CELESTINO PESARE. Un simpatico ballerino che ha ballato in questa Sava che non cambia mai!
Esiste un limite tra realtà e fantasia? Forse se riuscite a seguirmi in questa storia vi accorgerete che c’è stata una persona che è riuscita, per gran parte della sua vita, a vivere sul margine che separa queste due dimensioni e forse spesso un pò più propenso alla seconda
Ma non una fantasia qualunque, piuttosto una fantasia con una logica tutta particolare e altamente personale. Stiamo parlando di Celestino Pesare.
È possibile che alcuni di voi, vivendo a Sava, l’abbiano conosciuto direttamente, io mi devo invece accontentare di delineare la sua figura attraverso i racconti e gli aneddoti che mi sono stati forniti su di lui. Trovo straordinario poter raccontare una vita di una tale e-straneità.
E-straneità perché Celestino era straniero tra la sua gente, straniero nella sua terra, straniero nel contesto storico e sociale in cui si trovò a vivere. Ma la “e” che io ho unito con il trattino sta a significare che lui era comunque unito a questo mondo, lo viveva nella sua interezza e costituiva l’anello di congiunzione tra ciò che c’è, che esiste ed è reale e ciò che si vorrebbe ci fosse.
Il suo modo di vivere la vita, tutto particolare in verità, aveva un effetto straordinario: quello di farti vedere la tua vita da un altro punto di vista.
Ognuno di noi è tentato di vivere come la propria testa gli suggerisce ma ci sono delle regole, dei costumi, dei comportamenti da rispettare se non si vuole risultare fuori dal mondo o essere classificati come “matti”. Ci vuole coraggio, tanto coraggio nel portare avanti ideali che con il tempo forgiano una persona fino a trasformarla completamente.
Saremmo disposti noi, per un credo, ad andare contro tutto e tutti? Contro la morale e, perché no, contro le leggi dello Stato? Celestino fece anche questo. Portò avanti una sua idea, con coraggio, fino alla reclusione.
Manuela Chimenti