

Assessore, prima avevo detto al Sindaco – lei era assunte – che ho avuto un incontro, mi sono recato per due volte al Piano di Zona per chiedere chiarimenti e informazioni e devo dire che ho trovato massima disponibilità in tutti i sensi, non so se sono stato fortunato, se era la mia giornata fortunata – questo non lo so – però, appunto, le cose che ho rilevato sono abbastanza gravi e devono in qualche modo necessitare di un chiarimento perché non è normale che le risorse rimangano ferme e non si capisca di chi siano le responsabilità. Siccome mi è stata fatta una affermazione anche abbastanza forte, cioè nel senso che hanno detto che dello staff tecnico solo forse il Comune di Avetrana è stato un po’ più presente, tutti gli altri non sono stati mai presenti… 

(L’Assessore Agusto interviene fuori microfono)

Non c’è stata la disponibilità, non c’è stato l’intervento, non c’è stata la presenza, fatto sta che – appunto – loro hanno dichiarato di non volersi assumere tutte le responsabilità e quindi il bando messo in campo per lo staff tecnico lo hanno fatto perché è necessario, in tempi brevissimi, andare a spendere quei 4.200.000 euro circa disponibili per i vari servizi che altrimenti tornerebbero indietro.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere.

Aveva chiesto la parola il Consigliere Mimmo Spagnolo.

Consigliere SPAGNOLO

Per quello che riguarda l’interrogazione fatta nel penultimo Consiglio Comunale riguardante gli accertamenti della TARSU, il Sindaco mi chiede di precisare ulteriormente: io voglio intanto ricordare che su questo argomento abbiamo abbondantemente argomentato sia noi che altri Consiglieri della minoranza e poi chiedere al Presidente del Consiglio di assumere l’impegno di prendere nota delle interrogazioni verbali che vengono presentate nella sede del Consiglio Comunale laddove gli approfondimenti dovessero protrarsi per tempi indefiniti e, quindi, dovessero rimanere senza risposta. E comunque se vogliamo precisare ulteriormente, il punto relativo agli accertamenti della TARSU si riferisce ad accertamenti per anni pregressi effettuati sulla base della superficie catastale senza che vi fosse alcuna preliminare comunicazione da parte dell’Ente e, quindi, con riscontro di sanzioni, interessi e quant’altro.

La CERIN, che è il soggetto incaricato della riscossione e degli accertamenti, ai cittadini, ai tecnici che si sono rivolti per questo quesito ha riferito che si sono limitati ad applicare i ruoli pervenuti dall’Ufficio Tributi. Quindi c’è, credo, una discordanza.

E poi, per quello che riguarda l’ICI, ci riferivamo e ci riferiamo ad accertamenti riguardanti zone del nostro paese prive di infrastrutture, con piani decaduti, per le quali però i cittadini che abitano in queste zone si ritrovano a pagare come se si trovassero in zone edificabili.

Per quello che riguarda il depuratore, voglio riallacciarmi a quello che ha detto il Sindaco: noi crediamo che Sava debba molto all’impegno profuso dall’Assessore Amati, anche perché la problematica del depuratore ha avuto una svolta positiva proprio con la gestione amministrativa dell’Assessore Fabiano Amati. E aggiungo che anche noi riteniamo che l’iniziativa di Vendola di “rimescolare le carte” andasse perlomeno analizzata di concerto con le forze politiche. Ma questo ci porterebbe in valutazioni più politiche.

Per quello che riguarda i manifesti, sono i manifesti che il Partito Democratico ha affisso questa mattina in tutto il paese. Noi riteniamo – voglio dire solo questo – di aver riportato delle informazioni sacrosante,  incontestabili, e in questo senso voglio dire all’Assessore Calasso di prenderle come una sollecitazione a continuare in questo lavoro di prosecuzione del lavoro fatto dal Partito Democratico nella precedente Consigliatura…

(Il Sindaco e l’Assessore Agusto scambiano alcuni frasi fuori microfono)

Presidente, magari se vuole richiamare un attimino al silenzio, comunque all’ascolto, se si ritiene che siano utili le nostre interrogazioni. Diversamente faremo tranquillamente a meno a partire dal prossimo Consiglio Comunale, anche perché le facciamo soltanto perché vogliamo affrontare le questioni e non per mera esposizione, per il piacere di fare esposizione di argomenti.

Quindi dicevo: il senso da cogliere è quello di una sollecitazione a continuare in questo lavoro e a fare altrettanto bene nel presentare la proposta progettuale per Sava che il Patto per Sava vorrà farci conoscere credo e spero presto.

Per quello che riguarda la struttura comunale  dei campi da tennis, sappiamo bene che il Regolamento è in vigore, quello che ho chiesto e che abbiamo chiesto è sapere se l’indirizzo che il Consiglio Comunale nella precedente Consigliatura all’unanimità ha decretato, cioè nel senso di procedere con affidamenti mediante gare ad evidenza pubblica per la gestione di queste strutture, se l’Amministrazione ritiene che questo indirizzo sia ancora valido. Noi crediamo che sia ancora valido, noi crediamo che per la gestione di tutti i servizi, non solo di questi, di tutte le strutture si debba procedere con gare ad evidenza pubblica, che poi è quello che come partito, come coalizione abbiamo fatto in tutte le situazioni, in tutti i casi nel passato.

Noi crediamo che questo indirizzo sia ancora valido.

Grazie.

Presidente GIGANTE

Passo la parola all’Assessore Pasquale Calasso. Però prima di passargli la parola, volevo dire una cosa al Consigliere Spagnolo per quanto riguarda di prendere appunto per le risposte che non vengono fornite o le risposte scritte che non vengono poi date entro i 30 giorni: non ricordo bene quando, se non sbaglio è stato a dicembre o gennaio, quando ci avete già puntualizzato questa cosa, io ho sollecitato tutti gli uffici e tutti i capi uffici, con una lettera protocollata, che possano dare risposte nel primo breve tempo possibile. Sicuramente farò un secondo sollecito, poi vediamo un po’ come va.

Passo la parola all’Assessore Calasso.

Assessore CALASSO

Solo alcune precisazioni sempre in riferimento all’interrogazione di Ivano Decataldo.

La prima è: evidentemente nella documentazione della gara per il riferimento dei pezzettini di strada ci sarà qualche problema rispetto a quello che sulla cartina è stato disegnato, ma se ti vai a leggere il computo metrico vedrai che via 11 Febbraio è esattamente 8 metri per 60, non ha niente a che vedere con quello che vedi scritto sul disegno…

(Il Consigliere I. Decataldo interviene fuori microfono)

No, no. Scusa, tu vai a leggere il computo metrico, documentati, leggilo tutto e vedrai che sta scritto che in via 11 Febbraio è da ripristinare 60 metri per 8 metri. Questi sono documenti che stanno agli atti! Un’altra cosa…

Consigliere I. DECATALDO

Assessore, scusi, però se c’è disegnata una cosa e poi ce n’è scritta un’altra, non lo so io!

 

Presidente GIGANTE

Un attimo solo, Consigliere! Attendiamo che finisca di parlare l’Assessore, per cortesia.

Assessore CALASSO

Ivano, ho fatto la premessa: che evidentemente chi ha tracciato sulla cartina ha fatto un errore di traccia, però nel computo metrico c’è scritto 8 metri per 60.

Per quanto riguarda le strade principali, caro Ivano, Provincia, Regione e quant’altro, noi non siamo in condizioni da parte della Provincia di avere le sostituzioni delle lampade sulle strade provinciali e ultimamente, in un incontro fatto con Francesco Massaro e adesso ne abbiamo chiesto uno con il Presidente della Provincia – Costanzo Carrieri non so se è ancora Assessore ai Lavori Pubblici o meno, ancora facente parte o meno –  abbiamo chiesto un incontro anche per definire per quanto riguarda il problema della viabilità dell’ITIS che probabilmente nell’anno 2013/2014 deve aprire, perché loro sono disponibili a cederci le strade provinciali e la pubblica illuminazione provinciale, però ci dobbiamo fare carico noi sia degli asfalti che per quanto riguarda i lavori della pubblica illuminazione. Siccome noi, per come stiamo messi, probabilmente – noi e pure gli altri – forse non siamo in condizioni di mantenere la pubblica illuminazione interna, figuriamoci se siamo in condizioni di garantirci o di prepararci ad un lavoro del quale la Provincia si vuole scaricare. Altro che soldi per fare le strade interne della provincia e della Regione!

Presidente GIGANTE

Grazie, Assessore.

Passo la parola all’Assessore Corrado Agusto.

Assessore AGUSTO

Buongiorno a tutti. Chiedo scusa al Consiglio Comunale per essere arrivato in ritardo  ma c’era una manifestazione concomitante all’asilo nido alla quale mi premeva partecipare. Mi hanno riferito in una misura almeno approssimativa il contenuto delle sue interrogazioni che credo che in qualche misura – forse sbaglio – possono anche fare riferimento all’interrogazione scritta che è stata presentata qualche giorno fa almeno per quello che riguarda l’assistente sociale.

