Sava. “Cantina di Sava”. Ora tocca, immediatamente, all’amministrazione IAIA l’ordinanza per la bonifica
Il sindaco IAIA firmi quanto prima l’ordinanza di bonifica di tutta l’area soggetta al crollo del capannone della “Cantina di Sava”
Finita la fase “calda” della tragedia eccoci qui a vedere il risultato di questo crollo. Risultato, come detto dai residenti della zona, che ha visto una nube bianca elevarsi verso l’alto e, di seguito, adagiarsi sulla superficie di calpestio dello stabilimento vitivinicolo. Disperdendosi anche nelle aree limitrofe.
E’ asbeto, componente micidiale, e assassino, delle vecchie strutture in amianto. Tutta l’area interessata è inquinata e il disastro ambientale è sotto gli occhi di tutti. Ora, al di là se la Cantina di Sava è sotto sequestro o se le indagini sull’accertamento del crollo sono in corso, ma urge immediatamente, e senza nessuna perdita di tempo, l’ordinanza del primo cittadino che obbliga la bonifica.
Quanto prima!
Il vento sarà un alleato di questa dispersione nell’aria di asbeto. E quindi si sparpaglierà dapertutto.
E’ un serio allarme, oltre che di pericolo per la salute dei residenti lo è anche per i piccoli savesi che giocano, di fronte allo stabilimento vitivinicolo dismesso, allo stadio comunale.
Ripetiamo che il compito di un sindaco, oltre a quello di amministrare una comunità, è quello di essere la massima carica pubblica igienico sanitaria.
IAIA si attivi immediatamente. Non c’è tempo.
E’ a serissimo rischio la salute di tantissimi savesi.
Giovanni Caforio