Mediaset, due anni di interdizione per Berlusconi
Accolta la richiesta del pg alla Corte d’Appello di Milano in relazione al processo Mediaset
Due anni di interdizione dai pubblici uffici. I giudici della terza sezione della Corte d’Appello hanno accolto la richiesta del procuratore generale Laura Bertolè Viale nei confronti di Silvio Berlusconi, già condannato nel processo Mediaset, in via definitiva, a quattro anni di carcere per frode fiscale.
La condanna arriva dopo la decisione della Cassazione del primo agosto scorso e modifica la durata dell’esclusione dai pubblici uffici inflitta all’ex premier in primo e secondo grado. La richiesta della difesa di ridurre a un anno la pena accessoria è stata dunque respinta.
Entro 15 giorni saranno depositate le motivazioni del nuovo verdetto, contro la quale Berlusconi potrà fare ricorso in Cassazione.
“Credo che il Paese abbia bisogno di tutto tranne che di instabilità politica“, il commento a caldo del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, preoccupato per le ripercussioni sui mercati.
Polemico invece sul funzionamento del sistema giudiziario italiano Fabrizio Cicchitto, Pdl: “La Procura ha chiesto due anni e il collegio giudicante li ha dati: con Berlusconi a Milano spesso c’è la perfetta identificazione tra magistratura inquirente e magistratura giudicante, il che manda a pallino lo Stato di diritto”.
FOMTE
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