Io credo che su questa questione manchi forse qualche piccola informazione. Intanto una cosa che qui non è scritta ma della quale do conferma qui oralmente è che né io né il Sindaco abbiamo partecipato all’ultima riunione dei servizi sociali per una serie di motivi: intanto il primo, del tutto casuale forse, è che praticamente sono stato contattato da un rappresentante di un altro Comune, adesso è inutile dirle quale, che mi ha detto: “Guarda, siccome c’è in contemporanea la riunione dell’Unione dei Comuni, molto probabilmente non andrà nessuno, quindi la riunione sarà da rinviare”. Detto ciò però – e questa non è una giustificazione per il fatto che comunque mi sono detto che era inutile andare, poi in realtà sono andati e mancava comunque il numero legale – io sinceramente posso partecipare anche a tutte le riunioni ma non parteciperò ad alcuna votazione per quello che riguarda il Coordinamento Istituzionale fino a quando non sarà presentata la rendicontazione di tutto quello che è stato speso nel corso del 2012 che ancora non è avvenuto, perché io credo che quando si esprime un qualsiasi parere che debba portare alla fine ad un qualsiasi impegno di spesa senza nemmeno conoscere da dove vengono presi i soldi, in base a quale misura residua o finanziamento vengono attinte le risorse per poter finanziare quell’impegno di spesa, io ri-tengo che non ci siano le condizioni nemmeno per esprimere un parere. Sono informazioni che abbiamo richiesto ormai da otto/nove mesi. Il direttore di ragioneria del Comune di Manduria, il dottor Franzoso, ci ha assicurato nel mese di giugno 2012 che entro tre/quattro giorni l’avremmo avuto, non l’abbiamo anche ricevuto, io mi chiedo con che serenità si possa esprimere qualsiasi tipo di parere su queste cose. E quindi per questo le dico che se anche avessi partecipato a quella riunione, comunque al momento della votazione certamente non avrei partecipato al voto, ammesso che poi ce ne fosse stato uno, per il semplice motivo che mi sembra che hanno proceduto con determina all’approvazione di questo bando, quindi non c’è stato nemmeno un pronunciamento del Coordinamento Istituzionale ma una determina dell’Ufficio Tecnico di Piano.

Detto ciò, per quello che riguarda l’assistente sociale, noi non abbiamo richiesto – eppure ci è stato suggerito veramente dalla dottoressa Accardini – altre 6 ore aggiuntive per un motivo molto semplice: perché se noi dobbiamo avere un assistente sociale demandata dal Piano di Zona al Comune di Sava, noi avremmo bisogno principalmente di un assistente sociale che possa occuparsi del Centro per Amico. Nel Centro per Amico, che è un centro per minori a rischio,  c’è la necessità che ci sia una presenza più o meno costante di un assistente sociale che possa verificare che i progetti elaborati dagli uffici dei servizi sociali dei Comuni che hanno segnalato i bambini che dovevano partecipare al centro vengano realizzati, che i bambini seguano un certo percorso e che ci sia un progresso nelle loro attività nel centro. Per cui noi non abbiamo mandato la richiesta per ulteriori ore da destinare ad un servizio  di segretariato sociale al Comune di Sava – e le darò anche qualche motivazione aggiuntiva – ma abbiamo richiesto che venisse nominato un assistente sociale per il Centro per Amico, se proprio ci doveva essere messo a disposizione per il territorio. Tutto ciò non si è fatto e questo, fra l’altro, suppongo che creerà grossi problemi al centro, perché se non ci sarà una certificazione da parte di un assistente sociale che sono avvenuti determinati progetti e progressi dei bambini, non so come funzionerà il prosieguo di questo appalto. Per cui la nostra richiesta, questa sì formalizzata all’Ufficio di Piano, era che venisse destinata l’assistente sociale, se proprio doveva essere destinata oltre le 6 ore, per il Centro per Amico. Ci è stato negato. Ci è stato detto che ogni assistente sociale dei sette Comuni dovrà redigere lei stessa una relazione sui bambini che ha mandato. Questo determinerà, a mio modo di vedere, una grande confusione, un grande ritardo e la dottoressa Accardini di questo sembra non preoccuparsene.

Un altro motivo poi per il quale comunque l’aumento delle ore dell’assistente sociale demandata dall’Ufficio di Piano al Comune di Sava alla fine non ha una rilevanza particolare per il territorio è che questo assistente sociale ha comunque un ordine di servizio, che viene sempre dalla benemerita dottoressa Accardini, che non dà all’assistente sociale la possibilità di realizzare le relazioni per il Tribunale, tanto è vero che questo assistente sociale che viene ormai da alcuni mesi non ha scritto una sola relazione per il Tribunale, che è fra l’altro la cosa che più urgentemente  serve al nostro ufficio e che l’assistente sociale che viene mandato, persona stimatissima, certamente professionalmente molto capace però ritiene di non doverle redigere perché la dottoressa Accardini ritiene che lei non lo debba fare.

Morale della favola – e arrivo al punto – è che noi avremmo un assistente sociale che sta lì in un ufficio, che riceve le persone, che fa appunto segretariato sociale – per carità, una cosa senz’altro utile – ma si troverebbe: a) a non rispondere alle urgenze più serie, che sono quelle che possono provenire dal Tribunale; b) a non poter comunque procedere, a non avere nemmeno risposte da dare a queste persone che arrivano per il semplice motivo che nell’Ufficio di Piano non si muove un appalto e non si muove nulla, probabilmente per gli stessi motivi per cui io non voglio andare nemmeno ad alzare la mano perché non sa nemmeno la situazione contabile com’è.

Ma se poi vogliamo approfondire anche la situazione dell’Ufficio di Piano, lei dimentica o forse le sarà sfuggito – per carità, per può succedere! – che in realtà io non so quale sia la composizione dell’Ufficio Tecnico di Piano per il semplice motivo che nel mese di – credo – settembre o ottobre è arrivata una lettera da parte del Commissario Prefettizio che azzerava, per sua iniziativa, l’Ufficio Tecnico di Piano e che invitava i Comuni del Distretto a nominare dei nuovi componenti dell’Ufficio.

Premesso che a quella lettera ha risposto solo il Comune di Sava e nessun altro Comune ha risposto, io non so, alla luce di quella lettera, nemmeno se le persone che adesso stanno lavorando nell’Ufficio Tecnico di Piano hanno ancora una qualche legittimazione a lavorare. Per questo motivo – e l’altro problema enorme di quell’Ufficio Tecnico è il Coordinamento Istituzionale – ho se-gnalato, credo anche alla presenza del Sindaco, per due/tre volte almeno di fare chiarezza su questo punto, cioè se la composizione dell’Ufficio Tecnico di Piano è quella precedente a questa lettera inviata dal Commissario Prefettizio  e, quindi, questa lettera va comunque ritirata, va comunque mandata una segnalazione che a questa lettera non si deve dare corso oppure quella lettera vale e tutto quello che viene in questo momento realizzato da parte di un Ufficio Tecnico che in teoria non è più legittimato a stare non avrebbe senso. Questa è la situazione dell’Ufficio Tecnico di Piano!

Poi la dottoressa Accardini sono convinta che sia un interlocutore validissimo, specialmente per le opposizioni di questa maggioranza, perché diciamo che abbiamo un rapporto molto dialettico all’interno del Piano di Zona proprio perché queste segnalazioni, queste continue rimostranze da parte nostra di quelle che, a nostro modo di vedere, sono delle gravissime mancanze sul piano della realizzazione dell’Ufficio Tecnico di Piano, probabilmente siamo gli unici a portarle avanti in quella sede e abbiamo un rapporto a volte un po’ complicato. Io sono convinto che se l’interlocutore che lei personalmente si sceglie per capire come funzionano le cose nell’Ufficio Tecnico di Piano è la dottoressa Accardini, questo potrà essere molto utile per lei per trovare certamente 100.000 motivi per venire qui a fare interrogazioni in Consiglio Comunale, ma le posso assicurare che ci stiamo allontanando, a mio modo di vedere, da quello che è l’interesse reale del territorio. Perché l’interesse reale del territorio è che su queste cose venga fatta chiarezza nella maniera più limpida e più serena possibile all’interno della sede istituzionale, della quale invece alla dottoressa Accardini sembra non preoccuparsene proprio.

Io le ripeto: sono intenzionato a non partecipare più ad alcuna riunione o comunque a non partecipare più ad alcuna votazione che non sia un mero indirizzo politico ma che non sia finalizzato a qualsiasi impegno di spesa perché – ripeto – non siamo nelle condizioni di discutere di niente, a mio modo di vedere. E quello che sto dicendo a lei mi piacerebbe scriverlo in una lettera di 10 righe ma sta diventando una lettera dalla lunghezza non  indifferente, perché ogni giorno che andiamo avanti nella nostra attività ci accorgiamo che ci sono innumerevoli problemi che dall’Ufficio di Piano non vengono risolti. Le posso fare un esempio recente: praticamente il servizio di trasporto dei disabili, che sta venendo organizzato senza che ci sia alcuna comunicazione nei confronti del Comune di Sava; il rilascio di finanziamento per l’abbattimento delle barriere architettoniche che è stato fatto senza alcun Regolamento votato dal Coordinamento Istituzionale. Ci sono centomila di questi problemi che dovremo andare a risolvere e che, a mio modo di vedere, però non possono che partire dal primo punto – glielo ripeto per l’ennesima volta –  capire oggi il punto di partenza dal punto di vista economico-finanziario e dal punto di vista della realizzazione delle schede qual è. Ad oggi sono nove mesi che ancora l’Ufficio di Piano non ci risposto e questo credo che la dica lunga.

Grazie.

Presidente GIGANTE

Aveva chiesto la parola il Consigliere Ivano Decataldo, però molto brevemente magari.

Consigliere I. DECATALDO

L’avevo chiesta molto tempo fa, purtroppo non avevo appuntato quello che dovevo dire all’Assessore Calasso. Ah, ho ricordato!

