Un “si” per la vita: Giorgia vuole vivere
Il metodo stamina può salvare la nostra piccola, altrimenti destinata a morire
Otto mesi di vita, tanti capelli scuri e due occhioni grandi e pieni di speranza: lei è Giorgia Di Bella, figlia di immigrati sardi nata l’8 febbraio 2013 a Kaiserslautern, in Germania. Giorgia nasce dall’amore di mamma Jessica e papà Valerio originari di Loceri, un piccolo paese in provincia di Nuoro, e tanto attesa dai suoi due fratellini più grandi. Un genitore cresce i propri figli trasmettendogli l’amore verso se stessi e verso il prossimo, trasmettendogli la forza e il coraggio per lottare ogni giorno contro le avversità della vita. Giorgia ha iniziato la sua lotta molto presto. A soli cinque mesi di vita, lo scorso luglio, le è stata diagnosticata una malattia neurodegenerativa, l’atrofia muscolare spinale o sma1. I genitori avevano da tempo notato alcune anomalie nella piccola: il mancato movimento delle gambe e la pendenza del capo verso destra.
“Inizialmente mi avevano detto che la bambina non muoveva le gambe perché era troppo piccola, ma con gli altri miei due bambini non è stato così. Io mi sentivo che c’era qualcosa che non andava in Giorgia, finché a Cagliari abbiamo scoperto che mia figlia era affetta da sma1”.
E’ con queste parole che la mamma di Giorgia, Jessica Porcu, 31 anni, racconta la sua storia.
Giorgia è da agosto ricoverata nel West Pfalz Klinikum in Kaiserslautern, dove le avevano dato poco tempo da vivere, fino a quando in quel di Cagliari, una nuova luce si è accesa per la famiglia Di Bella, ovvero quella delle cure staminali.
“Il metodo stamina può salvare la nostra piccola, altrimenti destinata a morire. Giorgia merita un si. Lei vuole vivere”. E’ l’appello di due genitori disperati, che hanno avviato un ricorso per rientrare nella lunga lista di chi in Italia richiede le cure staminali.
Tra circa venti giorni ci sarà la sentenza che stabilirà se Giorgia potrà o meno accedere alle amorevoli cure dei Professor Vannoni e Andolina.
“Abbiamo sentito casi di altri bambini che sono migliorati tantissimo grazie alle cure staminali. E noi vogliamo provare anche con Giorgia. Le staminali possono bloccare la malattia. Non sappiamo se guarirà, ma noi speriamo di si”.
La legge italiana pone divieti in materia di cellule staminali, per cui accedere alle cure è molto difficile e richiede un iter legale molto lungo, che per la famiglia Di Bella sta curando l’avvocato Rocco Gruosso.
In rete sono presenti molte petizioni sull’argomento, una in particolare riguarda proprio la piccola Giorgia. “Giorgia vuole vivere”, questo è il motto che accompagna ogni foto nella pagina facebook “aiuto per Giorgia”, dove tantissime persone ogni giorno lasciano un pensiero, una preghiera, ed effettuano donazioni per aiutare la sua famiglia a sostenere le cure. Inviterei chiunque a guardare quelle foto. Giorgia sorride ogni istante alla vita, affronta le cure e le giornate in ospedale con una forza troppo grande rispetto alla sua tenera età, circondata dall’amore della sua famiglia che confida nella decisione e nel buon cuore del Giudice.
Noi tutti ci auguriamo che Giorgia possa ricevere il suo “si”, accedere alle cure e continuare a sorridere … Sorridere, come in quelle foto, in cui i suoi occhioni dicono espressamente CHE VUOLE VIVERE!
Elena Ricci