Ma il sindaco IAIA arriverà a Natale a mangiare il panettone?
C’è un aria particolarissima all’interno di questa maggioranza amministrativa savese …
Si va verso i sedici mesi di gestione della nostra Casa comunale e molti, ma molti, scricchiolii si avvertono pur se, ufficialmente, si vuole dare una facciata diversa da quella che è realmente. I gruppi, o i movimenti, che fanno parte di questo “Patto per Sava”, suffragato in modo bulgaro dal savese nella passata primavera del 2012, stanno dimostrando una cosa: non sono riusciti a tenere a “bada” alcuni loro rappresentanti istituzionali. Se qualche settimana fa parlavamo di 5 peones, alla democristiana vecchia maniera, oggi si parla che da un giorno all’altro tre Consiglieri comunali della maggioranza stanno per staccarsi, per davvero, dal loro gruppo di appartenenza primitivo ed è pronta la loro dichiarazione di indipendenza.
Questi tre Consiglieri della maggioranza facevano parte del gruppo che il nostro giornale denominò “peones” e, a detta di qualcuno di questi tre Consiglieri, il gruppo di allora non andò avanti in quanto chi avevano designato a rappresentarli si dimostrò lento, molto lento e molti dubbi sorsero sulla sua investituta come risultato nelle diverse istanze che potenzialmente venivano chieste. Ma questo, quello dei 5 peones, è acqua passata.
Quello che incalza l’amministrazione IAIA ora è la determinazione dei tre Consiglieri della maggioranza che, a quante pare, non vogliono più sentire ragioni da parte del loro movimento di apparteneza e dal sindaco IAIA in virtù di collegialità o presunta tale. Un momento difficilissimo per il sindaco IAIA questo: il Bilancio è alle porte e una sua eventuale bocciatura vorrebbe significare il tutti a casa obbligatoriamente. Novembre è un mese cruciale per la sopravivenza di questa amministrazione. Questo è sicuro.
Se viene bocciato il Bilancio in Consiglio comunale è automatica la presa d’atto del giovane sindaco IAIA. C’è il sciogliere le righe! Giorni e settimane vitali per la sopravivenza di questa amministrazione. Tante cose non sono state calcolate, questi amministratori si sono imbrigliati nelle loro stesse tele tessute, fatte di superbia e con la convinzione, assurda, della loro maestria.
Dote, quest’ultima, che francamente non gli è affine …
Giovanni Caforio