Volevo dire all’Assessore Calasso in merito a quello che diceva prima – poi rispondo un attimo anche all’Assessore ai Servizi Sociali – Assessore, sicuramente – come lei ben sa – per un bilancio pubblico, in quel caso per la Provincia di Taranto ci sono i capitoli di intervento, le risorse che vengono finalizzate alle varie cose e poi ci sono più o meno priorità, ci sono fondi vincolati per utilizzarli in una certa maniera. Magari la Provincia non ha i soldi per cambiare le lampadine ma voglio ricordare che l’anno scorso da parte della Regione, grazie anche ad un loro cofinanziamento e grazie ad un accordo fra Provincia e Regione, la Provincia di Taranto ha avuto in percentuale più soldi rispetto ad altre Province per il ripristino di alcune strade, ha avuto oltre 10.000.000 di euro per interventi su alcune strade. Io all’epoca sentii qualcuno della Provincia, sentii l’Assessore ai Trasporti Minervini che mi disse: “Effettivamente è un problema da dover tenere presente e con le economie di gara dei vari interventi programmati per quei 10.000.000 di euro del ripristino delle varie strade, magari è possibile tenere in considerazione questi aspetti”. Quindi credo che non costi nulla tentare: recarsi negli uffici competenti, chiedere l’intervento da parte della parte politica, chiedere l’intervento della Regione, metterlo per iscritto e non a voce perché è un tentativo da praticare che non esclude che qualche piccola risorsa potrebbe essere assegnata, anche in compartecipazione eventualmente con l’ANAS.

Ultima cosa all’Assessore ai Servizi Sociali, giusto al volo: siccome – come dicevo all’inizio della mia interrogazione – sulla questione dei servizi sociali, del Piano di Zona dal primo Consiglio Comunale ne discutiamo, pressiamo affinché effettivamente ci siano delle risposte certe, vorrei capire dal punto di vista politico e amministrativo l’intenzione è quella semplicemente di non partecipare fino a che non ci saranno i documenti oppure, così come si è detto all’epoca, si tenta un’azione di forza?

 

Assessore AGUSTO

La mia intenzione è di scrivere le criticità più serie e di inviarle per conoscenza alla Regione e alla Accardini, perché non credo di avere più né la pazienza né la forza di risolvere evidentemente da solo questo problema, “da solo” come Amministrazione e non “da solo” perché non ci sia il supporto dell’Amministrazione. Ma siccome i rapporti dei numeri sono tali per cui all’interno di quel Piano sembra che altri Comuni di questo non se ne vogliano fare carico perché magari hanno avuto la piccola casa famiglia, perché hanno avuto il piccolo progettino, perché magari sono in campagna elettorale per le comunali, sembra che non vogliano farsi carico di questo problema, io ritengo che il tempo a disposizione sia scaduto. Io ho intenzione – l’ho già detto al Sindaco da qualche giorno –  quella che deve essere una comunicazione ufficiale che deve essere inviata sia a Manduria ma per conoscenza anche alla Regione e alla dottoressa Candela, perché qualcuno dovrà fare qualcosa, si dovrà fare carico di questo problema. Se non è un problema che possiamo risolvere noi sul piano politico, lo dovrà risolvere qualcuno sul livello tecnico. Non esistono alternative, per me.

Consigliere I. DECATALDO

Ma io vorrei capire un attimo: siccome il Sindaco, prima che arrivasse lei aveva detto che lunedì si sarebbe recato all’Ufficio di Piano e io ho dato disponibilità di andare non di lunedì mattina ma di pomeriggio, perché è aperto il Comune, vorrei capire se questa possibilità è ancora valida…

Sindaco IAIA

La Accardini non so se è presente.

Consigliere I. DECATALDO

Lunedì pomeriggio è aperto, almeno si può chiedere un appuntamento.

Assessore AGUSTO

A mio modo di vedere, possiamo tranquillamente andare se vogliamo che tutti quanti sappiano tutto in presenza anche degli interlocutori, purtroppo per quello che ne so io – lo anticipo già da adesso – siccome di parole all’interno di quell’ufficio se ne fanno tante, di parole, litigi, discussioni ne ho vissuto decine, decine e decine senza che poi a questo sia mai seguito un minimo atto, l’unica cosa che mi viene detta è: “Eh, va bene, ma il vostro incaricato Tizio non viene” e poi tu dici: “Ma guarda che non viene perché tu me lo hai azzerato. Mi dici chi deve venire? Te ne devo nominare un altro?”, e qui già si perdono in discussioni, poi si ricomincia daccapo, io vengo per correttezza e per dovere istituzionale ma, francamente, con molto scetticismo sulla possibilità che delle discussioni semplicemente orali, quando non sono presenti nemmeno gli altri Comuni, possano sortire qualche effetto. Ad ogni modo, se questo può servire per dare una maggiore pubblicità di quella che è la cosa, per dare qualche informazione  in più a qualunque Consigliere che volesse partecipare, e non solo il Consigliere Decataldo, io sono disponibilissimo, fermo restando che la mia intenzione è quella, al di là delle parole, di produrre degli atti che sono degli atti che non possono essere indirizzati solo a Manduria, che rappresenta sostanzialmente un buco nero, ma devono essere inviati anche agli uffici regionali che si devono occupare di questa questione. Poi, ripeto, la disponibilità ad andare c’è.

Sindaco IAIA

Io confermo la disponibilità e quanto detto dall’Assessore, ma la prima questione che io porrò alla dottoressa Accardini quando l’andremo ad incontrare è esattamente quello che diceva l’Assessore Agusto, cioè: se noi dobbiamo incominciare a parlare, la dottoressa Accardini ci deve dare i numeri, cioè ci deve dare il rendiconto di quanto è stato speso, le schede, quando c’è a residuo, anche perché in questi mesi ci sarà la riprogrammazione del Piano di Zona, quindi noi dobbiamo sapere quanto è stato speso, come sono stati spesi questi soldi, perché a noi risulta che sono stati spesi centinaia di migliaia di euro – centinaia di migliaia di euro – per il segretariato sociale che, francamente, nel nostro territorio non abbiamo assolutamente visto.

Quindi la dottoressa ci deve chiarire come ha speso questi soldi, dove stanno, le schede, come sono state fatte le gare, come sono state fatte le proroghe e tutto ciò che ne segue.

Una volta chiariti questi aspetti, poi parliamo degli assistenti sociali, parliamo di tutto il resto, però ci sono degli aspetti fondamentali che vanno chiariti e vanno chiariti per iscritto, sono le cose basilari che tu capisci perfettamente perché sai come funziona la macchina amministrativa, perché se non parliamo prima di numeri, di spese, di fondi, di finalizzazione, etc., allora alla fine non parliamo di niente. Quindi è utile, anzi, che la maggioranza e la minoranza su questo argomento si confrontino perché è positivo, perché parliamo effettivamente di milioni di euro a disposizione del territorio  e, al di là delle decisioni e dei ruoli politici che ognuno di noi ha, se si riesce a sbloccare la situazione – e io condivido di nuovo quanto diceva l’Assessore – che oramai si è incancrenita così tanto a livello locale, probabilmente perché non c’è la comprensione da parte del Coordinamento Istituzionale, da parte di alcuni Comuni dell’importanza dell’Ambito, debba essere risolta a livello regionale. Peraltro i funzionari regionali si erano già interessati dell’Ambito di Manduria, che è uno dei peggiori  ambiti regionali, per una ipotesi di commissariamento che mi convinco sempre di più possa essere la strada preferenziale da perseguire visto che a livello locale, soprattutto per una carenza della struttura tecnica, non riusciamo a risolvere in alcuna maniera.

Presidente GIGANTE

Grazie, Sindaco.

Consigliere I. DECATALDO

Solo un appunto: Sindaco, dal primo Consiglio Comunale siamo stati assolutamente disponibili – e lo può testimoniare l’Assessore Corrado Agusto – a fare qualsiasi intervento sui Piani di Zona, perché dal primo giorno diciamo che se è necessario chiedere il commissariamento va fatto immediatamente perché la nostra preoccupazione non sono i 7-800.000 euro spesi ma i 4.200.000 euro non spesi, quindi per noi è prioritario domani mattina spendere quei soldi per i servizi alle persone che sono più deboli e creare dei posti di lavoro che altrimenti sarebbero persi.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere.

Possiamo proseguire con i lavori.

Presidente GIGANTE

Punto 2 all’ordine del giorno: “Approvazione verbali seduta precedente, del 21 febbraio del 2013”.

Ci sono 14 presenti e 3 assenti, quindi possiamo proseguire con la votazione in forma palese.

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato avendo riportato n. 13 voti favorevoli, n. 1  astenuto su n. 14 Consiglieri presenti.

Presidente GIGANTE

Si può passare al terzo punto dell’ordine del giorno: “Approvazione Regolamento per l’istituzione di stalli di sosta per il carico e scarico delle merci”.

Questo punto viene ritirato per ulteriori approfondimenti.

 Presidente GIGANTE

Passiamo al quarto punto all’ordine del giorno: “Concessione per l’occupazione di area pubblica per la realizzazione di un chiosco bar in piazza Risorgimento al signor Pesare Arcangelo”.

Anche questo punto viene ritirato per ulteriori approfondimenti. 

Presidente GIGANTE

Punto 5: “P.O. FESR 2007/2013 – Linea d’intervento 2.5 – Approvazione del progetto definitivo/esecutivo di realizzazione di un centro comunale di raccolta isola ecologica – Adozione variante semplificata al P.d.F.”.

Ci sono interventi?

