RISPOSTA AL SINDACO DARIO IAIA, SUL PAGAMENTO DELLE SPESE LEGALI AL DIPENDENTE INDAGATO DALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI TARANTO
Sindaco IAIA, mi scusi e non me ne voglia: “Ma lei prima di firmare le carte le legge?”
Sindaco Dario IAIA, sempre pronto a rispondere con il solito tono da professore che sale in cattedra nei confronti di un modestissimo direttore di un giornale quotidiano on line che da sempre ha voluto raccontare, a modo suo, quello che avveniva nel Palazzo del nostro Comune.
Come tutti sanno lei fa l’avvocato ed io l’artigiano e, diciamo così, amo questo “lavoro” da giornalista in quanto, lo esercito con passione e con amore. Ora, lasciamo questi discorsi da libro “Cuore” ed entriamo in questa Delibera, Delibera di Giunta comunale nr. 65 del 4.04.2013, in cui cito testualmente la sua risposta al mio articolo su questo oggetto: “…Caforio ha capito ben poco della vicenda e soprattutto delle norme che regolano la materia” tutto sommato potrei anche essere compreso. Ma andiamo alla delibera e cerchiamo di capire tutti insieme quello che mi sono permesso di commentare con il mio solito stile alla “paisana maniera”; infatti non era mia intenzione entrare nel merito tecnico della delibera ma rimanere alla scelta politica come nel mio articolo.
Nell’articolo da lei scritto in risposta al mio, si legge la frase : “Il dipendente pubblico che viene sottoposto a procedimento penale … ha il diritto di nominare un difensore di fiducia e di chiedere all’ente di essere autorizzato ai fini dell’eventuale rimborso delle spese sostenute. Tale rimborso avrà luogo, solo e soltanto, se l’indagato verrà assolto con formula piena o se il procedimento sarà archiviato. In caso contrario, ossia se vi sarà reato non avrà luogo alcun rimborso. Questo sancisce la norma … e queste poche e semplici regole, chi scrive per un giornale di qualsiasi livello, le dovrebbe conoscere o studiare prima di scrivere cose assolutamente inesatte o non vere”.
Ma come mai nella delibera viene scritta una cosa diversa? Ha visto le carte, le ha lette? Se non le ha lette, cosa avete deliberato? E forse se si informasse prima di deliberare eviterebbe di approvare certe delibere …
Nella delibera di giunta comunale n.65 del 04-04-2013, prima pagina e colonna sinistra in basso, il parere del responsabile dell’area economico finanziaria dott. MARINO Aldo cita così: “NEI LIMITI DELL’ACCERTATA ASSENZA DI CONFLITTO DI INTERESSI OPERATA DALL’ORGANO COMPETENTE”.
Scusi Sindaco chi è l’organo competente che avrebbe accertato? Come si fa ad accertare una cosa che ancora non esiste? Se c’è una richiesta di archiviazione avanzata dal Pubblico Ministero è forse lei l’organo competente che ha accertato l’assenza del conflitto di interesse?
Nella seconda pagina recita così la Delibera: “LA GIUNTA COMUNALE CONSIDERATO CHE TALI PRESUNTI FATTI HANNO COINVOLTO L’ING. SAVERIO SCHIRINZI NELL’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO E NELL’ADEMPIMENTO DEI DOVERI D’UFFICIO E CHE NON SUSSITE CONFLITTO DI INTERESSE CON L’ENTE”.
Al punto 4 della Delibera è scritto: “Che l’amministrazione comunale si farà carico del compenso professionale di € 3.240,00 oltre 4% e iva come per legge”
Al punto 5, invece, viene scritto questo: “Che allo stato attuale non sussiste conflitto di interesse con l’amministrazione comunale”
Domanda lecita: come può sussistere conflitto di interesse se ancora non è stato deciso di archiviare o rinviare a giudizio il procedimento della Procura della Repubblica di Taranto su l’ing. Saverio Schirinzi (stando a quello che ci ha raccontato lei, sindaco nel suo articolo)?
Andiamo avanti, al punto 5 della stessa Delibera: “ … nel caso in cui venga accertata l’esistenza di conflitto di interessi … l’ente ripeterà dalla dipendente tutti gli oneri sostenuti per la sua difesa”.
Quindi per chiedere indietro le somme sostenute vuol dire che avete deciso di pagare? E avete anche previsto che possa esserci conflitto di interesse? Tanto da prevedere che chiederete le somme indietro nel caso di conflitto di interesse?
Ma, scusi sindaco IAIA, alla seconda pagina della Delibera non avete scritto che “CONSIDERATO CHE NON SUSSITE CONFLITTO DI INTERESSE CON L’ENTE” ?
Ma sussiste o non sussiste questo conflitto di interesse?
E nell’articolo non avete detto che si tratta di un rimborso delle spese sostenute? Cosa significa rimborso delle spese sostenute? Significa che paga il Comune e poi se non si doveva pagare chiediamo indietro le somme? Non credo … rimborso in italiano significa che paga il dipendente e poi il Comune, se non c’è conflitto di interesse rimborsa le somme sostenute.
In conclusione forse non sono l’unico che ha “capito ben poco della vicenda e delle norme che regolano la materia”.
A dimenticavo una sua nota: “Non è colpa mia se sono costretto a sottrarre tempo che potrei utilizzare in modo più proficuo per chiarire determinati argomenti che, evidentemente, Caforio non conosce”. Spero che il tempo che le ho sottratto serva bene a chiarire le cose, ma non a questo giornale, ma ben sì al savese. Ed è a lui, al savese, che deva dare conto del suo operato amministrativo e non a Viv@voce.
Tanto, è diventato un classico questo a Sava: la mancanza di modestia di chi, a turno, si insedia nella nostra Casa comunale. Fino a quando questo giornale portava, nella passata amministrazione, battaglie su tutto allora Viv@voce era un ottimo strumento di comunicazione e di informazione.
Poi, i casi della vita, chi ieri lo lodava, questo giornale, oggi lo denigra. Faci nienzi … tanta nì mà bituati!
Giovanni Caforio