TARANTO. Il sottopasso di Via Ancona

TARANTO. Il sottopasso di Via Ancona

E’ la solita storia; il sottopasso di Via Ancona diventa un torrente senza via di scampo in caso di pioggia

L’episodio di ieri è quello di una donna rimasta bloccata in auto col proprio figlio e soccorsa alle 13,30 dopo che il 113 era giunto, tempestivamente allertato, da numerose segnalazioni. Ciò che hanno trovato gli agenti era uno scenario inquietante: un’ immensità d’acqua in cui almeno 4 auto erano bloccate; una donna imprigionata nella sua vettura con il proprio figlio, le cui urla hanno spinto i poliziotti ad immergersi in un metro d’acqua per salvare lei ed il minore; un’ onda che si elevava ad ogni istante, inondando gli altri mezzi, a causa del passaggio di nuove auto.

Nonostante le crisi di panico generali per l’improvvisa presenza d’acqua, prepotente e dannosa alla sicurezza cittadina, si è riusciti, comunque, ad attendere l’arrivo della Polizia Provinciale e dei Vigili del Fuoco che hanno chiuso al traffico la sede stradale inondata, rimuovendo tutti i veicoli .

E’ necessario però porre delle domande agli enti locali, non prevalentemente tecniche, ma di buon senso: se un sottopasso, nel pieno centro cittadino, si allaga in modo così rilevante per la pioggia di giornata, è segno che qualcosa non ha funzionato nel progetto o nell’esecuzione del sottopasso.

Forse non è stato previsto un impianto di drenaggio sufficiente? O forse il dislivello stradale, dall’inizio del percorso al punto più basso, è eccessivo?

E gli impianti fognari?

Certo è, che le conseguenze di tali imperfezioni possono essere pericolose per l’incolumità della gente. Inoltre la situazione si ripete sistematicamente e forse si può ritenere degno di nota anche il danno ai motori delle auto sommerse totalmente.

Ci sono gli estremi di un risarcimento da parte degli enti preposti?

Maria Lasaponara

viv@voce

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