MANDURIA. COMUNICATO STAMPA DI “Manduria migliore”. QUANTO E’ STATO FATTO?
L’Amministrazione comunale si è ormai insediata da qualche tempo e noi di Manduria Migliore, avendo sinora seguito le dinamiche politiche ed amministrative sin qui espresse con la dovuta attenzione e senza pregiudizi, riteniamo giunto il momento di fare una piccola analisi seppur, ovviamente, provvisoria di quanto la nuova Amministrazione cittadina abbia fatto per la nostra Città
Nell’ambito del Settore Lavori Pubblici e Ambiente, un argomento che seguiamo ormai da anni e che ci ha visti sin dall’inizio in prima linea è quello relativo alla prossima realizzazione del depuratore consortile con scarico in mare nelle acque di Specchiarica. Partecipammo in piena estate, subito dopo l’insediamento della nuova Giunta, ad un incontro multilaterale tra Amministrazione, Comitato Noscaricoamare e Regione Puglia (rappresentata in tale occasione dal Presidente della Commissione Ambiente Donato Pentassuglia). In tale sede il Sindaco promise che nei primi giorni di settembre la nuova amministrazione avrebbe comunicato alla Regione la propria scelta ufficiale tra le varie proposte per ovviare allo scarico in mare dei reflui. A tutt’oggi non ci risulta che tale scelta sia stata effettuata né certamente comunicata. Il Sindaco inoltre, si era espresso per una forte opposizione allo scarico in mare anche direttamente con i cittadini durante un convegno tenutosi a Torre Colimena (anche lì noi eravamo presenti). Su questa vicenda il nostro parere non può che essere fortemente negativo poiché si riduce ancor di più il già lieve spiraglio di speranza che la popolazione manduriana aveva di evitare questo ulteriore scempio.
Prendendo in esame poi la decisione dell’Amministrazione di rimuovere l’illuminazione a pannelli fotovoltaici della strada Manduria-Uggiano con annessa pista ciclabile che tante e diverse reazioni sta provocando, non ci sentiamo stavolta in cuor nostro di criticare a priori questa scelta. E’ sicuramente perfettibile e bisognerà cercare di utilizzare la tecnologia di risparmio energetico più avanzata disponibile nella realizzazione in modo da ridurre il più possibile l’impatto sulle già disastrate finanze comunali, ma l’impianto esistente (e non funzionante da tanti anni) aveva a nostro avviso un difetto congenito che è stato colpevolmente trascurato al momento della progettazione e posa in opera. Infatti un sistema fotovoltaico puro (senza cioè l’allacciamento alla linea elettrica) ha, ovviamente, per sua natura bisogno della presenza fisica di luce solare per produrre energia, mentre l’assorbimento d’energia (ossia l’accensione delle lampade) avviene nelle ore serali. Per ovviare a questo problema si devono necessariamente utilizzare degli accumulatori di corrente che, come noto, oltre ad essere enormemente inquinanti, sono scarsamente efficienti e devono periodicamente essere sostituiti pena la totale inutilizzabilità dell’impianto. Ciò detto, considerando che la priorità del Comune era quella di fornire illuminazione ad una strada densamente trafficata soprattutto da ciclisti e pedoni, riteniamo in fin dei conti la scelta compiuta necessaria sebbene occorrerebbe essere più coraggiosi e lungimiranti nel conoscere e realizzare scelte tecnologiche “green” protendendo alla riduzione dell’utilizzo delle energie tradizionali derivanti dal carbon fossile.
A tal proposito condividiamo la scelta dell’Amministrazione di avviare contatti con le cosiddette ESCO (Energy Saving Company) per l’ammodernamento, estensione ed abbassamento di consumo energetico della rete di pubblica illuminazione. Stipulare un accordo con tali società consente infatti di avere subito i nuovi impianti ad alta efficienza senza spendere soldi pubblici poiché la realizzazione è a carico delle stesse che si vedono remunerare l’investimento con gli importi che il Comune, risparmiando sulla bolletta elettrica, versa loro periodicamente.
Ed a proposito di risparmio, occorrerà quanto prima rendere efficiente ed incisivo il Servizio Tributi, re-internalizzando perlomeno quelli versati volontariamente. Tuttavia comprendiamo l’urgenza di predisporre l’incasso della nuova Tares e quindi la necessità di affidarlo, almeno per un anno, alla società che già gestisce gli altri tributi locali. Ciò non toglie che la decisione poteva e doveva essere maggiormente condivisa con la cittadinanza, invece di essere assunta con una delibera di Giunta.
