LA DISABILITA’? SEMPLICEMENTE UNA CONDIZIONE, NON UNA MALATTIA!
Da Claudio Rimoli, riceviamo e volentieri pubblichiamo
Caro Direttore, le scrivo perchè voglio parlarle di un tema che non viene mai affrontato nel modo giusto, è sul quale sono estremamente ferrato: la Disabilità. Questo articolo nasce istintivamente, dopo aver letto una notizia che recitava così: NON MANDATE I VOSTRI FIGLI A SCUOLA, CI SONO I DISABILI. E SONO MALATI! La prima cosa da dire ad alta voce è questa: la Disabilità è una condizione non una malattia. I Disabili si ritrovano a vivere delle situazioni non scelte da loro, ma imposte dal destino. L’aspetto che mi ferisce di più al giorno d’oggi, è vedere e sentire dalla maggioranza della gente, diffidenza nei nostri confronti. Siamo Persone Normali come Tutti gli Altri, non abbiamo niente in meno.
Siamo spesso DIMENTICATI, EMARGINATI, ESCLUSI. Per colpa di una società che non ci valorizza come dovrebbe e come noi meriteremmo.
Nel Mio Paese ad esempio, non esistono luoghi che favoriscano l’integrazione e l’aggregazione, perchè le istituzioni sono assenti. Sia a livello locale, sia a livello nazionale. I politici fanno sentire la loro vicinanza, soltanto nel momento in cui devono privarci di qualche nostro diritto.
Voglio vivere in un contesto dove posso essere ancora considerato UTILE. Invece attualmente vivo in un contesto dove mi si considera una PESANTE PALLA AL PIEDE.
Gli handicappati come vengono spesso malamente definiti non rappresentano un pericolo per la comunità, ma possono essere una preziosa risorsa, se qualcuno finalmente se ne accorgesse.
Ognuno di Noi dovrebbe avere la possibilità di poter esprimere al meglio le proprie capacità, perchè nel mondo non esistono incapaci. Tutti sono in grado di saper fare più o meno qualcosa. Ricordatelo!
Abbiate fiducia in noi, possiamo essere importanti per un Futuro Migliore.
Non toglieteci la speranza. Non siate ciechi, sordi e muti. NOI ESISTIAMO!
Nel 2007 mi sono diplomato. Chi mi impedisce di poter lavorare, ad esempio?
Oppure, perchè devo privarmi del diritto di avere una vita privata?
Ero cosciente del fatto che una volta terminata la scuola, la Mia Vita non sarebbe più stata la stessa. Perchè avrei perso tutti i rapporti instaurati fino a quel momento. Ma non immaginavo minimamente fosse così dura e difficile.
Quando andavo a scuola, stavo bene. Quando andavo in piscina, stavo bene. Quando facevo ippoterapia, stavo bene. Voglio tornare a stare bene di spirito, come lo ero allora.
Ho dei grandissimi genitori che hanno fatto tantissimo per Me, Purtroppo però, la Vita come tutti sappiamo, non è eterna. Ed è proprio per questo, che si devono costruire delle soluzioni affinchè i disabili vivano adeguatamente anche quando si ritroveranno a restare soli.
Questo è il compito delle istuzioni. Questi temi dovranno essere prima o poi coraggiosamente affrontati, perchè non li si può evitare per sempre.
Non ho scritto questo articolo, per mania di protagonismo, ma per provare a risvegliare le coscienze di ognuno.
Finchè avrò voce lotterò sempre in favore dei diritti dei Diversamente Abili.
Il muro delle differenze, va abbattuto al più presto. Non c’è tempo da perdere!
Avviandomi a conclusione, voglio ringraziare la MIA FAMIGLIA che mi ha insegnato TANTO, è sono così lo devo a LORO.
Il secondo ringraziamento voglio farlo ai MIEI AMICI, che pazientemente mi sono ACCANTO e che grazie al loro SOSTEGNO, alla loro VICINANZA ed al loro AFFETTO mi stanno facendo scoprire che la VITA può essere anche BELLA. GRAZIE. VI VOGLIO BENE. SIETE I MIGLIORI!
L’AMICIZIA è un SENTIMENTO IMPORTANTISSIMO per tutti, ma lo è ancora di più specialmente nella VITA di un Diversamente Abile.
Perchè i VERI AMICI ti considerano sempre UNO DI LORO, riuscendo ad andare ben oltre quello che appare.
Non voglio più fermarmi a riflettere pensando: chissà come sarebbe stata la Mia Vita, se avessi potuto camminare.
Ma voglio pensare: Nonostante la mia situazione, quali sono le cose che posso fare adesso, a 25 Anni?
Ringrazio anticipatamente tutti coloro che vorranno lasciare una riflessione, su questo tema.
Claudio Rimoli