SAVA. “Ecco cosa mi è successo all’Ufficio tributi”
Nel diverbio, o presunto tale, tra l’assessore Fabio Pichierri e la dipendente comunale Angelica Scaglioso c’era di mezzo la richiesta di un savese che vive all’estero. Lo abbiamo intervistato via web. Ecco l’intervista
Signor Ardito, lei è stato la “scintilla” che ha fatto traboccare il vaso tra il vice sindaco e la dipendente comunale, addetta al servizio tributi. Ci può dire come è iniziata questa sua disavventura?
Nel lontano 2008 mi sono presentato all`ufficio tributi per accertarmi che le cartelle del tributo dell’ICI e della Tassa sulla spazzatura mi fossero state inviate alla mia residenza, in quanto io vivo in Germania. Da qui ho chiesto informazioni su questi mancati arrivi. Da non tralasciare il fatto che le altre utenze, Enel e Telecom, appena ho comunicato loro questa mia nuova residenza si sono attivate immediatamente.
Poi?
Ho lasciato diverse volte all’impiegata Angelica Scaglioso il mio recapito in Germania pregandola di inviarmi tutto lì.
Quindi lei ogni qualvolta che veniva a Sava rifaceva la domanda all’ufficio della Scaglioso. Quante domande ha fatto?
Tantissime domande e la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata questa: nello scorso gennaio stavo per partire da Sava per la Germania e mi vedo arrivare il postino con tre cartelle di pagamento. Una dell’Ici del 2007, la tassa della spazzatura del 2007 e quella del 2008 con le relative more. A questo punto mi sono incazzato di brutto.
Cosa ha fatto?
Ho rimandato il viaggio, da premettere che stavo per partire ed avevo l’auto carica di valigie. Mi sono recato di nuovo all’Ufficio tributi ed ho protestato, civilmente, con la signora Scaglioso. Arrivato lì ho notato un qualcosa che, nel paese dove vivo ora, non si è mai vista.
Cioè?
Tantissime persone fuori dall’Ufficio arrabbiatissime e più di qualcuno gridava di brutto per la lentezza operativa che c’era. Ore e ore ad attendere il loro turno e non era detto che l’attesa portava al ricevimento. Sentivo molti savesi che facevano la fila per ore intere senza essere ricevuti nello stesso giorno.
E ogni qualvolta che si recava all’ufficio tributi la Angelica Scaglioso, che si vedeva ripetere e consegnare l’ennesima domanda, come si rapportava con lei?
Era quasi sempre infastidita ma non solo con me. Lo vedevo anche da come si rapportava con l’utenza e, mi creda, non è certo un bel modo di comportarsi questo.
Lei vive in Germania. Ha mai pensato se una cosa del genere fosse capitata in casa della Merckel, che sarebbe successo?
Se questo fosse successo in Germania la Scaglioso Angelica sarebbe stata immediatamente allontanata dal posto di lavoro e licenziata con addebito.
Giovanni Caforio