UNIONE ODONTOTECNICI ITALIANI. Al via il Primo “Dental Day” progetto di solidarietà e sensibilizzazione sociale
“La figura dell’odontotecnico accostata all’abusivo va dimenticata”
E’ con questa affermazione, che il Dottor Luigi Genzano, odontoiatra di Matera, apre il suo intervento circa il fenomeno dell’abusivismo odontoiatrico. Uno dei tanti temi trattati nella giornata dedicata all’informazione e al sociale in quel di San Pietro Vernotico (BR). Abusivismo odontoiatrico, team odontoiatrico moderno, ruolo dell’odontotecnico nel panorama europeo, diritti del cittadino paziente, turismo dentale e studi dentistici low cost, sono stati i punti salienti di questa giornata all’insegna dell’informazione e della solidarietà, organizzata dall’Unione Odontotecnici Italiani e fortemente voluta e appoggiata dal Sindaco di San Pietro Vernotico, l’Avvocato Pasquale Rizzo, il quale ha patrocinato l’evento tenutosi presso la Sala Consiliare del Palazzo di Città.
Presenti all’incontro anche il Senatore Giuseppe Caforio, Il Direttore Confartigianato Brindisi Antonio Solidoro e il Presidente Odontotecnici Confartigianato Brindisi Agostino Lanzillotti. Di importante impatto informativo, gli interventi di tutti i relatori, esperti nel settore, che hanno contribuito a lasciare il giusto messaggio al cittadino paziente. La figura dell’odontotecnico regolamentata da un Regio Decreto del 1928, è stata “severamente” commentata e messa in chiaro alla luce di quanto oggi avviene negli studi odontoiatrici.
Importante ed esaustivo il commento di uno dei relatori, l’Avvocato Alessandro Paladini di San Pietro Vernotico, il quale ha brillantemente illustrato gli aspetti legali della piaga dell’abusivismo odontoiatrico: “legge obsoleta, dal contenuto grammaticalmente arcaico. All’odontotecnico è fatto divieto assoluto di praticare azioni cruente e incruente nella bocca del paziente sana o malata” ripreso l’articolo 11 del Regio Decreto, il legale Paladini commenta “Nel nostro dizionario della lingua italiana, cruento sta per azione che provoca gravi sanguinamenti, e non è quello che avviene nei tempi odierni, poiché tutti gli studi odontoiatrici sono oramai all’avanguardia e utilizzano strumentazioni idonee e quasi indolore. L’odontotecnico che effettua le cosiddette ‘prove di congruità’ per assumersi i rischi e responsabilità di quanto fabbricato, stando al Regio Decreto, viene accusato di abusivismo”.
Non lontana la risposta del Presidente Nazionale dell’Unione Odontotecnici Italiani, l’odontotecnico Rosario Nocera di Gallipoli, che sottolinea la contraddizione tra il Regio Decreto del 1928 e la nostra Carta Costituzionale citando l’articolo 33 “L’arte e la scienza sono libere e ne è libero l’insegnamento”. Un connubio tra arte e scienza, a dire del Nocera, è la professione dell’odontotecnico. L’arte del fabbricare la protesi sposa la scienza, poiché vengono utilizzati per la sua realizzazione materiali biocompatibili, e il
dispositivo viene appunto costruito per interagire con il corpo umano. “L’odontotecnico è tenuto a rilasciare una dichiarazione di rischi e responsabilità circa il manufatto costruito”
Trattasi della dichiarazione di conformità, o certificazione CEE attualmente regolamentata dalla direttiva europea 47/2007. “E’ un diritto del cittadino che richiede la protesi dentaria”. Con questa affermazione apre il suo intervento il Segretario Nazionale dell’Unione Odontotecnici Italiani, Cosimo Ricci odontotecnico di Montemesola. “La dichiarazione di conformità viene rilasciata in triplice copia, ed equivale al marchio CEE, non potendo essere questo, posto sulla protesi. Una copia resta al fabbricante per tredici anni. Nonostante l’assunzione di responsabilità, da parte degli odontotecnici, noi non possiamo avere alcun contatto con il paziente, ci assumiamo la piena responsabilità di un dispositivo che andrà ad influire sulla vita del paziente, senza avere la possibilità di constatarne i rischi. Delle restanti due copie della dichiarazione da noi rilasciata, una il medico deve consegnarla al paziente”.
Questo spesso non avviene, quando ci troviamo di fronte all’abusivismo odontoiatrico. “L’abusivo guarda solo ed esclusivamente il lato economico poiché non ha altre conoscenze”. Il Dottor Luigi Genzano continua: “Il paziente che si rivolge in uno studio abusivo, di cui è ignaro, mette in grave pericolo la propria salute. Uno studio odontoiatrico che non offre una visita preventiva, una radiografia, cure adeguate e un’igiene adeguata, non è un vero studio odontoiatrico.
Agli abusivi sta a cuore l’economia, non la salute del paziente. Un abusivo non richiederà mai una radiografia, poiché non ha le conoscenze per interpretarla e diagnosticare. L’abusivo non è l’odontotecnico che collabora con l’odontoiatra, ma chi si improvvisa medico senza conoscenze alcune. Per non incorrere in abusivi, bisogna innanzitutto scegliere i Centri Dentali dove i dentisti rispettano i loro collaboratori”.
La figura dell’odontotecnico oggi giorno è presente nello studio odontoiatrico, fa parte del “team dentale moderno”, argomento discusso dal Dottor Cosimo Andrisano, odontoiatra.
“Il team dentale moderno è composto dal medico odontoiatra, dall’odontotecnico, dall’igienista dentale, dalla segretaria e da tutti i collaboratori” Un’equipe insomma, in cui queste figure menzionate dal Dottor Andrisano, sono complementari l’una con l’altra.
A concludere i lavori l’intervento dell’odontotecnico di San Pietro Verntico, Esmeraldo Gesuè, nominato coordinatore provinciale dell’Unione Odontotecnici Italiani, un addetto ai lavori insomma, di fondamentale importanza nell’organizzazione dell’evento di sensibilizzazione e solidarietà, che oltre una vasta infarinatura per il cittadino, vedrà anche la realizzazione della cosiddetta “protesi sociale”, ovvero una protesi dentaria regalata ad un cittadino di San Pietro Vernotico, con basso reddito, previo bando comunale, da parte del Sindaco Avv. Pasquale Rizzo.
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