“AvvocaTicchio GnèGnè”, “Giornalicchio Inveticchio” e tanti altri …
Ovvero, come esasperare i toni sulla libera informazione. Denigrando le persone …
Questi strumenti, facebook su tutto, sono molto importanti in quanto ci danno, e danno a tutti, la libertà di espressione al di fuori di censure o altro. Quindi, trattasi di libertà molto importanti, dobbiamo fare attenzione a saperle usare. Molti lettori, in privato, ci mandano messaggi di un “Giornalicchio invetticchio” che sapara a zero su Viv@voce. Fa nulla, stia tranquillo. Anzi, il termine “Vivafogna” lo rimandiamo a lui e a tutti quelli che commentano i suoi link. Si stanno usando pagine molto importanti per la nostra democrazia le quali vengono infangate da balordi e stupidi che, alzandosi al mattino, hanno il solo unico pensiero di come rompere i coglioni a Viv@voce.
Molti di questi li abbiamo già radiati ma ce ne sono ancora altri. Certo mascherati. Stiamo arrivando anche a loro. Un lettore mi diceva che sulle pagine di questo “Giornalicchio inveticchio” hanno preso di mira un “nano” che, secondo loro, è “AvvocaTicchio GnèGnè”. Scrivono di lui, del così detto “nano”, peste e corna. Corna su tutto. Bene, quanto a corna è valido il classico detto “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Senz’altro il cesto delle pietre resterebbe per molto tempo pieno e senza nessuna pietra rilevata e pronta per essere scagliata! Cari lettori e amici di facebook: non avete l’idea di quante lettere anonime arrivano a questo giornale.
Sapete di cosa parlano? Delle prodezze erotiche della moglie di un primo cittadino, o ancora di quelle della moglie di un assessore, o peggio ancora di quello di un attentato simulato alla propria auto giusto e per dare continuità ad un certo clima che, vorrebbe vedere, vittima chi vittima non lo è affatto. E allora questo clima dell’odio o della vendetta non appartiene a questo giornale. Anzi, a questo giornale appartiene la risoluzione delle tematiche che attanagliano il nostro paese.
Sì, quelle sì che ci interessano. Il resto sono solo chiacchiere. E sulle chiacchiere, onestamente, non si edifica nulla, Per il resto, per chi crede di sentirsi infangato, c’è il Codice penale a cui può fare riferimento nel momento in cui la sua persona viene colpita. Come, d’altronde, è giusto.
Le libertà sono importanti. Tante persone, uomini e donne, hanno lottato duramente per averle. Noi, oggi, ne stiamo benficiando. Non buttiamole al mare. Cerchiamo di tenercele care care. Abbassiamo i toni. La civile conversazione è maestra nel dialogo.
Poi, ma è naturale questo, ognuno di noi può avere le sue idee o i suoi propositi, gustissimi per carità.
Ma il rispetto, è innegabile questo, è alla base di tutto.
Giovanni Caforio