MONACIZZO. Una serata incantevole a spasso tra le vie di un borgo che, a due passi da noi, quasi non si conosce
Un programma vario e denso quello offerto dalla Pro Loco di Torricella il 3 agosto con la loro 1ª edizione della SAGRA MEDIEVALE “Tra storia, tradizioni e sapori”
Si inizia subito alle ore 20:30 con la sfilata dei cortei storici debitamente presentati, per primo quello in onore della Madonna di Loreto di Monacizzo legato all’antico miracolo che impedì all’ invasore saraceno di saccheggiare il popolo del borgo.
Poi De Falconibus (Pulsano), Dell’Antoglietta Signori di Montei-Jasi, ilCorteo dello Schiavo (Sava), infine giungono nella piazzetta antistante la chiesetta di Loreto gli sbandieratori e musici di Oria rione San Basilio, con la loro esibizione spettacolare e affascinante al tempo stesso.
Una volta finita la prima adunanza della rappresentanza si procede in direzione del centro storico, nel quale si svolge un secondo momento di raccolta nella piazzetta all’entrata del centro con ancora una volta sbandieratori, musici e sputafuoco a farla da padrona. Finchè, ripreso il cammino, si procede in direzione del punto in cui una volta era sede il castello monacale sede dei monaci bizantini.
Là vicino era previsto il gioco medievale l’albero della cuccagna, tre le squadre a contendersi il primato di abili e impervi scalatori TAPA∑,TARAS e IVO, con questi ultimi che risulteranno essere i vincitori che godranno delle prelibatezze appese sulla giostra. Non si ha il tempo di guardarsi attorno che di lì a poco si inizia con i ritmi caldi e popolari dei Selva Cupina, uno spettacolo che spazia tra tarantelle, pizziche, stornelli e tammurriate, uno spettacolo che ha il suo clou nella rappresentazione della tarantata.
Intanto per i vicoli, tutti addobbati in stile medievale, era possibile addentrarsi e guardare l’allestimento del mercatino del gruppo LOA ed altri artigiani locali, il tutto gustando le delizie della nostra cucina preparati dalla stessa Pro Loco e degustando del buon vino della Vinicola Cicelle.
Foto di Pasquale Reo