Possiamo passare direttamente alla votazione… Prego, Consigliere Decataldo.

Consigliere I. DECATALDO

Prima della votazione vorrei, se fosse possibile, una relazione dell’Assessore sul punto sia per informare in generale i presenti cittadini e anche chi sta ascoltando da casa, perché, siccome è un punto – ritengo – importante, credo che sia opportuno anche specificare di che si tratta.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere.

Passiamo la parola all’Assessore Pichierri Fabio.

Assessore F. PICHIERRI

Rileggo un attimo tutta la premessa o vuoi una situazione dettagliata?

Consigliere I. DECATALDO

No, no: una sintesi per capire di che stiamo parlando.

Assessore F. PICHIERRI

Va bene. Le spiego un attimino tutti i passaggi che sono stati fatti in precedenza.

Il 10 agosto 2011 l’Amministrazione guidata dall’ex Sindaco Aldo Maggi si impegnava ad apportare la variazione di strumento urbanistico generale per rendere compatibile l’area da verde di progetto, già in disponibilità del patrimonio pubblico, ad area destinata ad un centro di raccolta comunale in caso di accoglimento della proposta con apposita delibera di Consiglio Comunale ai sensi della Legge del 25 febbraio 2010 n. 5 e di dare atto infine che l’area da destinare a centro di raccolta comunale non ricade in alcun vincolo di cui al vigente PUT.

In base a quella delibera, praticamente poi è stata fatta richiesta di un finanziamento da parte della Regione con un incarico dato agli ingegneri Paolo Tarantini e Francesco Causo. Era il progetto  preliminare. Hanno scelto anche il luogo che è quello a fianco al palazzetto dello sport. Il luogo, diciamo, è quello!

Noi oggi approviamo la variante e il progetto definitivo per accedere al finanziamento avuto dalla Regione di 101.000 euro, con un cofinanziamento di circa 28.000 euro per un’opera di 129.000 euro, però il progetto iniziale era di 306.000 euro, pertanto oggi noi ci troveremo a fare un’isola ecologica con un terzo delle risorse del progetto iniziale e ci impegneremo a portarla a termine. In poche parole, penso che per il Comune di Sava sia importantissimo anche perché abbiamo ora un servizio e un’azienda che espleta degnamente, almeno dal 1° di marzo… e un’isola ecologica della quale la cittadinanza è stata provvista fino ad oggi. Noi accogliamo favorevolmente questo impegno anche del Consiglio Comunale nella votazione anche da parte dell’opposizione, perché credo che sia un servizio che vada dato alla cittadinanza di Sava.

Fondamentalmente è questo!

Se ha bisogno di qualcos’altro…

Presidente GIGANTE

Prego, Consigliere.

Consigliere I. DECATALDO

Grazie, Assessore, per la relazione.

Come lei ha detto, noi oltre ad accogliere l’invito della votazione, perché la votazione è favorevole perché diversamente credo che non potrebbe essere, anche perché – come lei ha detto – è partito il nuovo servizio di raccolta differenziata, chiedo a lei, in qualità di responsabile dell’Assessorato all’Ecologia, di rendere quanto più sia possibile fruibile l’informazione puntuale di tutti i servizi che l’azienda metterà a disposizione in relazione anche a quelle che sono le possibilità da parte nostra di formulare eventuali suggerimenti, perché abbiamo già ricevuto una serie di lamentele che non sono – attenzione! – relative al servizio che non viene fatto bene ma che, organizzato da alcuni punti visti, potrebbe garantire  maggiore utilità, quindi maggiori servizi in termini di ordine e di pulizia.

Però vengo al punto un attimo della questione del centro di raccolta dell’isola ecologica: credo che questa isola ecologica… cioè questa variante debba essere assolutamente approvata per favorire la procedura amministrativa affinché quanto prima si riesca ad andare a bando, si riesca ad andare a realizzarla perché – se non ricordo male – quest’area comunque doveva essere già, da contratto, gestita dal nuovo gestore dei servizi rifiuti in qualche modo, perché può servire anche a loro come elemento dove – appunto – andare a raccogliere senza dover andare a recuperare dalle campagne o da altre cose, perché se c’è questo servizio ben organizzato e la cittadinanza è ben informata, è chiaro che diventa più semplice avere il territorio pulito e mettere nelle condizioni l’azienda di dover lavorare meno o lavorare meglio. Quindi il mio invito è di impegnarsi al mille per mille per cercare quanto prima di riuscire a realizzare questa opera molto im-portante.

Il luogo probabilmente non sarà felicissimo perché è a pochi metri dal palazzetto dello sport, quindi in questo caso il maggior invito è alla maggiore attenzione da parte dell’Amministrazione e solleciti l’azienda affinché non diventi un ricettacolo di rifiuti, diventi un luogo dove – appunto – assolutamente i nostri figli, i nostri nipoti, le nostre famiglie vanno al palazzetto dello sport per fare attività sportiva e, magari, si trovano a fianco ad una discarica. Quindi l’impegno deve essere maggiore alla verifica e al controllo per cercare di dare una opportunità al paese e non creare un altro ennesimo problema.

Il mio voto sarà assolutamente favorevole.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere.

Prego, Assessore.

Assessore F. PICHIERRI

Consigliere, noi, anzi per quanto mi riguarda io sono aperto a qualsiasi iniziativa che venga data da qualunque cittadino, non solo come partito o parte politica. Io ad oggi voglio ringraziare tutti quanti per quanto si sta facendo. Iniziare un nuovo servizio e completare tutta la cittadinanza non è semplice, ci vuole una organizzazione  e – ripeto – non deve essere una organizzazione  dove i meriti me li devo prendere io o l’Amministrazione, penso che i meriti vanno dati a tutta la cittadinanza perché qualunque gesto di ogni singolo cittadino che porta la buona educazione sulla raccolta differenziata e su tutti i servizi che noi faremo per la nostra cittadinanza, va dato un ringraziamento e l’impegno a tutti i cittadini. Noi i meriti non li vogliamo, ma vogliamo che il nostro paese abbia una pulizia e di un decoro urbano degno veramente della nostra comunità.

Un ringraziamento qua… non ci sono meriti politici, qui bisogna soltanto lavorare a 360 gradi tutti, tutti, nessuno escluso, per avere una Sava migliore. Io chiedo soltanto questo!

Avremo problemi?

Ne sono convinto che avremo difficoltà, anche quando incomincerà il porta a porta vero e proprio con delle discariche in periferia. Impegniamoci noi tutti – su questo devo rivolgermi obbligatoriamente alla cittadinanza – che ciò non avvenga. Penso che il risultato non debba essere di nessuno, deve essere di tutta la cittadinanza. Questo chiedo io.

Presidente GIGANTE

Grazie, Assessore.

Chiedeva la parola il Consigliere Spagnolo. Prego.

Consigliere SPAGNOLO

Solo una dichiarazione di voto per dire che il gruppo del Partito Democratico voterà a favore. E` un punto programmatico qualificante che – lo ha ricordato Ivano – implementa tutti i servizi che porteranno, noi ci auguriamo, ad un livello accettabile di raccolta differenziata nel nostro paese.

Poi una sottolineatura sul fatto che oggi una Amministrazione Comunale, se è intenzionata a produrre qualcosa di concreto e di positivo, non può che fare in modo di attingere ai fondi strutturali e ai finanziamenti, in questo caso un finanziamento P.O. FESR e su questo volevo sollecitare l’Amministrazione Comunale a non lasciare nulla di intentato nella ricerca di ulteriori forme di finanziamento.

E devo dire che la mancata risposta all’ennesima sollecitazione sul finanziamento per i Comuni per le strutture sportive è il fatto che nemmeno in questa seduta di Consiglio Comunale sia pervenuto alcun cenno di risposta, devo desumere che l’Amministrazione, non so bene per quale motivazione, non ha inteso at-tivarsi affinché questi fondi potessero arrivare a Sava. Grazie.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere.

Possiamo passare alla votazione del quinto punto all’ordine del giorno: “Approvazione del progetto definitivo/esecutivo del centro comunale di raccolta isola ecologica”.

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all’unanimità avendo riportato n.  voti favorevoli su n.  Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Per l’immediata eseguibilità.

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata all’unanimità avendo riportato n.  voti favorevoli su n.  Consiglieri presenti e votanti.

 Presidente GIGANTE

Possiamo passare al sesto punto dell’ordine del giorno: “Istituzione del Registro Amministrativo delle Unioni Civili. Approvazione Regolamento”.

Ci sono interventi?

Consigliere I. DECATALDO

Prima la relazione!

Presidente GIGANTE

Prego, Assessore.

Consigliere I. DECATALDO

Vedo che ha fretta, Presidente, lei vuole subito andare alla votazione e agli interventi.

Assessore AGUSTO

Ringrazio il Presidente.

Perdonatemi se nella relazione su questo punto mi permetterò di ampliare leggermente il discorso rispetto a quella che è la relazione  che è stata presentata in delibera e cercherò di allargare un po’ il contesto nel quale questa delibera viene portata in Consiglio Comunale.

