PIAZZA O VILLA RISORGIMENTO. AD UN ANNO DALL’INIZIO DEI LAVORI … I LAVORI (A SINGHIOZZO) SONO ANCORA IN CORSO!
Che pagliacciata per il paese. Un’autentico schiaffo a tutti i savesi!
Eh già … siamo arrivati al compleanno, dal 2 maggio 2012 data di inizio dei lavori e, a tutt’oggi, siamo ancora con i lavori in corso. Il compleanno di completa recinzione dell’unico polmone verde del nostro centro urbano. Quanti mesi sono passati, lavori iniziati e poi sospesi, iniziati e poi sospesi. Mille chiacchiere su questi lavori, mille polemiche sulla durata degli stessi e mille scuse dell’amministrazione IAIA su questo.
La verità è una sola, ed è alquanto evidente: la villa Risorgimento non è stata consegnata alla nostra comunità. Io credo che ci sono delle responsabilità amministrative in tutto, ma proprio in tutto. E quando ci sono responsabilità amministrative allora vuol dire che il primo cittadino, chiunque esso sia, deve trarre le conclusioni e dire al paese cosa è successo e il perchè di questo esorbitante ritardo della fine dei lavori. Da quando si è insediata l’amministrazione IAIA (fine maggio 2012, ndr) si è trovata subito con questo cantiere aperto e da questa data è iniziato il calvario. Settimane e mesi che passavano. La ditta appaltatrice lavorava a sprazzi nonostante la consegna dei lavori, da contratto, era fissata per il 2 novembre 2012! Tutto lasciava presagire che la data contrattuale non sarebbe stata rispettata. Infatti, passato il termine di consegna dei lavori tutto era fermo e quasi nulla di muoveva! Incalzata dal nostro giornale, l’amministrazione IAIA se ne usciva con diverse giustificazioni.
Da prima diceva che erano le condizioni atmosferiche che impedivano la fine dei lavori (eh già, eravamo alle porte dell’inverno e con il tempo sconfinato, ndr). E questa, al massimo poteva andare. La seconda era dettata, secondo i nostri amministratori, dal bisogno di creare un tratto di fogna bianca (lavori da effettuare con i ribassi dell’importo base della gara) in quanto le pioggie davano seri problemi alla viabilità di quel tratto. E jìè scijuta puru questa!
La terza, invece, era dettata dalla sistemazione del chioscho in quanto quest’ultimo non era stato contemplato nella progettazione primitiva. A postu, mò lu quadru era chiaru. Abbiamo pensato che si era trovato il cerchio alla botte e che questi benedetti lavori potevano arrivare al fotofinish! In questa legenda stavano già alla fase prenatalizia. Poi si sa … gennaio è freddo, febbraio è freddo e marzo accompagna questi primi due mesi dell’anno. Giusto! Se volessimo guardare i lavori da finire e i materiali impiegati (poverissimi) detti lavori avrebbero avuto lo svolgimento al massimo di sessanta giorni, a voler essere generosi per davvero! Invece no! Nel passato mese, e ad essere precisi, in una delle sedute della Commissione dei Lavori Pubblici, presieduta da Arturo De cataldo (PDL), il tutto non era chiaro in quanto l’ipotetica “perizia di variante” sui lavori primitivi era incongruente.
Mancavano alcune “carte”, le quali avrebbero sancito la parola “fine” e sarebbe stato pronto l’ok finale di Villa Risorgimento. Ma nonostante queste “carte” che mancavano, caparbiamente, l’amministrazione IAIA decideva di indire un Consiglio comunale monotematico con l’oggetto: approvazione del chiosco in Piazza Risorgimento. Mentre tutto era pronto per la discussione ecco il clamoroso: la seduta non si svolge in quanto viene ritirato il punto dell’ordine del giorno! Che figuraccia! Viene indetto il massimo organo istituzionale del nostro paese e poi, mentre si sta lì per lì per aprire la seduta, i consiglieri di maggioranza con sindaco IAIA in testa fanno ritirare l’ordine del giorno!
Che figura, e a dire che il sindaco IAIA quando era dai banchi dell’opposizione tuonava di brutto, contro chi amministrava allora, per le stesse azioni che oggi vedono attrice la sua amministrazione. A tutt’oggi lo scenario è spaventoso. Uscirà da questo pantano in cui si è ficcata l’amministrazione IAIA? O passerà un altro anno ancora? Intanto noi contiamo i giorni, ed oggi siamo al 365° giorno. O meglio, un anno esatto. Ed è detto tutto. Ma tutto per davvero Ci viene un dubbio: e tutte le altre cose che stanno sul tappeto da risolvere, quanti anni vorrà ancora l’amministrazione IAIA? Il rodaggio è finito, sindaco e assessori vari. Ora dimostrare il lavoro amministrativo che avete fatto o prodotto. Il nostro giornale dice questo: avete perso la modestia, particolare che inizialmente vi caratterizzava a differenza degli altri.
Credete di essere migliori degli altri che vi hanno preceduto. Ma lo credete voi, però! Se lo credete, o meglio ve lo lasciamo credere, bene! Dimostratelo. Il paese aspetta questo da voi. Sava vi ha eletto per risolvere i problemi di chi, prima di voi, non ha avuto ne volontà e ne amore verso Sava. Un comico di Zelig diceva: fatti e non pugnette! Voi cosa avete fatto finora? I primi o le seconde? Nel dubbio … dabbiti nà mossà ca eti ora!
Giovanni Caforio