Fai Cisl. Nota di Antonio Castellucci, Segretario Generale
“Il futuro dell’ Elisir Borsci sembra incoraggiante”
Abbiamo giudicato costruttivo l’incontro avuto in occasione della procedura di consultazione sindacale, presso la Provincia di Taranto, con l’Azienda BSM S.r.l. della Famiglia Caffo, imprenditori del Sud di Vibo Valentia, produttori del “Vecchio Amaro del Capo”.
Essa è risultata aggiudicataria della procedura di affitto, presso il Tribunale di Taranto, dell’ Azienda produttrice Elisir Borsci San Marzano in liquidazione per fallimento, per la durata di 12 mesi prorogabili per ulteriori 12, con l’impiego di 10 unità su 18 dipendenti e con diritto di prelazione da esercitare sull’eventuale acquisto dell’Azienda fallita.
Per le notizie da noi acquisite, il futuro dell’ Elisir Borsci sembra incoraggiante in quanto la BSM S.r.l. è un’Azienda ad alta specializzazione ed esperienza nel settore, leader nel Mezzogiorno e tra le prime in Italia.
Il piano industriale non possiede il taglio del progetto faraonico però delinea politiche aziendali finalizzate alla rimessa in funzione ed alla ottimizzazione dell’intero ciclo produttivo dell’Elisir Borsci San Marzano, alla valorizzazione del capitale umano, all’eventuale polifunzionalità delle maestranze una volta sottoposte ad adeguata formazione.
Non per ultimo, prevede investimenti economici canalizzati alla penetrazione commerciale del marchio storico di Taranto, su un mercato che sarà non solo locale e regionale ma anche nazionale ed europeo.
Elemento ulteriore da mettere in risalto, a nostro avviso, come valore aggiunto della consultazione è stata la presenza di Confindustria che è soggetto sociale imprescindibile per la condivisione di politiche di sviluppo e di occupazione sul territorio.
Auspichiamo che con la nuova conduzione, la produzione dell’Elisir Borsci San Marzano, a partire dai prossimi mesi, venga finalmente rimessa in gioco con una gestione produttiva che salvaguardi un brand di successo, continui a veicolare l’immagine di Taranto nel mondo e offra le giuste garanzie occupazionali non solo ai 10 lavoratori che verranno impiegati alla ripresa dell’attività.
Obiettivo della Fai Cisl è, infatti, quello di puntare al riassorbimento graduale anche delle altre maestranze le quali, in questa fase, non potranno essere impiegate .
Antonio Castellucci