Confagricoltura: Arturo d’Ayala Valva Cavaliere del lavoro
Napolitano premia l’Italia che produce
Napolitano premia l’Italia che lavora. Vite imprenditoriali esemplari come quella di Arturo D’Ayala Valva che, domani mattina 15 ottobre, sarà al Quirinale assieme agli altri 24 nuovi Cavalieri del Lavoro per essere insignito dell’Ordine al Merito del Lavoro. Al suo fianco sarà presente il prefetto di Taranto, Claudio Sammartino. Arturo d’Ayala Valva, nato nel 1949, riceve questa onorificenza per il suo lungo e proficuo impegno nel settore dell’agricoltura. Dal 1975, infatti, gestisce le aziende di famiglia ad indirizzo cerealicolo, olivicolo e viticolo estese su 1.500 ettari nelle province di Bari, Brindisi e Taranto. Ha dedicato particolare attenzione al settore viticolo introducendo su 400 ettari nuove varietà e nuove tecniche di lavorazione con un’innovativa meccanizzazione. Nelle sue aziende operano 60 dipendenti.
Per Confagricoltura Taranto è la giornata dell’orgoglio, giacché Arturo d’Ayala Valva è uno dei suoi storici associati: «Con l’onorificenza conferita ad Arturo d’Ayala Valva – commenta il presidente Gerardo Giovinazzi – viene premiata la capacità e la tenacia di un imprenditore agricolo che, seppur in un periodo di forte crisi economica, è riuscito a coniugare l’innovazione tecnologica con la tradizione del mondo vitivinicolo tarantino. Quella di Arturo d’Ayala Valva deve essere considerata una esperienza di cui far tesoro, un modello da seguire, affinché l’imprenditoria agricola ritrovi appieno il ruolo che le compete, ossia tornare ad essere realmente il settore primario dell’economia italiana ed un baluardo etico e sociale del Paese».
Ordine al Merito del Lavoro (fonte: Quirinale)
Rappresenta la continuità dell’analoga distinzione monarchica istituita nel 1901 da Vittorio Emanuele III, che volle conferire maggiore dignità a una precedente ricompensa al merito agrario e industriale.
Riordinato nel 1952 e nel 1986 in senso maggiormente restrittivo, è destinato ai cittadini italiani, anche residenti all’estero, “che si siano resi singolarmente benemeriti”, segnalandosi “nell’agricoltura, nell’industria, nel commercio, nell’artigianato, nell’attività creditizia e assicurativa”.
Il Presidente della Repubblica è Capo dell’Ordine, retto da un apposito Consiglio presieduto dal Ministro dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato.
Lo stesso Ministro, eventualmente di concerto con il collega delle Risorse Agricole, sceglie, ogni anno, 40 candidati da proporre al Presidente della Repubblica.
Fra questi vengono selezionati venticinque imprenditori, ai quali è conferito, il 1° giugno, il titolo di Cavaliere del Lavoro.
La decorazione consiste in una croce greca smaltata di verde e bordata d’oro, caricata di uno scudetto tondo recante, su di un lato, l’emblema della Repubblica e, sull’altro, la dicitura “AL MERITO DEL LAVORO-1901”. La croce viene appesa a un nastro di verde, listato, al centro, da una fascia di rosso.