TEDxLecce, tra coraggio e umanità L’esperienza di Bianca
“Ho 25 anni e questo è quello che il TEDx ha significato per me”
Parto subito dalle conclusioni: questo TEDxLecce 2013, che ha avuto il “coraggio” come parola chiave, mi ha insegnato che il vero coraggio sta nell’essere ancora umani, in una società dove le macchine tendono sempre più a plasmare, se non a sostituire, l’uomo. Mi ha insegnato tantissime altre cose, ma a mio avviso l’umanità è stata un po’ il fil rouge che ha segnato la mia esperienza al TEDx. Esperienza che per me, che a 25 anni sto muovendo i primissimi passi nel mondo del giornalismo, è iniziata con la conferenza stampa del 19 ottobre scorso, quando ho scoperto che gli organizzatori di questo evento TED (la “X” sta per “indipendente”) erano Gabriella Morelli e Vito Margiotta, dell’associazione “Diffondere idee di valore”.
Io e Vito siamo stati compagni di classe alle scuole medie, non ci vedevamo da dodici anni, e sono rimasta di stucco nel sapere che un ragazzo di soli venticinque anni sia riuscito, con le sue forze, e con tanto coraggio, dopo esperienze in Silicon Valley e a Pechino, a portare in una piccola città del sud Italia esponenti del calibro di Kerry Kennedy, figlia di Robert Kennedy e fondatrice del R. F. Kennedy Center for Human Rights, o Christophe Deloire, direttore generale di Reporters Sans Frontières.
Eppure, sabato 26 ottobre, sul palcoscenico del teatro Politeama Greco di Lecce, gremito per l’occasione, e non solo di giovani, sono stati 26 gli speaker che si sono avvicendati e che hanno raccontato le loro storie di coraggio, con interventi dai 5 ai 15 minuti, come prevede il format TED. Pochi i minuti che hanno lasciato il segno, tanti gli argomenti e le dichiarazioni che mi hanno fatto sorridere, riflettere, sognare, commuovere. Alcune frasi sono state talmente forti e “coraggiose” che è come se ora le avessi scolpite dentro di me: “Il coraggio alberga dove alberga la paura”, del linguista Massimo Arcangeli; “Coraggio vuol dire motivazione, cercare una via per migliorare le cose”, parola di Selene Biffi, imprenditrice sociale, tra le più apprezzate; “Coraggio non è assenza di paura, ma confidenza con essa”, citando il funambolo Andrea Loreni; “Siamo coraggiosi tramite il potere più grande che abbiamo, l’azione”, ricordando le parole di Angela Morelli che con il suo intervento ha dimostrato come noi chiediamo al pianeta Terra sempre più di quanto sia possibile.
Potrei continuare all’infinito, tanti sono stati gli spunti e le riflessioni derivate dalle quasi cinque ore (piacevolissime!) di conferenza. La platea ha dimostrato coraggio, spendendo dai 5 ai 25 euro per ascoltare queste storie (rispetto all’edizione dello scorso anno, gratuita), chi era in sala ha giocato con Kerry Kennedy a creare il rumore della pioggia, si è fatto ammaliare dalla testimonianza di Federico Morello, che a soli diciotto anni è Alfiere della Repubblica per la diffusione della banda larga; ha pianto sentendo le parole di Vincenzo Deluci, a cui la tetraplegia non ha tolto il coraggio di vivere e di continuare a suonare e ad amare la musica, ha applaudito un toccante Renato Soru che ha ironizzato “Non c’è motivo di avere paura, perché da questa vita non ne usciremo vivi”. Un coraggio, appunto, umano, di persone comuni, cuochi, giornalisti, attivisti, imprenditori, designer, astrofisici, attori, docenti, che si sono messi a nudo per tutti i presenti, per i quasi 2000 che hanno seguito lo streaming dell’evento, per tutti coloro che, sul web, si sono imbattuti negli hashtag #tedxlecce e #coraggio, diventati per l’intero pomeriggio, tendenze nazionali.
Nessuna paura, quindi, nel portare tutta l’energia, l’innovazione e la voglia di cambiamento di TEDxLecce in giro per tutta la città: non bastava un giorno soltanto per dare un impatto forte, e così è nato anche Xoff, una serie di eventi gratuiti dislocati in punti strategici del capoluogo salentino, che hanno permesso anche ai più scettici di respirare quest’atmosfera di coraggio. Sabato 26 ottobre, alle 22.30, i giornalisti musicali di Repubblica Ernesto Assante e Gino Castaldo, hanno dato una “Lezione di Rock” alle Officine Cantelmo, con suoni, video e aneddoti sui Beatles, dalla storia dell’accordo iniziale di “A Hard Day’s Night”, fino ad arrivare alla malcelata rivalità tra John Lennon e Paul McCartney; abbiamo poi ritrovato i due giornalisti la mattina successiva all’Open Space di Piazza Sant’Oronzo, dove hanno presentato il Medimex di Bari, salone dell’Innovazione musicale che si terrà nel mese di dicembre.
Nello stesso Open Space, sempre nell’ambito di Xoff, il direttore di Reporters sans Frontières Christophe Deloire, e la giornalista iraniana Azadeh Moaveni, hanno tenuto un acceso dibattito sulla libertà di stampa nei paesi in via di sviluppo, individuando i tre pericoli maggiori per un reporter: lavorare sotto le dittature, avere a che fare con le pubbliche relazioni, autocensurarsi. Dopo le prelibatezze culinarie dello chef Filippo La Mantìa, che ha ricordato il coraggio del contadino, figura necessaria nell’economia italiana, il dibattito si è spostato al teatro Paisiello, con un incontro sul “politichese” ai tempi dei social network, una conversazione sulla rivoluzione delle donne in Medio Oriente, a cui ha preso parte anche Maryam Al Khawaja, vicepresidente del centro per i diritti umani del Bahrain, e una vera e propria lezione di astrofisica tenuta da Sandra Savaglio.
Una vera esplosione di temi, di spunti di riflessione, di argomenti che hanno fatto pensare a quanto sarebbe bello se queste storie non fossero solo delle eccezioni che lasciano a bocca aperta, ma che ogni persona che ha avuto il privilegio di ascoltarle si facesse assorbire da esse, e pensasse: “Io, cosa posso fare per cambiare il mio mondo, per renderlo migliore per me e per gli altri?”. Questo, a mio parere, è il coraggio di essere umani, di utilizzare le macchine come supporto, ma mettendo al centro la mente dell’uomo, di non avere paura di portare avanti un’idea, o almeno di provarci. “Il coraggio è una parola alla quale non bisogna mai stancarsi di dare un’opportunità”, recita il manifesto del TEDxLecce 2013. Se ogni persona che ha ascoltato, assorbito, amato, anche solo una delle storie di coraggio, riuscisse a prenderne spunto per affrontare la vita in maniera migliore, si organizzerebbero TEDx tutte le settimane.
Bianca Chiriatti
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