MANDURIA. INVASO/DISCARICA “POZZELLE-RUGGIANO”

MANDURIA. INVASO/DISCARICA “POZZELLE-RUGGIANO”

Una storia infinita …

Questa mattina presso la Stazione Carabinieri di Manduria è stata presentata una denuncia c/ignoti per presunta “responsabilità omissiva” derivante dalla mancata messa in sicurezza dell’area e dell’invaso delle acque meteoriche ristagnanti, adibito a discarica abusiva a cielo aperto di “rifiuti speciali” e “speciali pericolosi”. La denuncia è scaturita dalla mancata messa in sicurezza dell’area, nonostante il Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Taranto, a seguito di un mio Esposto e al successivo sopralluogo dei Vigili del Fuoco di Manduria effettuato in mia presenza il 13 marzo 2013, avesse attestato con proprio Verbale il pericolo per la pubblica e privata incolumità. Sono trascorsi 6 mesi e la “bomba ecologica” è sempre lì! Lo stato dei luoghi è a “fermo immagine”,  anzi, la situazione, sia sotto l’aspetto ambientale che igienico sanitario, è ulteriormente peggiorata a causa dell’ aggiunta di altre lastre di eternit tubi di amianto e plastica data al fuoco.

I proprietari dei terreni agricoli coltivati a vigneto adiacenti al “precipizio invaso”, fonte di insetti e di emanazione di cattivi odori che soprattutto in estate rendono l’aria irrespirabile sono esasperati e dopo le tante petizioni sottoscritte negli anni scorsi, ora non sanno più cos’altro fare. Mi è stato chiesto di interessarmi a far venire sul posto “Striscia” (cosa che ho già fatto prendendo contatti con Fabio al quale ho trasmesso via e-mail un dossier sulla vicenda, e nei prossimi giorni mi farà sapere se, e quando verranno a Manduria). 

Certamente è una situazione “kafkiana” che dura da anni ormai in barba alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica che dovrebbe essere garantito dai rappresentanti delle istituzioni, enti pubblici (vedesi  D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, e successive modifiche e integrazioni ed in particolare il potere di ordinanza del sindaco ai sensi dell’art. 50, comma 5, dello stesso TUEL e dell’art. 54, comma 4, come riformulato dal D.L. 25 maggio 2008, n. 92. Conv. In L. n. 125/2008) e privati, dalle persone fisiche e giuridiche preposte a rimuovere o quanto meno ad  arginare il pericolo peraltro, come già detto, rilevato dai Vigili del Fuoco in occasione del sopralluogo.

Mimmo Carrieri   

viv@voce

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