Viaggio verso le nostre marine: Lido Conche, Marina del Comune di Lizzano / 4
Lido Conche. 27 Luglio 2013. Eccovi serviti. Ecco serviti tutti coloro che si chiedevano se, in linea a come fatto recentemente, avremmo esaminato “le Conche”, tratto di litorale appartenente al Comune di Lizzano
Anche da lì, ovviamente, le notizie che arrivano non sono per nulla buone e piacevoli: spiagge sporche, strade piene di rifiuti, assenza dei servizi di base, abusivismo edilizio.
Arrivando presso la località da Trullo di Mare, immediatamente sulla destra, è possibile osservare un notevole canneto di bambù spontaneo che, anziché crescere nella normalissima terra, cresce tra rifiuti di diversa tipologia e provenienza. Ma la vera e propria piaga della marina sono i resti di materiale edile disseminati un pò su tutto questo tratto di costa. Se potrebbe risultare lontanamente ammissibile rinvenire tali tipo di rifiuti ammassati nei pressi dei cassonetti per l’immondizia, non si può affatto transigere quando questi si trovano in prossimità della spiagge o, addirittura, su di esse. Lo spettacolo non è dei più belli. Questa Marina risulta, dal panorama come ci accogliere, uno scempio. Uno sfregio alla natura. Un degrado che sarebbe stato possibile eleimnare, se non arginare, con maggiore controllo del territorio e con l’applicazione di forti sanzioni economiche verso chi lascia rifiuti di ogni genere davanti ai cassonetti o lungo il litorale.
Il senso del civismo va installaato nelle nostre teste e non ci vorranno certamente secoli a far sì che le nostre, brutte, abitudini cambino. La cosa che più spiace è osservare che, proseguendo in direzione Lido Silvana, si giunge ad un tratto di lungomare che sembra quasi non appartenere alla provincia di Taranto tanto è la pulizia e la perfezione che lo caratterizzano. Stiamo parlando del “Canale”. Tale ritaglio di litorale sfiora l’incredibile: spiagge limpide, servizi efficienti, strade immacolate, tutto è in perfetto stato. Il motivo? La quasi totalità del litorale è in gestione a lidi privati e resort che si occupano, a riguardo dei propri interessi, di mantenere spiagge e infrastrutture nel massimo splendore possibile. Questo dimostra chiaramente, quindi, che ciò che manca a noi cittadini è la buona volontà, quella libera da vincoli e da interessi personali. Non si vuole puntare il dito contro nessuno, a questo ci pensi ognuno di voi, ma è giusto conoscere la realtà che è intorno a noi. Reiterare i soliti messaggi di partecipazione e collaborazione di ognuno di noi sarà sempre impervio e difficile se la collettività non deciderà di dare una svolta. A chi spetta dare la prima forte sterzata?
Andrea Prudenzano