Nessuna decisione operativa è stata inoltre presa in merito ad un concreto avviamento della Zona Industriale, dove occorre realizzare ancora le infrastrutture necessarie per poter avviare un’economia artigianale ed industriale che tanto potrebbe contribuire alla ripresa economica del nostro territorio.
Passando ad esaminare la questione odori sgradevoli – ambito anche questo che ci ha visti da sempre in prima linea – abbiamo la netta impressione che l’Amministrazione si sia adagiata sul responso dei controlli eseguiti da ARPA che individuano la fonte dei cattivi odori nell’attuale depuratore. Sarebbe bastato un semplice colloquio con gli abitanti del circondario per comprendere che in base ai giorni nei quali è avvertita ed alla direzione dei venti che spirano negli stessi giorni, tale ipotesi è, quantomeno, incompleta. Riteniamo peraltro non condivisibile la tesi che i cattivi odori che infestano la nostra città non siano nocivi per la nostra salute. Tale rassicurazione, fornita sempre dal rapporto ARPA, non può e non deve bastare ai cittadini di Manduria, che hanno diritto a vivere BENE e non solo a sopravvivere, così come ciò non può bastare ai turisti che non possono certo venire in una città puzzolente, né tantomeno all’Amministrazione Comunale che dovrebbe, nel suo agire, contemperare gli interessi di entrambi.
Con riferimento al problema della sopraelevazione della discarica “La Chianca” – anche questo argomento oggetto di una nostra importante battaglia – evidenziamo che, contrariamente ai proclami elettorali, l’innalzamento appare orami scontato così come scontato appare l’ulteriore smacco alla nostra Città che vedrà ancora una volta violentato il proprio territorio. Senza che vi siano stati, almeno pubblicamente, interventi da parte dell’attuale Amministrazione.
Nell’ambito della Promozione del Territorio, ad eccezione delle iniziative di privati ed associazioni dobbiamo ammettere che poco o niente sinora si è visto. Occorreva ed occorre tuttora correre ai ripari in tutta una serie di ambiti dai quali Manduria ha ormai un ruolo marginale o del tutto assente. Pensiamo alle sagre ed agli eventi estivi sociali, musicali o culturali, ma anche alla necessaria valorizzazione della città nelle varie manifestazioni italiane ed internazionali che riguardano il turismo, l’enogastronomia e la cultura.
A tal proposito giunge come un fulmine a ciel sereno la notizia della possibile chiusura del Cinema Ideal, vero e proprio ultimo avamposto culturale della città, seppur non sfruttato appieno nelle sue potenzialità negli ultimi periodi. Manduria non può permettersi di perdere anche questo punto di riferimento che andrebbe anzi potenziato e riempito di contenuti.
Per quanto concerne poi la “Fiera Pessima”, la più importante e tradizionale manifestazione manduriana, riteniamo che debba essere gestita secondo canoni moderni ed imprenditoriali al fine di poter essere veramente il volano del rilancio territoriale. Ad oggi, promesse e intenzioni a parte, non è ancora chiaro in che direzione l’Amministrazione voglia muoversi. Il mese di Marzo può apparire lontano, ma non lo è affatto in considerazione della necessità di esperire un bando di gara per l’affidamento della gestione che già lo scorso anno, in ossequio alla legge, fu rinnovato al gestore dell’anno precedente. Oggi questo non è più consentito e sarebbe a nostro avviso opportuno che, oltre alla necessaria gara si iniziasse compiutamente a percorrere la strada dell’istituzione di un Ente Fiera. Oggi più che mai quest’ultimo appare indispensabile, insieme alla realizzazione di uno spazio espositivo permanente, per poter finalmente gestire in maniera continuativa, ordinata ed efficiente una serie di manifestazioni fieristiche diversificate che potrebbero anche coprire l’intero anno e quindi prolungare indefinitamente i benefici effetti che la Fiera già oggi, seppur in misura ridotta, produce nel tessuto economico cittadino.
Ed ancora, nulla è stato fatto nell’ambito del Settore Urbanistica in quanto le inefficienze, i ritardi e tutti i difetti congeniti già presenti da tempo nella gestione delle pratiche sono rimasti pressoché invariati. Speriamo in un miglioramento a breve, così come speriamo che si possa mettere finalmente mani in merito alla gestione di un nuovo piano del traffico che, elaborato in base alle reali esigenze dei flussi veicolari e delle legittime esigenze economico/commerciali, possa risultare adeguato a risolvere i problemi di mobilità della nostra Città.
Noi di Manduria Migliore ci auguriamo che questi spunti possano essere favorevolmente interpretati e costituiscano punto di partenza per un dialogo sempre più serrato e fruttuoso tra cittadinanza e politica.