RACCONTI / 13. “Ancula a ki te muertu!”

RACCONTI / 13. “Ancula a ki te muertu!”

Un commerciante leghista che non ama molto i terroni …

Un giorno entra nel suo negozio un savese e chiede:

Ulia nu Whiskas pi la jatta mia

Il negoziante capì dalla parlata che era del sud e disse…

E dov’è il tuo gatto?

La jatta stei a casa, mica mi la portu appriessu …

Il commerciante, maliziosamente:

Se vuoi Whiskas, devi portare il tuo gatto con te. Niente gatto, niente Whiskas.

Il savese incazzato, torna a casa, prende il gatto e torna in negozio dove finalmente riesce a comprare Whiskas.

Due giorni dopo, lo stesso savese nello stesso negozio chiede:

Nuu cannali pi llu cane mia.

E dov’è il tuo cane?

Il savese aveva già imparato. Arrabbiatissimo va a casa, prende il cane, torna ed ottiene il collare. Però, mentre se ne va, il commerciante gli fa: “Spero che tu abbia capito che qualsiasi cosa ti serve dal mio negozio per poterla avere devi portare la cosa a cui serve  … la ga capì terun?”

Il giorno dopo, il savese entra in negozio con un sacchetto di carta e chiede al negoziante di mettere la mano dentro. Quello si rifiuta, però dopo un pò cede e mette la mano dentro il sacchetto.

Il savese: “ Na, na tocca ccua! Eti morbida?”

– Sì, è morbida.,..cos’è???

“Sa ulia cattu nnu rotulu ti carta igenica !!!  E t’aggiu nnuttu la mmerda … ancula a ki te muertu!”

Ubaldo Maggi

 

viv@voce

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