Le unioni civili rappresentano un argomento delle agende politiche di tutto il Mondo occidentale almeno da dieci/quindici anni ed ha avuto dei progressi molto disomogenei fra le varie nazioni – appunto ripeto – del Mondo occidentale; anche soltanto facendo una piccola analisi del territorio europeo, noi ci accorgeremmo che praticamente unioni differenti dal matrimonio ma che garantiscano diritti quasi uguali a quello di chi ha deciso di sposarsi sono ormai realtà in molte  nazioni europee. Addirittura in diverse nazioni europei, cito a memoria tutte le nazioni del Benelux, quindi Belgio, Olanda, Lussemburgo, la Danimarca, l’Islanda, persino nelle cattolicissima Spagna e Portogallo è addirittura già possibile da qualche anno sposarsi per individui dello stesso sesso. In altre na-zioni, che  rappresentano comunque la maggioranza di tutta l’Europa (parlo dalla Germania all’Austria, all’Inghilterra, alla Francia), esistono comunque forme che danno la possibilità di acquisire diritti individuali o comunque il ricono-scimento di diritti di coppia al di fuori del matrimonio, costituiscono ormai solide realtà con sfumature diverse da Paese a Paese, faccio un esempio per tutti, in Germania le unioni civili sono aperte sono ed esclusivamente a individui dello stesso sesso, non è presente il riconoscimento di unioni civili fra coppie eterosessuali che in altri Paesi, al contrario, invece esiste. E a questo punto, anche per sintesi, giova ricordare che su questo argomento si sono registrate due profonde svolte proprio sul piano anche dell’indirizzo di alcuni Paesi. Ricordo che nel suo discorso di insediamento Obama ha parlato apertamente di essere favore-vole al matrimonio omosessuale, così come è favorevole – ad esempio – il Pri-mo Ministro inglese Cameron. Quindi parliamo di personalità politiche che, pur partendo da posizioni politiche completamente diverse, arrivano alla necessità di garantire in qualche maniera unioni di tipo diverso dal matrimonio “convenzionale” e di estendere questi diritti anche a chi non può e in alcuni casi anche non vuole riconoscersi nel matrimonio.

Se noi poi riportassimo questa variegata esemplificazione di quello che c’è nel Mondo dal punto di vista della legislazione nel dibattito italiano potremmo farci prendere un minimo dallo sconforto, se pensiamo che negli ultimi vent’anni, in una alternanza di Governi, di destra e sinistra non si è fatto assolutamente nulla, nei Governi di centrodestra perché questo tema non faceva parte proprio dell’agenda politica, nei Governi di centrosinistra perché tutto sommato si è stati molto timidi su questo argomento, gli unici accenni sono stati nel secondo Governo Prodi  per cui si cominciò a parlare di PAX e di DICO, che erano delle forme di protezione dei diritti individuali in un caso e anche di un minimo riconoscimento delle unioni di fatto nell’altro, ma che non sono mai riusciti nemmeno ad arrivare probabilmente nemmeno ad una votazione in Parlamento perché forse il tema non veniva ritenuto particolarmente interessante o forse si temeva, per timidezza, che su questi argomenti si sarebbe probabilmente perso consenso. Consenso che poi si è  perso comunque per tante altre cose e non si è potuto portare effettivamente nemmeno un minimo di progresso civile a questo Paese, anche sulla scia di quello che in tanti altri Paesi veniva fatto.

Ora, rispetto a questa situazione si sta assistendo negli ultimi anni e anche negli ultimi mesi ad una piccola rivoluzione dal basso, cioè si cerca di produrre a livello locale delle iniziative che possono sensibilizzare a livello centrale e a livello nazionale, che appunto in sede parlamentare, che è la sede deputata per estendere sul piano legale questa tutela e questi diritti dei single e delle coppie – diciamo – diverse da quelle istituzionalmente riconosciute dal matrimonio, si sta cercando di sensibilizzarle attraverso l’istituzione di un registro, che è il Registro delle Unioni Civili che è un piccolo passo ma è un piccolo passo, secondo noi, nella stessa direzione, perché –  ripeto – rispetto a come il dibattito sta progredendo in altre nazioni noi ci troviamo veramente a discutere su posizioni di retroguardia, ma ci sembra che nel nostro piccolo, a livello locale, anche a livello di Sava possiamo dare, come in tanti altri Comuni, un segnale forte per quello che ci è possibile, di spingere affinché il Governo nazionale prenda in considerazione quella che è l’esigenza sempre più forte che vengano riconosciuti i diritti dei singoli all’interno almeno delle coppie che non ci vogliono riconoscere nel matrimonio.

Detto questo, giova anche ricordare quali sono questi diritti che non vengono riconosciuti all’interno delle cosiddette unioni di fatto: non c’è – a titolo di esempio – il diritto a rimanere in  una abitazione, se è di proprietà del convivente, alla sua morte, solo eventualmente la possibilità di subentrare in un contratto di affitto; non c’è possibilità all’interno dei rapporti di coabitazione di avere un riconoscimento in sede di successione che non sia quello derivante dalla por-zione della legittima; non c’è possibilità di reversibilità di tutta una serie di benefici. Insomma,  stiamo parlando di una situazione in cui le coppie che non si riconoscono nel matrimonio sono davvero discriminate in questo Paese.

Noi non porteremo personalmente una soluzione a questi problemi che sono molto più grandi di noi, ma contiamo di dare un segnale affinché questi diritti si affermino una volta per tutte. Non so se questa legislatura parlamentare sarà ancora una volta quella giusta per poter affermare questi diritti, vista la precarietà con cui sembra avviarsi nei suoi cammini parlamentari, e questo probabilmente porterà – chi lo sa – anche ad attese ancora lunghe perché questo possa avvenire, ma noi, non perché vogliamo portarci avanti col lavoro ma perché pensiamo che sia un dovere di noi Consiglieri, almeno dei quelli che ci credono, dare un segnale in questo senso.

Veniamo, quindi, a quella che è la delibera che non si poggia poi soltanto – infatti qui non sono citate – sullo stato dell’arte delle legislazioni su questo argomento negli altri Paesi, ma si basa anche su – come posso dire? – intanto dei principi che sono sanciti anche dalla Costituzione Italiana, dalle sentenze della Corte Costituzionale ma nel nostro piccolo anche del nostro Statuto quando all’Art. 2 stabilisce “la rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono l’effettivo sviluppo della persona umana e l’uguaglianza degli individui, nonché il superamento di ogni discriminazione dei sessi anche tramite la promozione di iniziative che assicurino condizioni di pari opportunità”. 

Allora non mi rifarò ad Obama, non mi rifarò a Cameron, non mi rifarò a nessuno, vorrei rifarmi allo Statuto del nostro Consiglio Comunale che, a nostro modo di vedere, è la “Stella Polare” che oggi si può guidare verso l’approvazione di questo Regolamento. Regolamento che – diciamo – è stato portato all’attenzione della Commissione con alterne vicende ma che è giunto ad una formulazione che deriva dall’analisi di due diverse proposte che sono state portate in Consiglio Comunale, ne è stata fatta una sintesi sommaria per parte dell’Amministrazione per l’impossibilità di discuterlo per tempo negli ultimi giorni malgrado le richieste fossero state già avanzate, ma soprattutto è stato rimaneggiato in maniera da renderlo più – come posso dire? – in accordo con quella che è la legislazione che ci è stata segnalata dall’Ufficio Anagrafe, per cui sono state portate delle modifiche al Regolamento che non sono state discusse in Commissione ma che riguardano sostanzialmente  la competenza della gestione di questo Registro, che verrà individuata con apposita delibera di Giunta ulteriore, successiva a questa delibera di Consiglio che dovrà anche preoccuparsi dell’approvazione dei modelli di registro e di autocertificazione che i cittadini dovranno partecipare per iscriversi a questo registro, e la forse anche eccessiva ma comunque precauzionale specificazione che questo Regolamento ha, ovviamente, una valenza solo ed esclusivamente sul territorio comunale e questo viene ribadito praticamente quasi in ogni punto di questo articolo.

Credo di non dover aggiungere nient’altro, sono a disposizione per eventuali chiarimenti del Consiglio.

Grazie.

Presidente GIGANTE

Grazie, Assessore.

Passo la parola al Consigliere De Felice.

Consigliere DE FELICE

Presidente, io voglio soltanto sottolineare alcuni punti, alcuni aspetti che mi sembrano importanti del provvedimento che andiamo ad approvare.

Intanto voglio esprimere la mia soddisfazione per quello che ritengo essere un esempio di maturità politica per la proposizione e spero, auspico anche l’approvazione all’unanimità di questo provvedimento. Un segno di maturità politica da parte di una Amministrazione che, come è noto, è composta da persone che hanno un passato fatto di esperienze politiche e anche dal punto di vista culturale differente ma che oggi, appunto con grande maturità, affrontano una questione che spesso in passato – come diceva l’Assessore Agusto – è stata associata a polemiche del tutto pretestuose, riteniamo, e che è uno di quegli argomenti che semplicemente, come da tempo le organizzazioni che si occupano dei diritti civili va ribadendo, è soltanto un argomento che va affrontato con quello spirito, peraltro presente nella nostra Costituzione. E devo dire che con grande piacere ho visto un riferimento diretto nel dispositivo deliberativo ad un passo di una sentenza della Corte Costituzionale che richiama poi l’articolo 2 della Costituzione. Spirito costituzionale che è quello che va incontro ad un riconoscimento di quei diritti definiti di natura esistenziale, fra i quali sicuramente va riconosciuto anche quello alla esplicazione libera della personalità di ciascuno di noi, che può anche tradursi in scelte di natura affettiva che semplicemente si uniscono, senza sostituirsi, ad altre scelte che poi portano alla creazione di legami che pure nella Costituzione vengono, in maniera assolutamente preziosa, anche evidenziati e tutelari: mi riferisco al legame familiare.

Naturalmente quando parlo di maturità politica mi riferisco alla maturità delle forze politiche presenti e non alla maturità delle forze politiche che invece oggi sono assenti.

