TORRICELLA. Turco: “L’amministrazione De pascale aspetta solo le indennità mensili”
E incalza: “I problemi vengono solo rinviati e non affrontati”
Tutti ormai pensavano che Torricella-Monacizzo, con la maggioranza ”Depascale”, avesse toccato il fondo politico-amministrativo. Invece, giorno dopo giorno, i problemi si sommano, si rinviano aspettando solo le indennità mensili e augurandosi che i futuri amministratori possano risolverli, sistema collaudato e comprovato dai dati dell’indebitamento 1996-2006.
Certo che se i cittadini torricellesi, le mamme, i padri, i parrocchiani potessero liberamente raccontare scevri da qualsiasi pregiudizio, la vicenda spirituale-politica che inesorabilmente vox populi, sta portando la scuola dell’infanzia parrocchiale verso la chiusura o l’interruzione o il ridimensionamento del servizio, nonostante che i torricellesi abbiano per anni creduto in una istituzione che con enormi sacrifici ha formato e impartito una educazione ai nostri figli, si potrebbe si potrebbe scrivere un copione adatto a un film tragicomico, se non fosse per la portata umana che lo caratterizza e che sta congelando per le future generazioni una memoria storica disdicevole. Naturalmente tutti capiranno facilmente a cosa e a chi si riferisce il copione.
Adesso però bisogna verificare per quale motivo questa sacra istituzione potrebbe interrompere la propria attività, per motivi forse economici?Esiste forse un buco di bilancio nella gestione dell’asilo parrocchiale? Asilo che avrebbe dovuto curare più le anime che il corpo visto che in quel bilancio ci sono i sacrifici di decine e decine di genitori e il modesto contributo dell’amministrazione comunale. Amministrazione che non può di fronte ad una simile vicenda rimanere silente, senza intraprendere iniziative opportune a livello politico e non solo.
I toricellesi questa volta esigono chiarezza trasparenza ed un minimo di impegno da parte di codesta amministrazione comunale, quell’ impegno che manca ormai da trenta mesi. Certo è, che se l’impegno si dovrà concretizzare con scelte inopportune e non risolutive, sarebbe preferibile soprassedere per non coprirci ancora un volta di ridicolo con scelte inappropriate.
Chiedo un atto di coraggio, chiedo al sindaco la convocazione di un consiglio monotematico aperto al pubblico, alla presenza delle istituzioni religiose, per chiarire fino in fondo questa situazione contestualmente ricercare una soluzione per salvare l’asilo parrocchiale e renderlo fruibile a chi ne faccia richiesta.
Sono convinto che alla fine con l’impegno di tutti una soluzione condivisibile si troverà, anche se a pagare saranno i soliti cittadini onesti, forse con il solito sistema incidendo sulla solidarietà, umanità e coraggio che caratterizza il mondo contadino. Alla fine chiederanno proprio a loro, regalando una parte del loro raccolto di salvare l’asilo parrocchiale.
Giuseppe Turco