CIMITERO DI SAVA. IL PLESSO DEI COMBATTENTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, IN VIRTU’ DELLE INFILTRAZIONI DI ACQUA, E’ A SERIO RISCHIO DI CROLLO!

CIMITERO DI SAVA. IL PLESSO DEI COMBATTENTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE, IN VIRTU’  DELLE INFILTRAZIONI DI ACQUA, E’ A SERIO RISCHIO DI CROLLO!

E se lanciassimo una sottoscrizione, tra noi savesi, per ristrutturarlo?

E’ dal lontano ottobre del 2011 che i Vigili del Fuoco di Taranto, dietro segnalazione del nostro giornale, imposero le transenne con il divieto assoluto di entrata nel plesso dei combattenti della prima guerra mondiale in quanto era a serio rischio di crollo. Infiltrazioni di umidità da tutte le pareti esterne, umidità al soffitto e alle lapidi collocate nei diversi punti di altezza.

Verderame diffusissimo, pezzi di solaio caduti per terra, calcestruzzo divelto, intonaco tamburrato, questo era lo scenario che si aprì agli occhi dei Vigili del Fuoco. Davanti a tutto questo “spettacolo” fu inevitabile il divieto di accesso ai parenti dei defunti. Fin a quando c’era a Sava l’associazione nazionale combattenti e reduci della guerra avevamo un riferimento, un interlocutore con cui avviare questo problema. Ma oggi non c’è più nessuno e quindi questo colombario, al momento, resta nel più completo abbandono.

Certo lasciarlo in questo modo è irrispettoso specie per chi ha partecipato alla costruzione di questa nazione e anche per i parenti dei defunti che non sono più padroni di portare un fiore ai loro cari. E’ una situazione abbastanza anomala questa. Credo che il nostro Comune dovrebbe farsene carico, in un modo o nell’altro, di questo problema e fare in modo di dare lustro a questo importante colombario in quanto rappresenta un pezzo di storia del nostro paese. Ma molte volte quando si bussa ad un Comune, e in parallelo ad un’amministrazione comunale che gestisce la Cosa pubblica, spesso e volentieri viene detto che non ci sono soldi per effettuare determinati lavori.

Allora sul banco lanciamo una proposta che, se realizzabile, darebbe dignità al nostro paese anche se in questi momenti le priorità dei savesi sono ben altre e serie, molto più serie. Questa proposta consiterebbe nell’indire una sottoscrizione per la raccolta dei fondi indispensabili per la sistemazione del colombario. A giorni faremo sapere il costo di detti lavori di ristrutturazione. E poi vediamo come si mettono le cose … pronti per partire. Dai!

Giovanni Caforio 

 

viv@voce

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