Il Regolamento che andiamo ad approvare è un Regolamento che, appunto, svolge il tema dell’ampliamento di quei diritti civili, anzi diritti civili già riconosciuti dal nostro Ordinamento, diciamo dell’attuazione amministrativa di questi diritti civili mediante uno strumento, che è uno strumento di attenzione nei confronti – appunto – di queste esperienze vitali. E` uno strumento di attenzione che, appunto, collocherà il nostro Comune e la nostra cittadinanza nell’alveo di quelle Amministrazioni Comunali che ritengono che anche esperienze affettive, esperienze esistenziali differenti da quelle del matrimonio possono trovare attuazione per quelle che sono specifiche competenze comunali. Questo è ben evidenziato e ben esposto anche dall’articolo 1 del  Regolamento. Tutto ciò quindi che rientra nelle competenze comunali vedrà anche le unioni civili poste sullo stesso livello – e questo viene detto bene, è ben evidenziato – delle coppie sposate.

Io non voglio aggiungere altro alla esposizione chiara dell’Assessore Agusto. Preannuncio il voto favorevole del gruppo di Libertà e Partecipazione e ribadisco: davvero mi piacerebbe che, pure a ranghi ridotti, questo Consiglio Comunale potesse esprimere un voto unanime su un argomento davvero importante, probabilmente accanto a tanti altri argomenti già affrontati e che andremo ad affrontare nel corso di questa Consigliatura, ma un argomento importante dal punto di vista sociale e soprattutto culturale.

Grazie.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere De Felice.

Passo la parola al Consigliere Decataldo.

Consigliere I. DECATALDO

Su questo argomento non mi dilungherò perché ha già ben esposto precedentemente l’Assessore su quelli che sono i principi cardini, cioè appunto la salvaguardia e la richiesta della tutela dei diritti civili che – appunto – sono dei diritti sacrosanti, sono dei diritti richiamati dalla nostra Costituzione ma che sappiamo bene in Italia, appunto a causa di pressioni, di ingerenze particolari esterne, mettono in contrasto quello che è il nostro “faro”, che è la Costituzione, rispetto a quelle che magari sono le scelte e le convenzioni adottate dallo Stato Italiano in particolare, quindi trovandoci molto indietro rispetto a quello che invece è l’avanguardia che altri Paesi Europei in qualche modo hanno voluto dimostrare, seguire come principi di tutela appunto dei diritti civili.

Come ha detto bene l’Assessore e anche il Consigliere De Felice, questo è uno strumento che in qualche modo non riesce, non può – perché andrebbe in contrasto con quelle che sono le norme italiane – riconoscere al 100% quella che è l’equiparazione rispetto al soggetto giuridico riconosciuto come famiglia unito da un matrimonio, ha un valore prettamente simbolico, forse per il 99,9% ed essendo tale quello che è voluto essere fin dal primo momento lo sforzo quando si è iniziati a discutere in Commissione era quello assolutamente di non trovare divisioni, è stato assolutamente quello di cercare di trovare una sintesi, di discutere, di sforzarsi affinché fosse un Regolamento, un documento che fosse patrimonio di tutto il Consiglio Comunale, di tutte le forze politiche che compongono il Consiglio Comunale perché, avendo un valore simbolico, ha la necessità estrema di essere assolutamente condiviso da tutti, votato da tutti, sostenuto da tutti, perché può e deve essere un richiamo assolutamente a quelli che sono coloro che a livello istituzionale rappresentano o rappresenteranno l’Italia forse, spero fra poche settimane, forse spero fra pochi mesi, a seconda di quello che ci vedremo affrontare, se non con questa legislatura forse con la prossima ma che comunque  deve essere un sollecito.

In Italia è già da forse circa quindici/vent’anni  che i Comuni più o meno timidamente tentano di promuovere e di approvare Regolamenti affinché possano essere da stimolo, da sollecito,  grazie anche all’aiuto dei giuristi che in questi anni si sono battuti per i diritti civili, grazie anche alla elaborazione di tutte le associazioni che hanno voluto sostenere e grazie anche a quelle forze politiche che responsabilmente hanno tentato da sempre di porre all’attenzione il tema dei diritti civili, tant’è che  ha visto alcune di loro protagoniste, specialmente negli ultimi anni, nei Comuni dove amministravano e nei Comuni dove non ammini-stravano, al fine di stimolare e sensibi-lizzare le varie Amministrazioni, per cercare di mettere al centro questa pro-posta.

Io in particolare sono vicino a questo modo culturale di vedere, di pensare, anche perché ero rappresentante di un progetto politico dove all’interno annoverava anche la lista di Sinistra, Ecologia e Libertà che – appunto – si è fatta promotrice in tanti luoghi, ha speso tante forze e risorse anche in molti Comuni della Puglia per sollecitare l’approvazione di questi regolamenti. Uno dei ultimi Comuni della Puglia, uno dei pochi… perché mi pare che siano due o tre in Puglia, credo, che abbiano approvato il registro, fra cui appunto – se non sbaglio – Bari e l’ultimo è stato Grottaglie, a meno che non ci siano notizie dell’ultima ora, so che ci sono altre discussioni in atto in altri Comuni ma quelli certi già approvati sono – se non ricordo male – Bari e Grottaglie. Questo per dire, appunto, che assolutamente io sono favorevole all’approvazione di un Registro delle Unioni Civili ma purtroppo mi devo trovare un po’ in disappunto in questo momento specifico perché non voglio trovare ed individuare eventuali problemi di percorso o di stesura, di interventi o di eventuali inadempienze o di eventuali ritardi; io in qualità di Presidente della Commissione Affari Politiche Sociali e Culturali, devo dire che ci siamo sforzati di fare un lavoro che stava producendo un risultato proficuo perché stava trovando la condivisione sui vari punti, la discussione puntuale, poi – appunto – mi assumo le responsabilità io personali in qualità di Presidente perché ho – fra virgolette diciamo – “perso tempo”, se posso usare questo termine, inteso appunto dopo l’ultima convocazione rispetto alla successiva, che doveva essere forse quella definitiva, un po’ per problemi di salute e impegni personali e poi c’è stata di mezzo la campagna elettorale e non mi sembrava il caso in quel momento di andare a fase questi passaggi, mi assumo la responsabilità – ripeto – però, appunto, avrei sicuramente preferito maggiore responsabilità in tal senso, maggiore sforzo di andare a cercare una sintesi, andare a cercare quello che po-tesse essere un patrimonio comune e un fattore comune. Questo perché si era fatto un lavoro di stesura puntuale, che appunto la sintesi dei due documenti che integrava, che toglieva, con la collaborazione anche del responsabile delle Politiche Sociali e della responsabile dell’Anagrafe e dello Stato Civile, per cercare di andare ad integrare quegli elementi di carattere formale, sostanziale e legislativo in relazione anche a quello che è un punto richiamato più volte, cioè quello del Registro Anagrafico che in parte già recepisce queste norme e le applica, e le attua ma che con il Regolamento le avrebbe rese più attuabili, più pubbliche, più pubblicizzate, più riconoscibili e quindi fruibile da chiunque si rivedesse in una delle casistiche richiamate dal Regolamento.

Oggi non mi sento di dire: “Questo va bene, questo non va bene”, non mi va di fare i singoli emendamenti per proporre, per fare perché diventerebbe sicuramente una discussione un po’ estenuante e particolare. Ritengo che questo documento non sia propriamente la sintesi di quello che si è discusso perché mancava qualche passaggio, qualche cosa e, magari, può essere pure che avremmo cambiato idea successivamente ma ritengo che non sia stato sufficientemente discusso. Nell’ultima Commissione, che è stata quella congiunta politiche sociali e culturali insieme ad Affari Generali – e qui in delibera c’è anche un errore perché viene richiamata “sentita la Commissione Politiche Sociali”, invece era congiunta, quindi c’è anche qualche errore all’interno della delibera di riportazione – ritengo che in quella sede non c’erano le condizioni per formulare emendamenti o cose del genere perché era arrivata da forse due giorni la documentazione, per cui abbiamo avuto difficoltà oggettiva eventualmente a discuterla e integrarla.

Per queste cose vi dico e vi chiedo, chiedo alla maggioranza, perché poi è la maggioranza che in qualche modo deve decidere perché ha i numeri per farlo, di ritirare questo punto con l’impegno di portarlo al prossimo Consiglio, approfondirlo ulteriormente all’interno delle Commissioni al fine di trovare una sintesi che possa – penso non sia difficile trovarla – trovare il voto favorevole di tutto il Consiglio Comunale, comprese le forze politiche assenti. Qualora così non fosse, io purtroppo dovrò mettere ai voti, presentare come emendamento la bozza integrale, che era il lavoro fatto in Commissione, al 100%, chiedere di votarla e, qualora non fosse accettata, il mio voto sarebbe di astensione su questo provvedimento perché non incarnerebbe quelli che sono alcuni punti per noi assolutamente fondamentali. Non sarebbe chiaramente un voto contrario, perché non può essere contrario, sarebbe al massimo di astensione  perché non ci sarebbero le condizioni.

Quindi chiedo e faccio appello a tutte le forze di maggioranza  affinché venga accolto questo mio invito.

Grazie.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere Decataldo.

Ci sono altri interventi da parte dei Consiglieri?

Prego, Consigliere Spagnolo. 

