ILVA. Vendola e Stefàno indagati per “disastro ambientale”
Il Governatore e il sindaco della città jonica nel registro degli indagati
Il sindaco di Taranto Ippazio Stefàno, è stato tra i primi a ricevere questa mattina, nel suo ufficio a Palazzo di città, l’avviso di garanzia per la conclusione delle indagini nell’ambito dell’inchiesta delle Procura di Taranto per il disastro ambientale causato dal centro siderurgico Ilva.
I provvedimenti vengono notificati in queste ore dalla Guardia di Finanza di Taranto: in totale sono 53. Tra gli indagati ci sono i componenti della famiglia Riva coinvolta nel corso degli anni nella gestione della fabbrica (il patron Emilio e i figli Nicola e Fabio, tutti già colpiti da ordinanze cautelari nei mesi scorsi), alcuni dirigenti ai livelli apicali dell’azienda e uomini politici.
Tra i 53 destinatari degli avvisi di conclusione delle indagini, c’è anche il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Al governatore vengono contestate le presunte pressioni esercitate sul direttore generale dell’Agenzia regionale Protezione ambiente Giorgio Assennato.
L’episodio era già noto ma non era certo che sarebbe costato a Vendola l’informazione di garanzia. Gli avvisi vengono notificati dalla Guardia di Finanza in queste ore. Tra i destinatari ci sono altri esponenti politici.
Tutto è partito dai primi arresti e dai sequestri degli impianti dell’area a caldo effettuati a luglio del 2012, su disposizione del gip del Tribunale jonico Patrizia Todisco, cui sono seguiti altri filoni di indagine collegati, relativi anche alle presunte pressioni che sarebbero state esercitate per tenere nascosti i livelli di inquinamento ambientale e addomesticare ispezioni e controlli.
FONTE
corrieredelgiorno.com