“Uè Ggiuà? Sientimi a mmei. Quisti sò pescjiu tì lotri”
Quell’incontro con il savese nel passato novembre 2012 …
Premesso che questo giornale è sempre disponibile, anzi disponibilissimo a fermarsi per strada e dialogare con i savesi. Ma alcune volte non è che non vogliamo ascoltarli ma chiediamo prudenza e tempi necessari. Il dialogo verteva sulle capacità amministrative della squadra IAIA e del suo giovane sindaco. Il savese insisteva e mi ripeteva a vuoto il classico detto savese “zuccati e lassati”. Nella conversazione cercavo di spiegare a lui che in tutte le cose ci vuole il tempo. Il tempo, in genere, è maestro. Poi detto a me questo era come se fosse un atto d’accusa, indiretto.
O meglio, avere caldeggiato la vittoria, come giornale direttamente e anche come candidato sindaco (indirettamente) della lista civica “Sava, un futuro migliore” del Patto per Sava. Inoltre, avere anche votato al ballottaggio IAIA anzi chè Bellocchi. Quindi, indirettamente, mi sentivo anche responsabile di questa vittoria elettorale conseguita dal cartello su citato. Ma tutto questo però non ha allontanato il nostro giornale a guardare con attenzione le fasi amministrative che la squadra IAIA affrontava. Il boom delle buche stradali poi è stato un vero e proprio disastro dell’amministrazione IAIA. Un vero disastro. Non sono riusciti ad organizzare le riparazioni stradali in tempo reale. E qui, senz’altro, le diverse centinaia di contenziosi aperti sulle buche aspettano solo l’ok del giudice di pace per essere pagati.
Altro disastro: Piazza Risorgimento. Dopo un anno viene approvata una perizia di variante che libera definitivamente la costruzione del nuovo chiosco che, nel progetto primitivo, non c’era. Oggi è stata data la concessione edilizia ad un chiosco, di circa mq. 50, in completa mancanza di sintonia con il verde della Villa. Altro disastro. Sono passati 15 mesi, dal suo insediamento, e l’amministrazione IAIA non è stata neanche capace di consegnare la villa ai savesi prima dell’apertura del nuovo anno scolastico. Finanziamenti persi: sono stati circa un milione e quattrocento mila euro di finanziamenti persi. Chi sa perchè, gli altri Comuni hanno partecipato e attinto a questi fondi disponibili e il nostro Comune no! Chi sa perchè!
Cantieri aperti, proprio come li chiama il dott. Calasso, assessore ai Lavori Pubblici. Spesso in politica si dice che “c’è chi pianta l’albero e chi coglie i frutti”. Ecco, questo è successo in questi passati 15 mesi di amministrazione IAIA. Hanno trovato il piatto bello e pronto e, amaramente, non lo sanno neanche gestire. Tutti i lavori della serie “Cantieri aperti” professati dal dottore Calasso sono frutto del lavoro della passata amministrazione. Che ne prendano atto, ma tanto lo sanno e fanno gli “indiani”! Vogliono far capire che i lavori comunali in corso sono tutto merito loro. Assolutamente no! La domanda che ci poniamo, ora, è questa: mo che stanno finendo i lavori ricevuti in “eredità” che farà l’amministrazione IAIA? Dirà che non ci sono soldi, dirà che c’è la crisi, dirà che le spese dei Comuni sono state tagliate dal governo centrale in virtù del taglio della spesa pubblica? Cosa dirà? Ascolteremo ben bene le loro dichiarazioni.
Per non parlare del disastro amministrativo nell’aver dato la morte ai due Pini d’Aleppo di Piazza Risorgimento, i quali godevano di ottima salute! Quanto al rapporto con questo giornale, e con Carrieri collegato, IAIA e compagnia bella se lo sono giocato sul rapporto che inizialmente c’era di simpatia. Ma questo era prima delle elezioni o meglio, quando IAIA era all’opposizione. E’ più giusto dire questo. Sono stati arroganti in modo inverosimile. Hanno perso quella modestia che forse non avevano ma la professavano. Onestamente devo dire di aver sbagliato la valutazione di questi nuovi amministratori. Davvero. Non me ne faccio una colpa, per nulla. Ma so benissimo che il loro valore lo misuro ogni giorno sulle pagine di questo giornale e dei suoi innumerevoli lettori. A questi ci teniamo noi, ai nostri lettori.
A questi amministratori, IAIA in testa, dico solo questo: è passato il 30% del vostro mandato amministrativo. Il 70% vi aspetta. Se vi aspetta poi!
Giovanni Caforio