Consigliere SPAGNOLO

Brevemente per dire che è stato sottolineato nei tre interventi  già fatti che questo è un provvedimento che ha un alto valore simbolico ma credo, crediamo che significhi molto anche in concreto per chi poi si trova a vivere queste scelte, chi fa questo tipo di scelte, chi vive sulla propria esperienza questo tipo di situazioni.

Quindi credo che sia di fondamentale importanza approvarlo, per quello che ci riguarda anche in questa riunione. Epperò è giusto  quello che ha evidenziato Ivano, gli do atto, do atto ad Ivano e al suo gruppo politico del fatto di aver sottoposto all’attenzione della Commissione competente questa proposta di deliberazione sulla quale poi abbiamo portato avanti un lavoro e un esame dove si è arrivati poi anche a delle ipotesi di integrazione e di rivisitazione.

E` anche vero che l’accelerazione poi da ultimo impressa dall’Assessore Corrado Agusto va vista come un input positivo, nel senso che ci mette di fronte ad una decisione che, per quello che ci riguarda, è di fondamentale importanza. Sulla proposta di Ivano, sarà importante capire quello che ha intenzione di fare la maggioranza, noi attendiamo quella che sarà la decisione. Non so, probabilmente una breve sospensione potrebbe agevolare una decisione, concertata io spero.

Presidente GIGANTE

Prego, Assessore.

Assessore AGUSTO

Credo che sia opportuna una piccola sospensione della seduta per consentire alla maggioranza un attimo di analizzare questa proposta.

Io l’ultima considerazione che mi sento di fare… perché ho glissato volutamente su eventuali ritardi di convocazione di Commissione, io non li ho citati minimamente, non ho citato nulla proprio volutamente perché questa non è la sede per dividersi ma è la sede per fare le cose in comune accordo, io una cosa sola ci tengo a rimarcare però di questo Regolamento: questa non è la proposta di Regolamento dell’Amministrazione, questa è la proposta che è uscita dall’e-same di due distinte proposte che erano obiettivamente molto simili e che sono stati sintetizzate con l’aiuto dei nostri dirigenti. Se c’è un merito di questa Amministrazione è quella di averla portata all’attenzione dei Consiglieri Comunali nella prima Commissione e di aver lavorato congiuntamente, in serenità quasi sempre, per arrivare a questa conclusione. Questo non è il Regolamento nostro, è il Regolamento di tutti, quindi io sinceramente l’unica cosa che mi sento di dire, fermo restando che mi atterrò a qualsiasi decisione che prenderanno i Consiglieri Comunali che sono sovrani, di invitare a ritenerlo il frutto di un lavoro comune e come tale che debba essere approvato sinceramente all’unanimità e, se è possibilmente, anche senza indugi e tentennamenti.

Grazie.

Presidente GIGANTE

Passo la parola al Consigliere De Felice.

Consigliere DE FELICE

Io non ho difficoltà a prendere in considerazione le richieste, le proposte che vengono dalla opposizione per quanto recenti avvenimenti in recenti sedute del Consiglio Comunale mi lasciano  un po’ perplesso poi del perché determinate richieste vengono fatte e con quale spirito. Io però credo di potere, a nome mio – poi, se sono l’unico a non avere compreso il senso dell’intervento del Consigliere Ivano Decataldo sul punto specifico relativo alle differenze sostanziali che vi sarebbero fra una proposta che non ho compreso bene quale sia perché non faccio parte della Commissione Politiche Sociali – cioè vorrei comprendere queste differenti sostanziali in cosa si sostanziano, perdonatemi il gioco di parole. Perché sia dopo avere ascoltato l’intervento dell’Assessore Agusto che essendo stato presente alla seduta congiunta delle Commissioni, non mi sembra invece di avere individuato quelle differenze sostanziali fra proposte presentate che meriterebbero un approfondimento o la necessità di un rinvio della deliberazione.

Quindi se il Consigliere Decataldo fosse così cortese da renderci chiaro questo suo pensiero…

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere.

Consigliere I. DECATALDO

Rispondo subito, Consigliere.

Ho già ribadito precedentemente nel mio intervento che le questioni sono differenti, sono vari punti, varie questioni – ok? – che, siccome quando le abbiamo discusse, le abbiamo discusse e le abbiamo confrontate ci abbiamo messo anche delle ore per confrontarci, per vedere, per limare, per aggiustare, adesso non mi sembra il caso perché: 1) probabilmente richiederebbe di dividerci  su qualche questione e ci metterebbe a dibattere per tanto tempo, cosa che invece magari potrebbe essere più fruibile e più veloce all’interno di una Commissione Consiliare, perché quella è stata Politiche Sociali, diciamo che la potremmo estendere a Politiche Sociali e ad Affari Generali in modo da ampliare ulteriormente e andare a smussare affinché possa essere una risposta che possa uscire – come diceva l’Assessore – condivisa, che possa essere di tutti, di tutto il Consiglio Comunale, di tutte le forze, ripeto anche quelle assenti.

Quindi di conseguenza, se volete possiamo anche farlo ma secondo me rappresenterebbe un momento di “perdita di tempo” e non perché non sia utile discutere, ma ci metteremmo così tanto tempo a discutere di alcune questioni che diventerebbe poi magari antipatico in questa sede dover trovare, invece che punti di unione, punti di divisione.

Quindi  credo che ci sarebbe maggiore serenità all’interno di una Commissione e, quindi – ripeto – prendere l’impegno assolutamente, per dare una accelerare, per andare a portare questo punto al prossimo Consiglio Comunale, quindi a brevissimo, a due/tre giorni convochiamo la Commissione e vediamo, definiamo alcuni aspetti e vediamo un attimo le varie questioni.

Se lei dice: “Quali sono le proposte?”, quindi abbiamo il risultato del lavoro della Commissione Politiche Sociali e Culturali – ok? – al 90% è quello che abbiamo discusso, c’erano solo due punti che ancora non avevamo stabilito al 100%, però ripeto: questo era quello che abbiamo letto tutti, che abbiamo modificato, aggiustato, cancellato e rifatto, per cui io ritengo che sia stata questa e non il lavoro di Ivano, non il lavoro del gruppo politico, è il lavoro che è venuto fuori da maggioranza e opposizione all’interno della Commissione.

Quindi ritengo che ci sono dei punti importanti, in quella seduta erano importanti, ripeto possiamo anche aver cambiato idea strada facendo però, essendo stato il Presidente in quel contesto ed  dovendo garantire tutti, per me il lavoro svolto che era la sintesi di quel documento, di un altro documento e di altre proposte viene rappresentato da questo Regolamento e non da altri.

Ripeto: non sto dicendo che quello è sbagliato e questo è giusto, ritengo che ci sono degli elementi che devono essere aggiunti. Non mi va di parlarne in questo momento. Ho detto che il mio voto sarà di astensione qualora il documento fosse questo e vorrei proporre di fare questo ritiro non perché vogliamo perdere tempo, perché domani qualcuno si deve spendere: “Abbiamo fatto ritirare, abbiamo fatto aggiustare”, assolutamente nessuno vuole fare polemica, a me piacerebbe se fosse possibile arrivare in Consiglio Comunale ed avere un voto di 17 Consiglieri Comunali, tutti, all’unanimità, compresi quelli che sono assenti, perché io ritengo che oggi c’erano altri argomenti, altre questioni e altri impegni che non li hanno visti presenti e questo appunto non può favorire questo voto unanime di tutto il Consiglio Comunale. Altrimenti – ripeto – come abbiamo detto il primo giorno, potrebbero esserci facili speculazioni dall’esterno perché qualcun altro potrebbe dire: “No, questo Rego-lamento è una perdita di tempo”, oppure “Ci sono cose più importanti da fare”. Non vorrei che si innescasse questo tipo di speculazione da parte di chi magari non è presente o di chi in qualche modo non lo sente proprio perché ha qualche elemento che non lo rappresenta.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere.

Mettiamo ai voti la proposta del Consigliere Spagnolo per una sospensione di 5 minuti.

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta in oggetto che viene approvata all’unanimità avendo riportato n.  voti favorevoli su n.  Consiglieri presenti e votanti.

I lavori del Consiglio Comunale vengono sospesi alle ore 12.07 e riprendono alle ore 12.20.

Il Segretario Generale esegue l’appello nominale per la verifica dei presenti. Essendo, provvisoriamente, in aula n. 13 Consiglieri su n. 17 la seduta viene dichiarata valida.

Presidente GIGANTE

Possiamo riprendere la seduta del Consiglio con 13 presenti e 4 assenti.

Riprendiamo la proposta di ritiro formulata dal Consigliere Decataldo e la mettiamo a votazione se accoglierla o meno.

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta in oggetto che viene respinta avendo riportato n. 1 voto favorevole, n.   11 voti contrari, n. 1  astenuto su n. 13 Consiglieri presenti.

Presidente GIGANTE

Chiede la parola il Consigliere Ivano Decataldo. Prego.

Consigliere I. DECATALDO

Sì, Presidente, se è possibile – appunto – come avevo già annunciato precedentemente, benché non sia stata letta (ne potete fare copia), propongo come totale emendamento di tutto il Regolamento quello che era il lavoro venuto fuori dalla Commissione in quella famosa seduta.

Per cui, siccome immagino che voi abbiate preso già una decisione, chiedo di mettere direttamente ai voti – che immagino saranno negativi – quella che era la proposta discussa e venuta fuori della Commissione Politiche Sociali e Culturali. Qualora fosse bocciata, il mio voto sarà di astensione per il provvedimento posto in votazione successivamente.

Presidente GIGANTE

Passo la parola all’Assessore.

