TORRE OVO “MARINA DI TORRICELLA”: CARCASSE DI CANI IN PUTREFAZIONE ABBANDONATI NELL’ORTO DI UN FABBRICATO IN CUI DIMORA UN INDIGENTE!”

TORRE OVO “MARINA DI TORRICELLA”: CARCASSE DI CANI IN PUTREFAZIONE ABBANDONATI NELL’ORTO DI UN FABBRICATO IN CUI DIMORA UN INDIGENTE!”

Sono anni ormai che a seguito di lamentele che mi giungono puntualmente ogni anno durante il periodo estivo da parte dei villeggianti di Via Delle Foche della zona balneare di Torre Torre Ovo, vengo investito per interessarmi della situazione di degrado ambientale che potrebbe sfociare pericolo per la sicurezza e l’incolumità pubblica

La fonte di tale pericolo è rappresentata da un fabbricato che presenta bruciature ed annerimenti ai muri relativi ad incendi appiccati all’interno del fabbricato (nel cui orto il “dimorante” che vive 365 giorni all’anno in compagnia di cani randagi) ha lasciato per giorni le carcasse dei cani in putrefazione. Le condizioni di “sopravvivenza” di questa persona di circa 55 anni, il quale percepisce una pensione di invalidità di 287 euro mensili, sono state da me più volte segnalate con Esposti indirizzati al Sindaco e agli Assistenti Sociali del Comune di Torricella (Dott.ssa Costanza Torrelli) nonché all’ASL Ufficio Igiene e Sanità Pubblica dell’ Unità Operativa di Manduria. I sopralluoghi effettuati a seguito dei miei esposti hanno attestato la presenza dei cani randagi (che non consentono ai bambini figli dei villeggianti di uscire per strada per paura di essere aggrediti come è già avvenuto in qualche circostanza), le pessime condizioni del fabbricato in stato di assoluta mancanza di igiene e il potenziale pericolo per la pubblica incolumità (fabbricato sprovvisto di servizi igienici, acqua corrente, energia elettrica porte e infissi).

Il mio interessamento sulle condizioni di sopravvivenza di questa persona, che ha bisogno di essere aiutata, peraltro amplificato anche dagli organi di stampa, ha prodotto “SOLTANTO” un’ Ordinanza Sindacale (la n. 21 del 25 10.2012) con la quale il Sindaco del Comune di Torricella ha intimato ai parenti la “bonifica e la messa in sicurezza del fabbricato”.

Uno dei parenti (un fratello) ha immediatamente provveduto alla “bonifica” del fabbricato ma, a distanza di qualche mese, lo stesso è ritornato ad essere interessato da rifiuti di varia natura. Ed ultimo, l’abbandono nell’orto delle due carcasse di cani in putrefazione morti non si sa se di morte naturale oppure violenta.

Per giorni i villeggianti di via Del Gambero e delle vie parallele hanno dovuto subire e respirare “l’irrespirabile” fetore dei poveri animali morti che il caldo dei giorni scorsi ha contribuito ad accelerare il processo di decomposizione, ora finalmente trovata la “fonte” e rimosso il pericolo per la salute pubblica,sarebbe anche il caso che le autorità preposte incominciassero a pensare ad aiutare questo essere umano che per 365 giorni all’anno si rapporta prevalentemente con gli animali suoi unici “compagni di sventura”.

Forse ci sarà ancora una volta qualche Assistente Sociale che andrà a trovarlo, ma questo non basta, occorrono provvedimenti che possano risolvere alla radice il “problema umano”!

Mimmo Carrieri

viv@voce

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