Assessore AGUSTO

A me dispiace, sinceramente, che questo Regolamento non avrà l’unanimità,  secondo quello che è stato preannunciato dal Consigliere Decataldo, al quale sinceramente formulo un invito non formale ma sostanziale e caloroso perché consideri questa proposta la proposta congiunta, perché quella proposta che lei intende mettere al voto, Consigliere Decataldo, non ha nemmeno i pareri di legittimità dei funzionari, quindi non potrebbe in ogni caso essere approvata in questo Consiglio Comunale. Perché quel lavoro di sintesi che lei ha, fatto salvo – come sappiamo – quelle 5 righe iniziali sulle quali la posizione era sospesa, è stato poi mandato proprio per ottenere i pareri di legittimità dei nostri uffici. Quindi quella proposta, purtroppo, non avrebbe nessuna possibilità di essere valida una volta approvata quest’oggi.

Le ripeto: io la invito a considerare questo provvedimento come il frutto del lavoro congiunto perché in realtà lo è. Se poi lei ritiene per questo di dover fare una battaglia su un Regolamento che – ripeto – non ha nemmeno i pareri di legittimità, mi dispiace ma in questa battaglia io non la possa seguire.

Grazie.

Presidente GIGANTE

Grazie, Assessore Corrado Agusto.

Consigliere I. DECATALDO

Presidente, solo una cosa. Assessore, mi rendo benissimo conto che non c’è il parere tecnico, infatti era appunto questo l’invito precedente: di ritirare per verificare eventuali altre possibilità. Devo dissentire dal fatto che c’erano altre differenze, non erano solo i primi cinque righi, ma oltre questo – l’ho già detto prima – non mi andava di entrare nel merito specifico di fare il “maestrino” (“Questo non c’è. Questo non c’è. Questo non va assolutamente”), non ci interessa. Io ho un mandato politico di tutto il La-boratorio Politico che mi ha dato precise indicazioni, non è una questione di battaglia personale, noi – appunto – abbiamo deciso questo aspetto, per cui il mio voto sarà di astensione.

Assessore AGUSTO

Solo una precisazione: non ho mai pensato che fosse una battaglia personale.

Presidente GIGANTE

La parola al Consigliere Spagnolo.

Consigliere SPAGNOLO

Solo per dire che sono dispiaciuto del fatto che la proposta  di ritiro del punto sia stata rigettata, anche perché – come ho avuto modo di dire ai colleghi della maggioranza nella breve sospensione – in una seduta di Consiglio Comunale dove, per decisione ovviamente della maggioranza, si determina il ritiro di due argomenti iscritti all’ordine del giorno importanti al pari di questo, considerato anche che è assente un altro gruppo politico della minoranza che ha partecipato ai lavori della Commissione, ritengo che, considerato tutto questo, non sarebbe stato un dramma per nessuno rinviare, considerato che immagino che ci sarà una nuova convocazione dove affronte-remo i punti che sono stati ritirati.

Di questo personalmente sono dispiaciuto, però nel momento in cui si stabilisce che questo provvedimento viene deliberato in questa seduta, la decisione del mio gruppo è quella di votare favorevolmente.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere Spagnolo.

Passo la parola al Consigliere De Felice.

Consigliere DE FELICE

Brevemente perché ritengo inutile unirmi al rammarico per la mancata unanimità, ma in ogni caso sento il dovere anche di dare una motivazione del rigetto della richiesta di rinvio.

Ora è noto, lo sappiamo, che il provvedimento è stato portato all’attenzione della Commissione competente, da ultimo anche della Commissione Affari Generali insieme a quella delle Politiche Sociali e che in quella sede – come dire? – almeno io ho avuto l’impressione che, al di là di alcune osservazioni (e devo dare atto al Consigliere Ivano Decataldo che le osservazioni erano solo le sue) non vi sono stati interventi da parte di altri rappresentanti, e mi riferisco ai rappresentanti del gruppo assente, osservazioni di carattere sostanziale. Certamente rispetto ad alcune osservazioni di carattere metodologico ho notato una condivisione, ma appunto si trattava di questioni di natura metodologica che, almeno per quanto mi riguarda e per quanto riguarda i Consiglieri di maggioranza, sono state in qualche modo chiarite dall’Assessore competente.

Quindi, esaurito l’aspetto legato all’andamento delle Commissioni ed altro, io ancora resto ancorato ad un’unica osservazione di merito fatta nel corso delle Commissioni congiunte dal Consigliere Ivano Decataldo rispetto ad una precisazione da apportare all’articolo 1 con riferimento alle aree di intervento. Questione che è stata affrontata e ritengo anche risolta in sede di Commissione.

Quindi devo ribadire che la maggioranza consiliare, l’Amministrazione non ritiene di aver rigettato alcuna richiesta di modifica sostanziale perché ancora oggi queste  richieste di modifiche sostanziali, poiché contenute sicuramente… potrebbero evincersi da un esame comparativo delle due proposte ma che mi sembra che non possa essere fatto dopo che questo lavoro è già stato svolto. Quindi oggi anche la proposizione di emendamenti che tali non sono sotto forma di un altro deliberato, quindi di un’altra proposta deliberativa, mi sembra una proposizione che non può trovare accoglimento, ma anche per questioni formali, perché noi abbiamo ricevuto assicurazioni da parte dell’Assessore Agusto che comunque si è tenuto conto dei lavori della Commissione.

Ora posso anche immaginare che dal punto di vista dell’espressione letterale non siano state adoperate le stesse parole però i concetti, i principi sui quali il lavoro è stato svolto abbiamo ricevuto assicurazioni che siano i medesimi. Se ci sono delle differenze letterali, non ritengo che siano quelle questioni sostanziali sulle quali potere creare una frattura per un argomento che tutti condividiamo, perché tutti diciamo di condividerlo però oggi non vorremmo approvarlo per motivazioni assolutamente rispettabili.

Però – lo ripeto – non ritengo che vi siano queste differenziazioni di tipo sostanziale. Probabilmente – e non voglio anticipare l’intervento del Consigliere Ivano Decataldo – vi sono delle questioni che potrebbero essere affrontate sotto forma di impegno da parte dell’Amministrazione Comunale per un effettivo eccellere  operatività dello strumento che andiamo ad approvare, ma non sono questioni che attengono i principi, che attengono la sostanza del provvedimento, quindi nulla che non possa essere oggi contenuto anche in un invito posto all’Amministrazione Comunale nelle forme che riteniamo più opportune ma che non sono differenze di carattere sostanziale. E se ve ne sono differenze di carattere sostanziale, io – lo ripeto – sono qui disposto ad ascoltarle. Ma non le ho ascoltate nel corso della Commissione, fatta salva la diversa formulazione dell’articolo 1 e, quindi, mi meraviglierebbe che queste differenze venissero portate all’attenzione del Consiglio Comunale oggi, non essendo state portate all’attenzione della Commissione competente.

Presidente GIGANTE

Grazie, Consigliere De Felice.

Possiamo andare oltre. Ha già fatto dichiarazione di voto, Consigliere Decataldo.

Consigliere I. DECATALDO

Presidente, faccia come vuole lei! Che le devo dire?! 

Presidente GIGANTE

Mettiamo in votazione la proposta di emendamento del Consigliere  Ivano Decataldo.

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta in oggetto che viene respinta avendo riportato n. 1 voto favorevole, n. 11  voti contrari, n. 1  astenuto su n. 13 Consiglieri presenti.

Presidente GIGANTE

Possiamo procedere con la votazione del punto 6 all’ordine del giorno: “Istituzione del Registro Amministrativo delle Unioni Civili – Approvazione Regolamento”.

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato avendo riportato n. 12 voti favorevoli, n. 1  astenuto su n. 13 Consiglieri presenti.

Presidente GIGANTE

Per l’immediata esecutività.

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata avendo riportato n. 12 voti favorevoli, n. 1  astenuto su n.  13 Consiglieri presenti.

Presidente GIGANTE

Andiamo al punto 7 dell’ordine del giorno: “Maggiore spesa per legali procuratore dell’Ente incaricato nella causa civile del Giudice di Pace di Manduria n. 475/11. Riconoscimento debito fuori bilancio Art. 194, lett. e) D.Lgs. 167/2000”.

Relaziona l’Assessore Sileno.

Assessore SILENO

Se per il Consiglio si può dare per letta la proposta di deliberazione oppure se avete necessità che io relazioni. Attendo.

Interventi fuori microfono.

Presidente GIGANTE

Quindi possiamo passare direttamente alla votazione.

Per chi è a favore?

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all’unanimità avendo riportato n.  12 voti favorevoli su n. 12 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Per l’immediata esecutiva.

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata all’unanimità avendo riportato n. 12 voti favorevoli su n. 12 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Possiamo passare al punto dell’ordine del giorno aggiuntivo: “Sentenza del Giudice di Pace di Manduria n. 1007/12 – Alfonso c/Comune di Sava. Riconoscimento debito fuori bilancio Art. 194 lett. a)”.

Non essendovi ulteriori richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, il punto in oggetto che viene approvato all’unanimità avendo riportato n.  12 voti favorevoli su n. 12 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

Per l’immediata esecutività.

Non essendovi richieste di intervento, il signor Presidente pone in votazione palese, per alzata di mano, la proposta di immediata esecutività del provvedimento che viene approvata all’unanimità avendo riportato n. 12 voti favorevoli su n. 12 Consiglieri presenti e votanti.

Presidente GIGANTE

La seduta è conclusa.

I lavori del Consiglio Comunale terminano alle ore 12.35.

viv@voce

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